ONE SHOT DEL CONCORSO

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maweeee
io la OS del concorso tra me, giuly yuki, la_biscottocorna e stormflylove la pubblico anche qui perchè... boh. PER CHI NON SA COS'E' IL CONCORSO...
...in poche parole la_biscottocorna ha pubblicato (il 29/01) un libro di 4 os, una per ognuna di noi. i followers hanno votato solo quella che gli piaceva di più e poi quella con più voti vince. vabyvaby vi lascio ecciau!
ANDATE A VOTARE LA MIA ONE SHOT MUAHAHAHAHAH!!!

PREMESSA: ANCHE SE LA OS E' AMBIENTATA DOPO IL 2* FILM, STOICK E' VIVO! BASTA!!!
Una noiosa semplice e normale mattina all'isola di Berk. I terribili terrori e i paura notturna volavano qua e là, mentre i vichinghi si erano già tutti svegliati per compiere i loro doveri o divertirsi col proprio drago. Hiccup si svegliò un po' a malavoglia, e aprendo gli occhi sentì una strana sensazione: da quanto tempo non dormiva nel suo letto...
La riva del drago era stata distrutta da Viggo nella battaglia finale, mentre Hiccup aveva preso l'occhio di drago. Il cacciatore gli aveva teso una trappola, però, come suo solito era non essere leale.
"Cattivo quanto furbo..." disse spostandosi. Dietro di lui Ricker, che con una mano teneva i polsi di Astrid uniti, e con l'altra la sua spada di ferro antidrago sulla gola. "scegli" disse a bassa voce. "l'occhio di drago, oppure la tua ragazza!" Hiccup, furioso più che sconvolto, disse ovviamente "lasciala andare!" Astrid sbarrò gli occhi. "no, Hic non ascoltar..." Richer le tappò la bocca avvicinando la spada al suo collo pallido. "bene, allora ridammi l'occhio di drago!" nell'aria un'enorme tensione. Sembrava che il discorso fosse appeso su un filo di cotone, tanto che era facile mandare la situazione in uno stadio di morte e sangue. Hiccup si avvicinò a Ricker lentamente e tolse l'arma dalla gola di Astrid. Ricker la lasciò e la ragazza perse l'equilibrio, cadendo tra le braccia di Hiccup. "va tutto bene, va tutto bene, va tutto bene..." bisse accarezzandole la testa e abbracciandola, vedendo la paura nei piccoli singhiozzi che stava cacciando, piangendo un pochino. "I patti, Hiccup!" Viggo e Ricker li avevano circondati, assieme a un gruppo di cacciatori appena arrivati. Hiccup sapeva di non poter scappare con entrambi i premi, quindi scelse quello più importante da portare con sè. Ruppe l'occhio di drago sbattendolo a terra. "noooo!!" Viggo si accasciò affianco al manufatto distrutto e Hiccup e Astrid scapparono verso i loro draghi tornando a Berk. I cacciatori avevano bruciato l'isola dove tutto era successo, e non riuscirono a scappare; si erano creati la tomba, in poche parole. E ormai era passato un anno dalla sconfitta anche di Drago Bludvist e del suo Alpha.
Hiccup cercò di alzarsi, pensando alla sua giornata. All'accademia, aiuti in fucina e poi magari un po' di tempo con la sua ragazza... Astrid. eh sì, dopo tante lotte e sofferenze era riuscito a dichiararsi a lei. E ora lei era affianco a lui.. Hiccup le accarezzò i capelli sciolti dalla solita treccia, e le diede un piccolo bacio sulla fronte, prima di mettersi la maglietta, la casacca e andare a fare colazione. "Papà, hai già preparato tu la colazione?" disse scendendo le scale. Hiccup non lo vide da nessuna parte nella casa: andò prima in cucina, nella sua stanza, nella cantina... nulla. "mamma, hai visto papà?" le chiese, vedendola entrare in casa. "no tesoro, forse è uscito!" Hiccup uscì e lo cercò in tutto il villaggio, senza risposte. C'era solo un ultimo posto dove poteva andare, ma gli era vietato entrarci. Il ventiduenne si avviò in una scaletta che portava sottoterra, nell'ufficio del padre. Finite le scale, c'era un muro. Hiccup posò la mano su di esso e spinse in un punto, aprendo un varco. Avanti a lui, un immensa stanza piena di libri e mappe e vecchi documenti, perlopiù ammassati sulla scrivania. Hiccup vide che il padre non c'era, ma per curiosità andò a guardare. Sulla scrivania c'era la mappa dell'arcipelago, con su scritte le città e i vari porti commerciali, e delle rotte erano disegnate a partire da Berk ad arrivare in posti mai visti. Una bussola poggiata sull'isola ad indicare il nord, verso l'oceano. Poi, una pila di fogli che trattavano le problematiche dell'isola. Lo sguardo del giovane si soffermò su un piccolissimo libricino nascosto sotto dei fogli pieni di scarabocchi incomprensibili. Lo prese e lesse il titolo: LA FAMIGLIA HADDOCK: super topsecret. Il ragazzo non seppe contenere la curiosità e lo aprì. Vide scritti i nomi e le descrizioni della famiglia Haddock dal primo all'ultimo: i 2 Hiccup che lo avevano preceduto; tutti i suoi cugini, zii e parenti lontani, come Moccicoso; suo padre e sua madre, Stoick e Valka... e sotto di loro una linea che collegava il loro unico figlio, HICCUP. Il ragazzo sorrise guardando quell'albero genialogico. Vide nomi di parenti che neanche conosceva, e rideva guardando i ritratti. Guardò attentamente il suo disegno: al lato destro della cornice, c'era una piccola lineetta che andava laterale. Hiccup la seguì fino ad un riquadro vuoto, ma guardandolo con più attenzione vide che c'era un nome cancellato. Hiccup prese un foglio e un carboncino, e scrisse i segni che vedeva, poi li collegò insieme e vide un nome, il nome del suo ipotetico fratello o sorella: Astrid. Hiccup sospirò. No, c'erano tante Astrid al mondo, non poteva essere proprio lei...

Oɴᴇ Sʜᴏᴛs  ||Hiccstrid||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora