Capitolo 4

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Pov's Eleonora
Quando finimmo di fare 'acquisti', data la 'tarda' ora l'accompagnai a casa per aiutarla anche con con i vari sacchetti.

'Grazie Ele'  disse per poi salutarci.

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'Mamma!'  esclamò contenta Ginevra quando entrai

'Hey'  sussurrai dubbiosa

Era una bambina molto affettuosa però questa reazione era solita quando combinava qualcosa e doveva farsi scusare

'È successo qualcosa?'  domandai e abbassò lo sguardo

'No'  rispose e decidi di lasciare perdere

Andai in soggiorno, dove vidi un Federico mezzo addormentato sul divano.

'Va bene che sono quasi le dieci, ma non pensavo fosse così tardi'  dissi con sarcasmo e sorrise

'Ti stavo aspettando'  spiegò

'Uh..a cosa devo il tuo aspettarmi?'  chiesi curiosa sedendomi al suo fianco

'Domani ci aspetta una bella giornata'  sussurrò

'Domani avete una 'riunione', no?'  chiesi con un tono leggermente triste

'Avevamo'  mi corresse e lesse l'espressione confusa sul mio viso

'Domani passeremo tutta la giornata con voi, mentre la sera usciremo tutti insieme'  spiegò

Lo abbracciai senza pensarci molto, un po' come se fosse qualcosa che in quel momento esigevo.

'Amore... Ricordi che ti avevo detto che saremo restati qui una settimana prima di ricominciare?'  domandò esitante

'Si, certo..'  risposi poco convinta

'Ricominceremo prima.. Hanno deciso di aggiungere un paio di date e..' 

Feci un sorriso tirato per allentare la tensione che dominava la situazione

'Quando?'  domandai abbassando lo sguardo, trovando momentaneamente interessanti le scarpe che stavo indossando

'Dopodomani...'  rispose e mi sentii alzare delicatamente il viso

'Hey.. Alla fine un mese passa velocementedisse cercando di sdrammatizzare

'Certo'  risposi alzandomi di scatto e andando in cucina

Mentre sistemavo un po' la cucina sentii Federico richiamarmi più volte ma non avevo minimamente voglia di rispondere qualcosa.

'Andiamo Ele, fai sul serio? Sembri una bambina!'  esclamò arrabbiato

'Sembri una bambina'?  Ti ricordo che sono dovuta crescere più velocemente del previsto, perché? Oh, forse non ricordi ma il motivo sta nella stanza accanto.
E sappi che non è stato piacevole, no, proprio per nulla.
Certo, quella bambina è stata la cosa migliore che mi sarebbe potuta capitare nella vita ma è stato difficile dover abbandonare le mie vesti da ventunenne per assumere le vesti di una donna matura.
Non sei in diritto di dirmi che il mio comportamento equivale a quello di una bambina, tantomeno di dirmi che lo sembro dal carattere.
Eppure non sono come te... Io ho sopportato i tutti i tuoi capricci e tu non riesci a sopportare una dimostrazione d'affetto di una ragazza che vorrebbe dirti che gli manchi dalla mattina alla sera quando non ci sei?
Non cambi mai!' 

Avevo completamente dato sfogo al mio lato nascosto e anche lui ne era rimasto colpito.

Ginevra stava sull'uscio della porta con uno sguardo triste e le lacrime agli occhi.

Mi sentii 'male' quando notai un rossore sul suo viso e lí capii che la situazione mi era sfuggita di mano.

'Io...'  sussurrai dispiaciuta portando una mano sulla sua guancia

Si scansò bruscamente e mi stupii di quel gesto

'È meglio che me ne vada'  disse con voce ferma

Senza aggiungere altro andò verso la porta d'ingresso e uscendo la sbattè.

'Mamma'  sussurrò Ginevra venendomi in contro

'Vieni piccola'  dissi abbracciandola

'Non piangere'  disse asciugandomi le lacrime con le manine

'Dai.. Andiamo a letto, è tardi'  affermai sorridendo falsamente e accompagnadola nella sua stanza.

Passai quasi l'intera notte fra le lacrime, un po' per il passato, per la mancanza e per la ligata..

I singhiozzi repressi sul cuscino mi facevano ricordare l'inizio di tutto la storia.

Stanca e stremata dal pianto incessante mi addormentai nel bel mezzo della notte, ad un'orario indefinito.

Pov's Federico
Avevo bisogno di calmare un po' la situazione... Se fossi rimasto sarebbe successo di peggio..
Il quel momento ero al mare, forse uno dei posti che più mi rispecchiavano nel profondo..

Intorno alle 5, decisi di ritornare a casa e dato l'orario pensai stesse dormendo.

Quando con molta delicatezza aprii la porta sentii incessanti singhiozzi che provenivano dalla nostra stanza.

Lasciai perdere e andai a sedermi sul divano.

Ero stanco di quella situazione, o cambiava qualcosa e l'avremmo dovuta far cambiare noi...

13/12/2016

Spero vi sia piaciuto..
Ultimamente è diventato tipo impossibile aggiornare o quanto meno scrivere il capitolo..
La scuola mi prende troppo tempo e i capitoli vengo sempre più corti e sempre più nulli.

Scusate eventuali errori💕


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