capitolo 14

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Erano le otto e mezza di sera e ancora ero fuori casa.

Non mi andava di andarci per Harry, ma anche perché in questi giorni mi sentivo tremendamente sola.

Vedevo si e no un'ora al giorno la mia famiglia.

Decisi di tornare... cominciava a fare freschetto.

Ero vicino casa vidi che nel garage c'era la macchina dei miei.

Questa sera non sarei stata da sola.

Bussai e mi venì ad aprire mio fratello Zayn.

Ha 7 anni è un gran rompiscatole e credo non si stancherà mai di esserlo.

Sono pochi i momenti in cui non litighiamo non so quando la finiremo.

Una cosa però la sapevo: questa sera non mi avrebbe lasciata in pace come al solito e io dovevo sopportare tutto, non sfogarmi altrimenti sarebbe finita male per me. Certo lui è PICCOLO, NON capisce quando sbaglia. Forse i miei sono rimasti a quando lui aveva due anni.

mah

Andai in cucina da mia madre che stava cucinando.

Era felice, forse perché Nonno era guarito.

"che cucini?" chiesi.

"riso e patate, sta sera mangeremo solo questo, va bene o c'è  qualche difetto ?" rispose in modo ironico.

"no" dissi scocciata.

"mi apparecchi la tavola invece di stare sempre da sola in camera tua?"

"no, fallo fare a qualcun'altro,scendo quando è pronto" salii e andai in camera.

Il telefono mi si era spento per strada perché era scarico. Lo misi a caricare e mi buttai sul letto. 

Avevo freddo così misi una coperta dalle spalle ai piedi e chiusi gli occhi, cominciando a ragionare ancora un po' su quello che era successo. Avevo bisogno di parlare una volta per tutte con Harry.

"veronica, scendi! È pronto!"

mi svegliai dal piccolo

sonnellino-pensiero che avevo fatto con il fantastico profumo del mio piatto preferito.

Scesi giù saltando per le scale.

Niente (a parte Nonno) poteva mettermi il buon umore in questo modo... forse Harry.

Continuavo a pensare a quel fottuto ragazzo che non voleva andarsene dalla mia testa.

Divorai il pasto , tanto da finirlo prima di tutti.

Odio quando mi succede perché devo aspettare che tutti finiscano e mi sento gonfia come un pallone perché, evidentemente, ho mangiato troppo velocemente.

Volevo andare in camera a tutti i costi.

Per passare il tempo iniziai a giocare con mio fratello che aveva finito circa 1 minuto dopo di me.

Ovviamente il gioco consiste nel correre e menarsi.

Come al solito finiamo sempre per litigare ma quella che ha torto tra i due, ovviamente sono io.

"É meglio che stai sopra in camera tua così almeno non rompi.

Se stai qua o sbuffi o rompi, perciò è meglio che sparisci. Vai sopra , vai... come sempre! " le parole di mio padre mi feriscono. Non me l'aspettavo una frase del genere da lui.

Corsi in camera con le lacrime agli occhi: avevo bisogno di sfogarmi con qualcuno che mi capisse, ma per paura di disturbare Niall e Linda, decisi di tenermi tutto dentro come sempre.

Continuavo a pensare ad Harry...

'e se lui non mi sta pensando?'

'sicuramente no... che ci dovrebbe fare con me se ha Sara la papera ?'

'ma io lo amo... perché deve essere tutto così complicato?'

'mi ama? mi ama come io amo lui?'

Comincio a pensare a quando è venuto qui per dirmi quello che provava nei miei confronti ... 'perché lo avrebbe fatto se non mi ama?'

SONO TOTALMENTE CONFUSA

Ho un miscuglio di cose per la testa, un tale disordine, che neanche mia zia, che ha cinque figli e che quindi mette le loro cose a posto ogni santo giorno, sarebbe capace di togliere.

#spazioautrice

beh, che dire ...

grazie per i voti

spero che vi piaccia

votate e commentate in tanti :)

VI AMO

p.s.: tra pochissimi giorni porterò un altro capitolo ! *-*

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