Halloween

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Comprendetemi: io amo alla follia questa festa, davvero.

Quindi... eccovi uno speciale Halloween!

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Ad Hiccup non era mai piaciuta la festa di Halloween, la riteneva banale, totalmente inutile, e a volte anche stupida, così come tutte le persone che si travestivano per andare a rubare dolcetti alla gente, e in caso contrario, gli riempivano la casa di carta igienica.

I suoi migliori amici, due gemelli di nome TestaBruta e TestadiTufo, avevano invitato sia lui, sia una quarta amica del gruppo di nome Astrid, in un nuovo locale che aveva aperto da poco.

Nè Hiccup nè Astrid sapevano di cosa potesse trattarsi, e per questo erano rimasti in ansia per una settimana intera, finchè il fatidico 31 Ottobre non arrivò con tutta calma, e i due erano a casa di lui per scegliere cosa indossare (dato che i due gemelli avevano letteralmente vietato ogni forma di vestito normale)

《E dai, Hic, sei una palla!》le disse la ragazza, lanciandogli un cuscino addosso.
Il ragazzo lo bloccò con le mani e lo lanciò a terra, metre continuava a guardarsi inorridito di fronte allo specchio.《Il giorno in cui io uscirò così di casa noi saremo sposati con cinque figli...》
《Ti piacerebbe, Haddock, ammettilo...》le disse l'amica, per poi iniziare a ridere come una matta per il suo costume.

"E come se mi piacerebbe..." pensò il ragazzo senza darlo a vedere, nonostante la cotta per quella bionda diciottenne dagli occhi color ghiaccio fosse più che evidente.

《Parlando sul serio, non stai così male. Ti manca solo il naso rosso e il cerone bianco in faccia per fare IT il pagliaccio HAHAHAHAHAHAH》Continuò a prenderlo in giro lei, beccandosi il cuscino in pieno viso.
《Non sei divertente!!!》disse lui, furioso, ma senza guardarla, dato che non riusciva a togliere gli occhi dalla sua immagine riflessa.

Indossava una parrucca riccia di forma afro-americana di colore rosso, con due corna nere che spuntavano da un cerchietto. Aveva una dentiera finta con dei canini affilati e un vestito unico di colore nero,
e il tutto doveva essere un costume da demone.

Ma no, sembrava davvero la parodia di IT il pagliaccio.

Astrid guardò nella busta di abiti che aveva portato, dato che lei era sempre attrezzata per quel genere di feste che amava tanto, e tirò fuori vari vestiti dai colori rosso scarlatto e nero.
《E ora cosa vuoi fare?》chiese il ragazzo, vedendola uscire.
《Vado in bagno a cambiarmi, che siamo quasi in ritardo; e tu, testone, cerca di trovare qualcosa che ti piaccia!》disse, e chiuse la porta.

Il ragazzo si lasciò andare sul letto e si stese supino: chi si credeva di essere quella lì per dargli ordini?
E se lui non fosse voluto venire? E se in quel momento le avesse detto di no?
Questo era il problema: se lo avesse fatto.
Ma la forza di discutere con lei era pari a zero, perchè o cedeva lui, o aveva davvero ragione su qualcosa, e non era solo una discussione di sì e no.

Hiccup sospirò: non riusciva proprio a contraddirla e basta, senza ma e senza come.

Allungò una mano alla busta e la tirò verso di sè, e rovistò tra i panni colorati per cercare qualcosa da mettere che fosse sia adatto sia decente, ma nessuno sembrava soddisfare le sue richieste.
Optò alla fine per un costume da Fantasma dell'Opera, che consisteva in un semplice completo elegante nero con la camicia bianca, un mantello nero e la maschera a metà faccia di colore bianco.

Si vestì in pochissimo tempo, perchè sapeva che Astrid sarebbe entrata da un momento all'altro, e infatti così fu.
Sentì la porta aprirsi, mentre lui era di schiena ad aggiustarsi la maschera, e quando si girò, entrambi rimasero col fiato sospeso.

Oɴᴇ Sʜᴏᴛs  ||Hiccstrid||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora