25. Paura

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Hermione aveva già gli occhi puntati sulla porta quando un rumore soffocato la costrinse a girarsi di scatto, fece appena in tempo a vedere Severus portarsi una mano al collo e crollare rovinosamente a terra poi fu tutto frenetico e confuso, gli abiti e le mani imbrattate di sangue, urla che solo dopo realizzò essere le sue, qualcuno che la sollevava di peso allontanandola mentre madama Chips  si chinava in quella pozza rosso carminio.  

"Tieni è una tisana calda" Neville le stava porgendo una tazza.
Si riscosse come da un sogno e scosse la testa: "Che ore sono?" Era confusa.
"Quasi le otto".
Sembrava passato molto più tempo, Neville posata la tazza camminava nervosamente per la stanza e mentre lo osservava notò Priscilla appoggiata alla scrivania che fissava un punto indefinito sul pavimento.
Madama Chips uscì seguita da un guaritore e tutti e tre li circondarono.
"Mi dispiace ma la situazione è disperata" l'anziana strega si tampono' velocemente gli occhi: "Temevamo tutti questo momento e purtroppo è arrivato".
"Stai dicendo che morirà?" Priscilla era sempre fredda e diretta.
"Temo di si" abbassò la testa "il dittamo non cicatrizza più e la pozione rimpolpasangue  non fa più effetto, l'emorragia è diminuita ma inarrestabile. Godeva di un equilibrio fragile, stavolta non la supererà" incrocio' lo sguardo col guaritore che si congedo'.
Hermione aveva gli occhi sbarrati, non riusciva a far entrare aria nei polmoni era praticamente paralizzata.
"Quindi?  Non fai niente, ci sarà pur qualcosa che si può tentare" la rossa appariva arrogante come sempre.
Hermione degluti' a forza e si riscosse Io lo amo e non lo voglio perdere così, mi sono sentita tradita ma non è nulla in confronto a come mi sento ora, non lo voglio perdere, questa arpia ha ragione, devo tentare anche l'impossibile...Gregor! Lui è l'unico che può aiutarmi.
"Priscilla ha ragione" incrocio' lo sguardo dell'altra "Ho un amico, un medimago molto capace, lui ci può aiutare".
"Fallo venire" la incito' Priscilla.
"È a Parigi" Hermione si passò una mano sul volto.
"Anche con la magia non c'è abbastanza tempo" disse scuotendo la testa madama Chips.
"Posso creare una passaporta, dimmi dove si trova" era risoluta la serpeverde.
Hermione le diede tutte le indicazioni e la pregò di fare presto.
"Non falliro'" assicurò  congedandosi.

A quel punto Hermione si ripuli' ed entro' nella stanza dove giaceva Severus.
Nell'aria c'era l'odore metallico del sangue, si avvicinò e la sua attenzione venne catalizzata dalla medicazione zuppa di sangue, il volto cereo, il respiro impercettibile a fatica si avvicinò e facendosi coraggio gli prese la mano portandosela al viso: "Sono qui" non riuscì a trattenere i singhiozzi "ti prego non lasciarmi".
Vorrei dirti tante cose ma non riesco a parlare, solo a piangere...
All'improvviso iniziarono a scorrererle davanti a gli occhi i ricordi di chi era e di quello che erano loro due insieme e sentì nascerle dentro una forza che scaturiva dalla certezza che ce l'avrebbero fatta.
Si chinò su di lui: "Severus sono qui, io non ti lascio,  te lo avevo promesso ricordi? Ma tu devi lottare, so che puoi farcela, hai affrontato di peggio, apri gli occhi...." continuò a parlargli finché non irruppero nella stanza Priscilla e Gregor seguiti da Madama Chips.
Scattò in piedi: "Gregor. Sei venuto".
"Avevi dubbi?!" Accenno' un sorriso prima di tornare serio: "Voglio sapere tutto nei dettagli".
Mentre la strega più anziana spiegava la situazione lui senza perdere tempo si era messo ad esaminare il paziente e la ferita.
"Ho capito. Intanto pensiamo a stabilizzarlo.  Mi serve un laboratorio e il pozionista" ordinò.
"Sono io" si fece avanti Priscilla.
"Avete sangue di drago spinato?".
La rossa non si scompose:"Lo avrai a costo di dover uccidere un drago personalmente, seguimi".
Lui prima abbraccio' Hermione: "Tranquilla, farò in fretta...questa ne sarebbe capace vero?" Accenno' a Priscilla, strappandole un sorriso: "Sì. Gregor, lui...io...".
"Lo so...te lo salvo fidati" la baciò velocemente e corse dietro a Priscilla.

Erano quasi le tre, l'ora in cui l'orologio biologico rallenta, in cui il biociclo è  al minimo, l'ora della morte, Hermione fissava continuamente il suo uomo il cui battito era sempre più impercettibile, non sapeva più cosa dirgli per farlo restare con lei. Finalmente  Gregor tornò con in mano un'ampolla e una fiala di polvere rossa, si avvicinò sicuro a Severus, scoprì la ferita ancora sanguinante mettendoci sopra la polvere "Questa fermerà  il sangue" attese minuti che ad Hermione parvero ore "Adesso gli diamo il tempo di rinvenire e poi deve prendere un cucchiaio di questa pozione rimpolpasangue potenziata per otto ore".
"E se non rinviene?" Chiese preoccupata Hermione.
"Ce la farà Herm anche se la sua vita è appesa a un filo. Appena starà meglio ci voglio parlare, è vittima di una maledizione oscura, di quelle senza ritorno".
Lei degluti' a fatica: "Che vuol dire?".
"Al ministero francese di medimagia stiamo studiando queste antiche e complesse maledizioni...anche queste pozioni sono ancora segrete" disse sottovoce anche se erano soli.
La strega era preoccupata ma si fidava, non aveva altra scelta. Dopo quasi un'ora  Severus si mosse ed aprì gli occhi, Hermione gli fu subito accanto: "Amore sono qui" lui tentò di parlare "Non sforzarti, stai tranquillo" una lacrima gli scese, a Hermione si strinse il cuore, quanti brutti ricordi e quanta sofferenza conteneva quella lacrima, gliela baciò via e gli sorrise passandogli una mano fra i capelli corvini.
"Bene, iniziamo" Gregor si avvicinò con l'ampolla a Severus e aiutato da Hermione gli somministro' la pozione, poco dopo si addormento'.
"Io vado di là e mi sistemo su quel divano, mi raccomando sveglialo ogni ora e per qualsiasi cosa chiamami" le disse Gregor.
"Grazie" lo abbracciò.
"Domani voglio parlarci, poi devo tornare a Parigi per controllare che la mia teoria sia esatta. Mi ringrazierai quando tutto sarà finito".

Ciaoooo....nuovo aggiornamento, sono contenta che il precedente vi sia piaciuto tanto 😆😆😆

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