Nelle settimane successive alla partenza di Harry, Hermione prese l'abitudine di recarsi ogni pomeriggio dal professore per tener fede alla promessa fatta all'amico fraterno. All'inizio si tratteneva poco, il minimo indispensabile, poi man mano che i giorni passavano le visite si allungavano ogni volta di qualche minuto, chiacchieravano del più e del meno, Piton era piuttosto distante ma sempre cortese, lei quando lo trovava impegnato nella preparazione di qualche pozione si azzardava a fare domande a cui lui a volte rispondeva a volte no, fingendo di non aver sentito.
Un pomeriggio di fine ottobre la giovane strega entrò nella torre come faceva ogni giorno, fuori piovigginava ed era già quasi buio, posò i libri sulla scrivania e scorgendo Piton nel soppalco dove aveva organizzato un piccolo, ma molto attrezzato, laboratorio di pozioni lo raggiunse salendo stancamente le scale, una volta arrivata al tavolo da lavoro vi posò i gomiti passandosi le mani sul viso poi reggendosi la testa rimase in silenzio a guardarlo mentre dosava in un'ampolla piena di polvere rossa del liquido viola.
E' concentratissimo, chissà che pozione è? Ha delle belle mani. Chissà quanto ti hanno ferito prima che diventassi il pipistrello che eri...che eri?!. Si che eri perché adesso sei diverso, sempre inafferrabile ma diverso a volte penso persino di riuscire a sfiorati l'anima ma poi ti ritrai sempre.
Un fumo bianco esplose fuori dall'ampolla ed Hermione si tirò istintivamente indietro strappata ai suoi pensieri mentre Piton le diceva scocciato senza distogliere gli occhi dal fumo: "Signorina Granger mi spieghi cosa vieni a fare qui ogni giorno se ti mette così di cattivo umore?". La ragazza corrugò la fronte pronta a rispondergli per le rime ma in un soffio sbollì, era stanca e aveva una strana sensazione allo stomaco perciò decise di rispondere con sincerità : "Non sono di malumore perché sono qui, anzi, negli ultimi tempi è il momento della giornata che preferisco, qui mi piace, si respira una bella atmosfera, mi piacciono tutti questi libri e mi..." si fermò un paio di secondi per scegliere le parole "...ed è molto interessante vederla lavorare, il problema è che" abbassò lo sguardo.
Piton la stava fissando. Hermione deglutì e continuò: "E' che non mi trovo molto in sintonia con le lezioni, si sono interessanti ma il programma di pozioni non va al di là di qualche filtro e Difesa contro le arti oscure, bhe lasciamo perdere. Quando insegnava lei era un'altra cosa" spero' di non essere arrossita. Lui senza smettere di fissarla disse col suo tono strascicato: "E ci mancherebbe che non fosse così signorina Granger, non vorrà certo paragonarmi al professor Allock?". Hermione iniziò a ridere divertita e anche lui sorrise.
Ha sorriso, ha sorriso davvero, è la prima volta che lo vedo in sette anni, gli si addolcisce l'espressione e quella ruga in mezzo alla fronte scompare del tutto. Di nuovo fu strappata ai suoi pensieri dal braccio di Piton che le cingeva le spalle per guidarla verso la scala mentre le diceva: "Scendiamo, ti offro un succo di zucca e mi mostri il programma". Mentre si accomodavano sulle due poltrone di fronte al camino,un elfo domestico appariva con un bicchiere che le porse, lei bevve avidamente e poi quasi corse a prendere i libri che aveva lasciato sulla scrivania, temeva che se fosse passato quell'attimo avrebbe perso la sua attenzione, invece lui con modi compassati sfogliò i testi e le spiegò che il ministero aveva semplificato parecchio il programma perché non riteneva necessario tediare gli studenti con incantesimi di difesa troppo complessi visto che riteneva fossero ancora provati dopo la guerra, "Da qui la decisione di riassumere Allock che può solo tediarvi coi suoi racconti" sorrise di nuovo mentre le porgeva i libri sporgendosi dalla poltrona, Hermione rise prendendoglieli dalle mani.
L'orologio a pendolo suonò le sette, la ragazza scattò in piedi: "Devo andare, sono in ritardo per la cena!....Buonasera" camminò decisa verso la porta ma dopo essersi fermata tornò a sedersi di fronte lui e disse in un soffio: "Potrei venire a studiare qui, non la disturberò lo prometto, le chiederò solo qualche chiarimento. Posso?" Ma cosa sto dicendo? Ora mi buttera' fuori a calci come minimo.
Piton alzò un sopracciglio perplesso ma contro ogni previsione acconsentì.
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A Second Life
FanfictionAppena Terminata la guerra magica, forse c'è ancora l'opportunità di salvare qualcuno e dargli la possibilità di vivere un'altra vita e veder sbocciare un altro amore, anche se trovare la serenità non sarà semplice non bisogna arrendersi mai.