STORIA NON DI DOMINIO PUBBLICO, COME INVECE WATTPAD HA SCRITTO!
RIPETO, LA STORIA È SOLO MIA, NON DI DOMINIO PUBBLICO.
OVVIAMENTE POTETE LEGGERLA TUTTI, MA I DIRITTI SULLA STORIA SONO MIEI
ƤRIMO LIƁRO ƊƐLLA SAƓA "ƬHƐ HƐR"
Libro concluso e in revis...
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Corro, non so nemmeno perché lo sto facendo. Mi volto e, dietro di me, non c'è nessuno, così mi fermo.
Mi guardo introno, sono in una scatola di vetro che prima non c'era. Fuori ci sono tutti i miei amici a terra stremati. Una figura incappucciata sbuca dal nulla e si avvicina alla mia gabbia.
-Vedi? Questo sarà l'ultimo momento di vita dei tuoi amici e tutto questo a causa tua, solo perché sono diventati tuoi amici!- ride quella figura misteriosa.
In un attimo non è più davanti a me, ma sovrasta Hunter con un pugnale in mano, si abbassa e, molto lentamente, come a gustarsi ogni secondo di quello che sta facendo, gli taglia la gola.
Io inizio a gridare e a piangere. Sempre lentamente taglia la gola a tutti gli altri, lasciando per ultimo il mio Jj. Quando lo sovrasta, cerco, con ancora più ardore, di rompere questa maledetta gabbia, ma nulla sembra funzionare, lui si volta lentamente e con fatica verso di me.
-Non...- sputa del sangue
-Non è colpa tua piccola saetta...- sputa altro sangue
-Non ce l'ho con te- cerca di sorridere
-Mi mancherai piccola Ali- dice
Poi la figura, ridendo per la scena gli taglia la gola e Jj muore, sotto il mio sguardo, mentre mi guarda, con gli occhi spalancati e pieni di un'emozione o sentimento cui non riesco a assegnare un nome, ma, sicuramente, non è la paura.
Gridando più forte do quanto credessi di essere capace, mi lascio crollare a terra.
Sono strattonata e apro gli occhi: davanti a me si trovano mia madre e Chiara.
-Ali cos'è successo? Come stai? Tutto bene?- mi chiede preoccupata la mamma.
Io sono tutta sudata e senza fiato, con le guance bagnate dalle lacrime versate fino a ora. Mi guardo intorno: sono nella mia stanza, nel mio letto. Era solo un incubo.
-Perchè... Perchè siete qui a chiedermi che succede?- balbetto io.
-Come perchè siamo qui?!? Ci hai svegliate con le tue grida nel bel mezzo della notte! Siamo arrivate e stavi piangendo! Ti muovevi e tiravi pugni e calci rischiando di farti veramente male! Che è successo?- mi chiede dura e diretta la nostra coinquilina.
-Oh, scusate. Era solo un incubo- mi scuso mestamente.
Chiara se ne va, più tardi so che verrà da me a chiedermi cos'è successo, per lei il sonno è sacro, lo so.
-Sicura che vada tutto bene, tesoro mio?- chiede preoccupata mia mamma.
-Abbastanza mami, è solo che sembrava così reale.- rispondo io
-Dai, vieni qua pulcino, un abbraccio della mamma e passa tutto-
Non me lo faccio ripetere due volte, mi fiondo tra le sue braccia, mi lascio cullare e rilassare da lei per quelle che sembrano delle ore, ma, invece, penso siano soli pochi minuti. Appena mi sono calmata un po', mi sciolgo lentamente e dolcemente.