9. Inverno

1.6K 92 7
                                    

Mentre le giornate a Hogsward si susseguivano apparentemente tutte uguali i caldi colori autunnali lasciarono il posto prima al gelo e poi ed uno spesso manto bianco che quell'anno aveva anticipato il suo arrivo quasi a voler donare il silenzio e la pace su quei luoghi che erano stati teatro di strazio e dolore.
L'ultimo giorno prima delle vacanze natalizie Hermione si alzò presto per sistemare tutte le sue cose prima della partenza, a Londra la aspettavano i suoi genitori venuti appositamente dall'Australia, poi quella sera era in programma il ballo d'inverno e Ginny aveva insistito tanto affinché  passasse la giornata con lei aiutandola a prepararsi perché voleva essere bellissima per il suo innamorato.
Il giorno prima infatti  era arrivato anche Harry che poi avrebbe passato il Natale coi Wisley, quel giorno invece aveva programmato di trascorrerlo con Piton mentre le ragazze si facevano belle.
La giornata passò velocemente e la sera Hermione fece il suo ingresso nella sala grande, fastosamente addobbata per l'occasione, al braccio di Harry insieme a Ginny presero posto al tavolo dei grifondoro e dopo cena la professoressa McGranitt disse poche sentite parole prima di aprire le danze col professor Lumacormo.
Hermione osservava i compagni danzare fasciata in un abito rosso che le lasciava le spalle scoperte, si sentiva fuori posto, non amava molto le feste.
Quando Harry l'invito' a ballare accetto' per pura cortesia, mentre volteggiavano nella sala il mago le chiese:"Che c'è  che non va? Sembri distratta", lei scrollo' le spalle ma lui la incalzo':"Non aspettarlo, non verrà".
Lei finse di non capire e lui continuò:"È tutta la sera che ti guardi intorno, non verrà me lo ha detto oggi. Certo che per non volerci andare alla fine te lo sei preso a cuore" scoppiò a ridere vedendola avvampare.
"Harry ma che dici? È solo che oggi non ci sono andata e nei giorni scorsi non mi sembrava molto in forma" abbassò lo sguardo: "Sono solo in pensiero".
Lui la scruto' penetrante: "Allora vai ad assicurarti che stia bene" si fermò e la lasciò,  Hermione sorrise per la prima volta nella serata, bacio' l'amico su una guancia e si diresse verso l'uscita.
Raggiunse la sua casa quasi correndo, si voleva cambiare ed era stata di nuovo assalita da quella strana sensazione allo stomaco, in pochi istanti si disfo' dell'abito preferendogli dei semplici jeans ed un cardigan pesante poi uscì in tutta fretta per raggiungere la torre.

Salì velocemente le scale e appena giunta davanti alla porta la sentì scattare prima ancora di toccarla, entrò senza fare rumore, la stanza era illuminata solo dal fuoco scoppiettante nel camino, vide il professore in piedi davanti ad esso, di spalle, non indossava il solito frock coat, era in pantaloni e gilet nero con una semplice camicia bianca, Hermione lo fissava rapita Ha una bella figura e un portamento di classe, ed è alto.
"Signorina Granger, non dovresti essere alla festa coi tuoi compagni"  era stato piuttosto brusco ed Hermione sussulto'.
E adesso perché usa questo tono?!
Preso coraggio rispose titubante: "La festa mi annoiava e sono passata a salutarla prima di ritirarmi" mentre parlava aveva preso posto sulla 'sua' poltrona, Piton si sedette a sua volta: "Mi hai salutato, ora puoi andare" gli tremava la voce.
Hermione fu percorsa da un brivido c'era qualcosa che non andava, estrasse la bacchetta ed accese tutte le luci nella stanza, solo allora la vide, una piccola macchia rossa che imbrattava il candido colletto bianco espandendosi a vista d'occhio.
Si alzò veloce e lo raggiunse: "Professore sta sanguinando", lui tentò di allontanarla ma lei fu più veloce, gli sbottono' il colletto liberandolo dell'ascot nero che aveva sotto la camicia, rendendosi conto che il foulard era zuppo, dalle due ferite circolari zampillava sangue a fiotti tentò di tamponare come poteva mentre urlava: "Kolby vieni subito" apparve un elfo domestico che fece un passo verso di loro in attesa "Corri a chiamare madama Chips!".
Pohp...era sparito, erano di nuovo soli, Hermione guardava Piton impotente.
"Non avere paura signorina Granger" le sussurrò prima di perdere i sensi.
"No! No! Apri gli occhi, resta con me!" Gli urlò la giovane strega quando ormai lui non poteva più sentirla.
Ti prego, ti prego, non morire, svegliati...è come alla stamberga, perde troppo sangue!
In quel momento si materializzarono madama Chips e la McGranitt...

Ciao, spero che continui a piacervi questa storia, grazie a chi lascia una stellina 🌟😆😆😆

A Second LifeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora