6. Ritrovarsi

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Hermione era allegra, non smetteva un attimo di parlare sopraffatta dalla gioia di poter raccontare che era riuscita ad annullare l'oblivion ai  genitori, gli aveva raccontato tutto ed anche se all'inizio erano sconvolti ed arrabbiati avevano finito per comprendere le sue ragioni e perdonarla, per il momento sarebbero rimasti a vivere in Australia ma contavano di ritrasferirsi nel giro di un anno, era tutto perfetto.

"Con Ron tutto ok?" chiese il ragazzo a bruciapelo.

La strega si fece seria: "No Harry, non è ok per niente. Ci siamo scritti durante l'estate ma...sono arrivata due giorni fa e sono stata alla tana, abbiamo parlato molto e che ti devo dire..." scrollò le spalle, guardandosi intorno nervosamente prima di continuare:"...è tutto uguale ma ogni cosa è cambiata, noi per primi. Credevo di amarlo ma forse era solo l'infatuazione di una ragazzina che è svanita insieme all'adolescenza. Siamo ancora amici ma non c'è storia fra noi" abbassò la testa fissandosi la punta delle scarpe poi si riscosse come per scacciare quel velo di tristezza e gli chiese: "E tu? Del corso per auror so già tutto, me ne ha parlato Ron, ma del resto?! Racconta e cerca di essere dettagliato!".

Lo prese sotto braccio e mentre si avviavano nella sala comune Harry la rese partecipe di tutti i fatti che avevano caratterizzato la sua estate più qualche novità come che la McGranitt sarebbe stata la preside ad interim  per quell'anno, che Lumacorno era diventato capo casa dei serpeverde e che il ritrovato professor Allock sarebbe stato capo casa dei Grifondoro.

"E in tutto ciò Piton che ruolo ricoprirà?" chiese la ragazza perplessa. Harry le spiegò che era stato Piton stesso a fare quelle richieste al ministero, che a tutti i costi lo voleva a capo della scuola con una nomina pubblica in pompa magna per celebrare un eroe di guerra, adducendo la scusa che aveva bisogno di tempo per riprendersi e che riteneva la McGranitt degna e capace di ricoprire quel ruolo.

"E' vero Harry o  c'è dell'altro oltre il problema con la ferita" chiese Hermione interessata mentre entrava in sala comune, Harry le si avvicinò parlando sottovoce: "E' vero e la cosa lo preoccupa più di quanto dia a vedere, poi c'è quell'orribile Skeeter che gli da il tormento per un intervista, ma figurati se lui è il tipo che racconta i fatti suoi e poi secondo me" abbassò ulteriormente la voce: "Vuole riconciliarsi con la sua vecchia vita prima di iniziarne una nuova".

Hermione annuì, era un po' confusa ma anche piuttosto curiosa di incontrare questo nuovo professor Piton che da come le diceva Harry era una piacevole scoperta: "Ma dove sta ora?" chiese, Harry le disse che stava nella torre est, che era rimasta vuota da cent'anni a questa parte, La McGranitt voleva assegnargli una camera per gli ospiti ma lui aveva preferito così, dicendo che sarebbe stato più tranquillo e comodo per organizzarsi un piccolo laboratorio di pozioni ed alla fine lei aveva acconsentito.

"Hermione, a questo proposito avrei una cosa da chiederti" disse Harry cercando di evitare gli occhi della strega che udendo quelle parole si erano assottigliati fino a diventare due fessure mentre incrociava le braccia sul petto. "Io parto domattina, credo di tornare per Natale e forse anche per Halloween e comunque tutte le volte che mi sarà possibile ma tu devi promettermi che lo andrai a trovare ogni giorno e non gli permetterai di isolarsi più del necessario".

Hermione spalancò gli occhi e la bocca in un'espressione che definire esterrefatta era poco: "Non se ne parla! Certo, lo andrò a trovare ma di sicuro non tutti i giorni senza contare che probabilmente neanche lascerà entrare un'insopportabile SO TUTTO IO nei suoi alloggi". Harry le sorrise convinto che alla fine l'amica avrebbe esaudito la sua preghiera.

Quella sera stessa dopo il succulento banchetto, recandosi nelle loro stanze Harry e Ginny camminavano tenendosi per mano mentre Hermione era qualche passo più indietro assorta nei suoi pensieri quando l'amico si arrestò di colpo estraendo dalla giacca un libretto che le porse chiedendole di riportarlo al professore perché lui voleva stare un po' con la sua ragazza prima di dormire. "Puoi renderlo domattina quando andrai a salutarlo" gli rispose scontrosa la strega ma lui la guardò supplicante. "E va bene" sbuffò prendendo il libro e avviandosi verso la torre.

Grazie per aver letto fin qui😆 spero che il seguito vi piaccia.

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