1. Back To School

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Settembre 1991

Ci sono quei momenti nella vita in cui sei serena perché sai di aver già preparato tutto per il giorno successivo. Sei tranquilla perché le cose che dovevi fare le hai fatte.
Purtroppo a me questa sensazione capitava poche volte. Un esempio era quella mattina di settembre.
Mi ero svegliata tardi perché non avevo sentito la sveglia, ovviamente.
Non avevo nemmeno finito di fare la valigia.
«Tesoro hai bisogno di un aiuto?»
«Si mamma!»
Non dovevo rischiare di perdere il treno.
Sarebbe stato un brutto modo di iniziare il nuovo anno scolastico,
quello sarebbe stato il mio terzo anno a Hogwarts.
Non vedevo l'ora di tornare,
lì si trovavano persone come me.
Avevo sempre capito che c'era qualcosa in me che mi rendeva diversa dagli altri bambini, ma essere una strega, questo non mi era mai passato per la testa e nemmeno ai miei genitori almeno finché non mi è arrivata la lettera.
Ricordo l'emozione che provai nel vedere quella lettera indirizzata a me.
Non avevo mai ricevuto lettere.
Quando lessi il mio nome rimasi sorpresa e corsi in camera mia senza dire nulla ai miei genitori.
Dopo averla letta.
Dopo aver scoperto di essere una strega.
Dopo aver avuto del tempo per starmene da sola a sognare quanto potesse essere tutto straordinario andai in salotto dai miei genitori per mostrare anche a loro la mia preziosa lettera.
Rimasero sorpresi, mio padre inizialmente pensò che si trattasse di uno scherzo.
Dopo tutto questo tempo conservo ancora quella lettera nel cassetto del mio comodino, dove tenevo e tengo anche la mia bacchetta.
«Hai preso lo spazzolino Grace?» Domandò mia mamma mentre supervisionava la valigia.
«Si mamma. Credo di aver preso tutto» le risposi prendendo la mia bacchetta.
«Sicura?» chiese incrociando le braccia e guardandomi con lo sguardo che fa sempre quando vuole avere ragione.
«Si..?»
«La sciarpa appoggiata sulla scrivania?»
«L'avrei presa prima di uscire!» Le dissi facendole la linguaccia e prendendo la mia sciarpa dai colori giallo e nero.
Ebbene sì io Grace Tauril sono una tassorosso.

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«Brad fai più veloce nostra figlia deve prendere il treno»
«Lydia sto facendo il più veloce possibile, ma a quest'ora le strade di Londra si riempiono in fretta»
Mentre i miei genitori parlavano del traffico londinese io stavo facendo una lista mentale delle cose che avevo preso, per verificare ci fossero tutte.
«Grace tieni Mucci, mi sta graffiando il vetro»
«Oh si scusa papà. Mucci vieni qui»
Mucci era il mio gatto, avevo sempre voluto un animale e grazie al fatto che ad Hogwarts si potessero portare certi animali ebbi una scusa per prendermi un gatto. Mucci era un gatto dal pelo grigio e bianco ed era molto affettuoso con me mentre agli estranei non si avvicinava.
«Ci siamo! Ecco la stazione! Papà parcheggia»
Mi precipitai fuori non appena la macchina si spense.
Misi Mucci nella sua comoda cuccetta e tirai fuori il baule dal bagagliaio.
«Allora io vado... ci vediamo per Natale»
Abbracciai forte i miei genitori prima di dirigermi verso il binario 9 3/4.

