Epilogo: Kiss me under the light of a thousand stars

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Trentuno Marzo

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Trentuno Marzo.

Questa mattina mi sono alzata presto, troppo presto, ma Chiara ha voluto così.

Mi sono lavata e sono scesa a fare colazione con un asciugamano avvolto attorno al corpo e uno sui capelli, tanto ho tutto il tempo per fare con calma.

Faccio una colazione leggera, latte e biscotti, ne avrò mangiati, al massimo, 3, non ho molta fame. Oggi è un giorno speciale! Sono molto nervosa.

Torno in camera e frugo nell'armadio per scegliere il vestito che metterò, ma non trovo nulla degno della situazione. Sbuffo infastidita, non posso non trovare nulla proprio oggi!

Mi sdraio sul letto, con gli occhi bloccati dal braccio che li copre e, un secondo dopo, sento una risata maschile che proviene da qualche parte all'interno della mia camera, spaventata, mi alzo immediatamente e mi guardo in giro per vedere chi è entrato in questo momento. Trovo mio padre che fissa l'armadio che ho svuotato, i vestiti sparsi in modo più che disordinato nella camera e me disperata, mezza nuda, con i capelli arrotolati nell'asciugamano e se la ride.

Lo guardo male, lui smette di ridere e mi chiede:

-Cosa c'è? Sei veramente comica-

Sbuffo e mi ributto sul letto.

-Non ho nulla da mettermi!- frigno come una bambina.

~Dovresti crescere un po', lo sai?~

~Non oggi, finché non avrò un vestito da mettermi potrò comportarmi da bambina~

~Hai ragione, siamo in piena crisi! ALLARME ROSSO!~

Sento mio padre ridersela ancora un pochino e, poi, sento il materasso abbassarsi, segno che si è seduto vicino a me.

-Allora, fortuna che ti ho portato questo regalo, non sapevo se poteva piacerti e se ne avevi bisogno, ma mi sono detto che voi ragazze avete sempre bisogno di queste cose- mi dice accarezzandomi i capelli da sopra l'asciugamano.

Io, incuriosita, mi alzo a sedere e prendo l'enorme scatola che ha in grembo mio padre e di cui, prima, non mi sono accorta della sua esistenza. La apro e rimango senza parole, è un vestito meraviglioso!

Ha lo scollo a cuore tempestato di diamanti, una fascia subito sotto che evidenzia il punto vita e poi scende largo, ma è più corto davanti lasciandomi libere e, in bella vista, le gambe. Ed è di colore verde/blu petrolio.

Dire che è perfetto è dire poco!

Dire che è perfetto è dire poco!

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The Her Saga #1 - The DaughterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora