"Stai bene?" chiese Louisa il giorno dopo con un tono che trapelava solo preoccupazione, "Ieri non ti ho più visto dopo che... che Harry-"
"Sto benissimo, Lou" la interruppi alzando una mano per tacerla, sorridendo rassicurativo.
"Beh, se lo dici tu... Comunque sai che se Harry ti fa qualcosa, qualunque altra cosa, tu vieni da me che lo sistemo a modo mio" ringhiò facendomi ridacchiare.
“Non ti preoccupare, davvero” dissi, poggiando una mano sulla sua spalla, come per calmarla.
“Gorilla ad ore dieci” sussurrò con gli occhi chiusi in due fessure, facendomi deglutire.
“Louis, tocca a te” disse il fotografo, facendomi segno di andare sotto i riflettori per cominciare.
Mi alzai titubante sistemandomi meglio i pantaloni da smoking scuri che mi avevano detto di mettere, senza maglia e passandomi una mano nei capelli in disordine, quello stile fatto apposta. Mi guardai intorno in cerca di Harry ma di lui nessuna traccia, come se Louisa se lo fosse immaginato da quanto arrabbiata fosse con lui. Mi misi in posa tranquillamente sapendo che non c'era né Styles ol suo amico Malik a giudicarmi e ridere di me, sentendosi più leggero. Ma i miei pensieri vennero interrotti dalla risata di qualcuno nell'angolo della stanza, facendomi girare la testa di scatto verso quella direzione e sgranare gli occhi.
Harry stava ridendo di me.
“Hey Louis, che succede?” chiese Snovka, raddrizzandosi dalla posizione scomoda per scattarmi le foto ed avvicinandosi a me, poggiando una mano sul mio braccio, facendomi sobbalzare e svegliare del tutto.
“Scusa, mi sono distratto” dissi con tono dispiaciuto, lanciando delle occhiatine ad Harry che intanto aveva smesso di ridere quando Brian aveva poggiato le sue dita sul mio braccio per capire cosa avevo, facendomi corrugare le sopracciglia, curioso di quella reazione.
“Uhm va bene, ripartiamo” disse, indicando ai ragazzi che lavoravano lì di ripartire, ad esempio quello che controllava la luce e l'ombra giusta, quello della musica in sottofondo ed il resto.
“Così è perfetto, Tomlinson” disse il russo sorridendomi, facendomi arrossire, e quello bastò per distrarmi dall'intruso che mi stava giudicando nell'angolo della stanza che ora aveva le narici dilatate dalla... rabbia?
Spostai di scatto lo sguardo sul riccio quando cominciò ad andarsene, camminando verso la porta, facendomi tirare un sospiro di sollievo, ma mi pentì amaramente di averlo fatto dato che egli si fermò alla soglia, girando la testa verso di me e cominciando a ridere, distraendo sia me che il fotografo che sbuffò.
“Cos'era quello Tomlinson? Stavi trattenendo la pancia per caso? Quella che ti photoshopperanno per non far vedere quanto sei grasso e non fare brutta figura?” chiese ancora ridendo, facendo boccheggiare Brian che spostò lo sguardo su di me, aprendo bocca con l'intento di difendermi.
Peccato che venne fermato da me che, portandomi le mani alla bocca per bloccare i singhiozzi che stavano sicuramente per arrivare, cominciarono ad uscirmi delle lacrime all'improvviso. Mi girai di scatto e cominciai a correre verso gli spoiatoi, chiudendomici a chiave e cominciando a tirare fuori i miei normali vestiti con un po di fatica, dato la vista annebbiata. Mi tolsi i pantaloni e mi misi i miei, indossando anche il resto e facendo scattare la serratura da dove dall'altra parte Louisa cominciò ad urlare il mio nome e di aprire la porta, ma non fece in tempo ad aprirla che ero già scappato da quella sul retro.
•••
“Ed eccoci qui” disse il capo della Styles Company, Edward Styles, alzandosi in piedi e portando in alto il bicchiere con un vino costosissimo con l'intento di brindare a qualcosa, “Brindiamo al nuovo anno alla Styles Company!”
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Il Diavolo Veste Prada || Larry Stylinson (SOSPESA E DA REVISIONARE)
Fanfiction(SOSPESA E DA REVISIONARE) Larry Stylinson *** Dove Louis Tomlinson è il nuovo modello della Styles' Company, ovvero dove il figlio del creatore di questa azienda è uno dei modelli più conosciuti e talentuosi d'Inghilterra, Harry Styles. ••• Scene d...