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Possibile che non ci fosse neanche un posto libero?
Pensa positivo prima o poi lo troverai Grace mi ripeteva la vocina nella mia testa. Non trovavo i miei amici e compagni, ero stanca e volevo solo sedermi in pace e tranquillità a leggere un po'.
Passai davanti a diversi scompartimenti. In uno ci sarebbe stato posto, c'erano solo due ragazzi, probabilmente del primo anno e io mi sarei sentita in imbarazzo.
Uno di loro aveva i capelli rossi, quei capelli mi fecero venire in mente un mio conoscente con quel colore di capelli.
L'altro ragazzo, invece, portava degli occhiali tondi che sembravano essere tenuti insieme con dell'adesivo.
Passai oltre, camminai ancora per diversi minuti finché non mi ritrovai praticamente all'inizio del treno e fortunatamente quello scompartimento era vuoto forse a causa del rumore che emetteva il treno, li si sentiva molto ed era fastidioso, ma poco importava.
Stavo per entrare quando qualcuno richiamò la mia attenzione.
«Hei Tassorosso»
Sapevo già chi era senza avere il bisogno di voltarmi.
Lo conoscevo da 2 anni ormai.
«Hei Grifondoro» mi voltai verso di lui con un sorriso spento.
«Come stai? Sei cresciuta durante la vacanze»
«Oh bene grazie.. in effetti mi sono alzata»
«Io intendevo che sei cresciuta di pancia, ma è vero sei più alta di 2 centimetri dall'anno scorso» disse ridacchiando.
Non lo sopporto.
Mi girai per entrare e sedermi al mio posto, ma lui mi fermò.
«Cosa vuoi Weasley?»
Sapevo esattamente che era Fred, ormai avevo imparato a distinguere i gemelli Weasley, ma non volevo che sapesse che io ero in grado di capire chi fosse uno e chi fosse l'altro.
«Non ti da fastidio il rumore qui?»
«Si.. e quindi?»
«Vieni con me. Nel mio scompartimento. Ci siamo io, George e Lee»
«Con voi? Io?»
Fred annuì sorridente.
Io mi limitai a ridere mentre lui mi rivolgeva uno sguardo confuso.
«Sicuramente mi fareste qualche scherzo quindi no rimango qui»
«Non ti fidi proprio eh?... Come vuoi tu tassorosso ci si vede» detto questo se ne andò.
Mi avrebbero fatto sicuramente uno scherzo, ne ero più che sicura.
Dopotutto me li avevamo sempre fatti, dal primo anno, è così che li ho conosciuti...
Stavo camminando per i corridoi, erano già passati i primi mesi nella nuova scuola, nella mia nuova vita.
Quando qualcuno mi colpii in pieno viso con una palla di neve gigante.
Ricordo la sensazione di freddo, del ghiaccio, sulla faccia e delle risate dei ragazzi.
Dopo essermi tolta la neve dalla faccia li avevo guardati uno ad uno aspettando delle scuse, ma quelle non arrivarono anzi i due ragazzi dai capelli rossi ricominciarono a lanciare palle di neve alle persone che passavano.
Ero arrabbiata e infreddolita, non dico che si sarebbero dovuti mettere in ginocchio per chiedermi perdono, bastavano delle semplici scuse. Io ero... anzi lo sono ancora abbastanza timida con le persone che non conosco, ma quella volta non so che cosa mi prese. Lanciai una palla di neve contro uno dei due.
Ricordo le risate dell'altro mentre il mio bersaglio si voltò verso di me e disse: "Cerchi guerra?"
Nonostante fossi un po' intimorita dal ragazzo, non potevo tirarmi indietro a quel punto.
In tutta risposta gli dissi: "No non cerco guerra, ma per favore se mi colpisci in faccia chiedimi scusa dopo"
I due scoppiarono a ridere.
E il ragazzo che avevo colpito mi guardò e disse: "Perché dovrei? È divertente. È un gioco. Sorridi un po' se no come fai a goderti la vita?... Hai sentito Giorgie la ragazzina non si è divertita"
Era così che avevo conosciuto Fred e George Weasley inizialmente pensai che non li avrei più rivisti, ma poi scoprii che erano al mio stesso anno e che seguivamo alcune lezioni insieme.
Più tardi al loro duo si unì un altro ragazzo di Grifondoro, Lee Jordan.
Ci furono altri scontri tra me e i gemelli.
Altri scherzi, dispetti che mi fecero, ma quest'anno non sarebbe successo, non mi sarei fatta fregare da quei due.

