il controllo e la potenza

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prima di iniziare volevo dire che purtroppo l'episodio BUFFALORD SOLDIER che volevo mettere in italiano su youtube è stato bloccato dal copyright, e quindi proverò a ripubblicarlo nei giorni seguenti con un audio un po' più ecco... sottile. vi lascio alla one shot e grazie per la lettura!!!

Hiccup

Credo che due dei soldati di Viggo si erano affezionati ad Astrid. lo dico perchè non facevano che mirare ogni volta a lei e quando la prendevano erano sempre loro due a bloccarla. ed ecco che succede un'altra volta, la prendono e la tengono, ma stavolta la legano ad una sedia fissata algl'albero maestro. Viggo si avvicinò a lei. Aveva in mano qualcosa di familiare, ma da lontano non lo distinguevo.
V: tenetela ferma! Deve guardare il bastone!!!
Uno dei due uomini di prima le tenne ferma la testa, l'altro le apriva gli occhi.
Oh Thor... il bastone di Gothi!! Ma perchè ce l'aveva lui!?!?
Saltai sulla nave, ma era tardi.
Viggo aveva agitato il bastone ed esso emanò un fascio di luce dritto negli occhi di Astrid.
V: Hiccup, ti presento il mio nuovo burattino.
La indicò.
O capperi.
V: Astrid, prendi quest'ascia, e uccidilo.
Prese l'ascia e mi guardò con odio. I suoi occhi erano grigi e spenti, senza la loro emotivitá che hanno sempre avuto. Senza la loro magia, senza la loro immensitá.
V: perchè non ti muovi??
Soldato: eh signore... io lo so!
Io: Astrid, non farlo!
V: perchè??
Cercai di ascoltarli.
S: per più tempo si usa l'incantesimo, più è veloce. Ora la ragazza combatte nella sua mente con ció che le hanno ordinato e ciò che non vuole fare.
Lei continuava a camminare lentamente. Alzò l'ascia e mi disarmò.
Ero sul ciglio della nave. Mi appoggiai al bordo.
Io: Astrid ti prego non farlo!!!
Alzò l'ascia di nuovo. Stavolta la lanciò in mare.
V: ma cosa fai?!
Non rispose. Mi guardó. La sua espressione era vuota. Non sentì più le sue gambe e cadde. Era ancora sveglia. La presi in braccio.
Io: cosa le hai fatto, mostro?!
Non rispose. Non ne aveva il coraggio.
Sdentato si catapultò da me e volammo via. Ci lasciò andare, strano. La guardai per tutto il tragitto. Era sveglia, ma non parlava. Ma mi voleva parlare. Andammo nella sua capanna e la misi a dormire, dandole un tenero bacio sulla fronte.
Io: Dormi bene, milady.
Mi girai per andarmene.
A: Hiccup...
Mi voltai di colpo.
Io: Astrid! Parli!!! Finalmente...
A: Hiccup... ti prego resta con me...
Vidi che piangeva.
Io: Astrid ma che ti prende??
Mi avvicinai ma subito dopo lei mi abbracciò.
A: Hic... ti prego... non lasciarmi... ho paura!
La strinsi a me. Sembrava si stesse perdendo.
Io: Astrid, cosa succede!? Ci sono qui io, non aver paura...
A: Viggo... il bastone...
Mi staccai e le strinsi le spalle, fissandola negli occhi.
Io: Astrid! Calmati... come vuoi che capisca?!?
La guardai aggrottando le ciglia. Sembravo arrabbiato. Anche se non lo ero. Ero preoccupato.
A: Quando Viggo ha isato il bastone... è stato terribile! Un sacco di immagini orribili e indistinguibili, urli e... E ora ho gli incubi e non riesco a dormire! Ti prego non voglio stare da sola!!!
La mia povera principessina era entrara in questo incubo, e aveva bisogno di un supporto. Iniziai a lacrimare anche io. Mi abbracciò di nuovo e affondò il suo viso tra la mia spalle e il mio collo. Io miai le mie mani sulla sua schiena. Edo seduto sul letto. E ci addormentammo così. Corpo a corpo. Vicini. Stretti. Noi.

Oɴᴇ Sʜᴏᴛs  ||Hiccstrid||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora