18. Severus

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Hogwards, giugno 2002

Aveva la scrivania invasa di pergamene, scartoffie e burocrazia ovunque.
Dirigere una scuola come Hogwards non era certo una passeggiata considerando che quando aveva assunto ufficialmente la carica di preside si era trovato di fronte ad una situazione quanto meno complicata, i precedenti erano stati infatti anni turbolenti a causa della guerra e durante il suo anno sabbatico Minerva aveva fatto l'indispensabile affinché la scuola funzionasse ma c'erano parecchie direttive del ministero da affinare, innovazioni che lui personalmente voleva introdurre, insomma una mole di lavoro immane.
Aveva dedicato gli ultimi tre anni a preparare le basi per una scuola di magia e stregoneria tutta nuova,
Proprio per questo motivo si era deciso a spedire quella lettera alla Granger, la voleva come nuova insegnante di difesa contro le arti oscure, aveva tutte le carte in regola era stata una scelta azzeccata insistere per farla studiare all'estero, si era distinta come era prevedibile ed ora era il meglio a cui il corpo docenti di Hogwards poteva aspirare, appoggiò la penna nel calamaio.
Frottole! Le ho scritto perché mi manca terribilmente, non mi sono pentito delle decisioni che ho preso per il suo bene e sono felice per le opportunità che ha avuto, mi ha reso ancora più  orgoglioso di lei.
Quando "La gazzetta del Profeta" ha pubblicato quel trafiletto che annunciava che era stata selezionata per andare all'accademia di Salem è stato uno dei momenti più felici della mia vita ma vederla in quella foto con accanto quel ragazzo che la stringeva...quanto ha fatto male.
E continua a farne, sapere che si frequentano è un tarlo costante nella mente e nel cuore eppure ho scelto io per entrambi e ammetto che lui sarebbe il compagno perfetto per lei, ma questo mio cuore troppe volte ferito non si vuole arrendere, questa volta non si rassegna a chiudersi tutto dentro e guardare da lontano, anche se sarebbe giusto farlo perché non la merito, perché in fondo resto sempre il serpeverde, l'orribile pipistrello dei sotterranei, solo lei ha visto del buono in me probabilmente accecata dall'amore ma io sono stato capace solo di allontanarla, deluderla e tradirla seguendo ancora una volta la parte peggiore di me.
Quello stupido ritaglio di giornale che mi ostino a conservare mi ricorda perennemente che per quanto mi credessi cambiato non sono stato in grado di dominare la rabbia, l'invidia e la frustrazione che ancora alberga in me.  
Eppure la mia parte migliore, quella che sono stato costretto a celare per anni e che il suo amore sincero ha risvegliato non mi dà pace,
La rivoglio qui, accanto a me anche solo come collega, non riesco a pensare di vivere il tempo che mi resta senza vedere ancora i suoi occhi color ambra, il suo dolce sorriso e sentire la sua voce armoniosa e la sua risata argentina...
Probabilmente non vorrà neanche ascoltarmi, non posso competere con la meravigliosa vita che avrà ora con quel Von Holstein ma voglio almeno tentare, perché in questa vita non riesco a controllare il mio cuore come vorrei o come sarebbe saggio.

Sistemo' le pergamene, si alzò e si mise il mantello, aveva appuntamento al ministero dove l'attendeva la passaporta, destinazione Parigi.

Tormenti ne abbiamo?😆
Ah l'amore....

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