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Eravamo tutti riuniti in sala grande e aspettavamo che nuovi maghi e streghe varcassero la porta per essere smistati.
«Sono così emozionata!» mi mormorò Jane all'orecchio.
Jane Sparks era la mia migliore amica. Era al mio stesso anno, ci eravamo conosciute sul treno e dato che eravamo entrambe al primo anno avevamo stretto subito amicizia.
Jane ha degli occhi verdi che catturano subito lo sguardo di chiunque la guardi e dei lunghi capelli biondi miele. L'opposto di me.
Io ho gli occhi marroni, marrone cioccolato secondo mio padre, e capelli castani che mi arrivano alle spalle.
«Tu non sei emozionata?»
«Si Jane»
«Non sembra dal vedere la tua faccia»
«Stanno entrando!» dissi indicando la grande porta che veniva aperta.

La McGrannit portò i nuovi studenti davanti al tavolo dei professori, poi mise il capello parlante sullo sgabello, e questo iniziò a cantare la solita canzone.
Dopodiché la McGrannit srotolò una pergamena dalla quale iniziò a leggere i nomi dei ragazzi.

«Abbott Hannah» pronunciò la professoressa molto chiaramente.
Subito una ragazza con due condini biondi, adorabili a mio parere, si avvicinò allo sgabello su quale si sedette poco dopo.
«Tassorosso» gridò il cappello mentre la ragazza sorrise dirigendosi al nostro tavolo dove tutti noi le demmo il benvenuto.
«Bones Susan» procedette la professoressa. Anche lei venne smistata in tassorosso, tutti noi la salutammo, compreso il Frate Grasso.
Vennero chiamati altri ragazzi, due corvonero, una grifondoro e una serpeverde.
Mi era sempre piaciuta la cerimonia dello smistamento, era così emozionante vedere nuovi maghi e streghe nella scuola.
La mia attenzione venne catturata da un nome...
«Potter Harry» chiamò  la professoressa.
Harry Potter il bambino sopravvissuto.
Tutti allungarono un po' il collo per riuscire a vedere colui che ha sconfitto tu-sai-chi, me compresa.
«Jane! Io quel ragazzo l'ho visto sul treno quando stavo cercando un posto» sussurrai all'orecchio della mia amica.
Era il ragazzo con i piccoli occhiali tondi.
Harry Potter fu smistato in grifondoro.
Poco dopo chiamarono un altro nome che mi fece alzare leggermente per vedere.
«Ronald Weasley... ma quanti sono i Weasley?» chiese Jane mentre io guardavo al tavolo i gemelli.
Sinceramente non sapevo nemmeno io quanti fratelli avessero Fred e George.
«Non lo so» risposi guardando il ragazzo dai capelli rossi che si dirigeva verso il tavolo dei grifondoro.
In quello stesso momento notai che Fred mi stava guardando, qualche secondo dopo mi fece la linguaccia.
La feci anch'io e nonostante tutto il casino che c'era riuscì a sentire la sua risata.
La sua calda e contagiosa risata.
Mi girai verso il mio tavolo, sul quale era apparsa la cena, sorrisi.. e continuai a sorridere pensando alla risata del rosso.




Angoluccio tutto mio!
Ed ecco il primo capitolo della mia prima FanFiction su Fred Weasley... ah l'amore mio, okay Beatum contegno!
Allora spero che la storia vi incuriosisca un poco, so che probabilmente ci saranno errori, perché io sono una persona distratta che commette errori molto spesso...
Anyway vi ringrazio se la state leggendo (ehi tu! Ti vedo che leggi... Grazie💕)
Grazie anche se lascerete una stellina (⭐️) e un commentino!
Mi fa piacere sapere cose ne pensate.
Detto questo vi saluto
Many kisses
•Beatum•

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