22. Eventually the truth comes out

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Gennaio 1997

«Grace?» chiedo vedendo davanti a me una ragazza di spalle dai capelli castani scuro che le scendono sulle spalle.
Ero seduto sotto un albero sulla collina vicino alla Tana è un bel posto, mi piace stare qui, quando all'improvviso compare lei.
«Si, sono io Fred» dice voltandosi verso di me.
È veramente qui?
Mi alzo e mi pulisco i pantaloni che ora sono leggermente bagnati per via della neve fresca.
«Cosa ci fai qui?» chiedo ancora sorpreso del fatto che la ragazza che amo è davanti a me dopo mesi di silenzio.
«Io... ecco...»
Grace si tortura le mani, so che fa così quando è insicura, indecisa quale sia la cosa giusta da fare. È sempre stata così. Il mio opposto io se volevo fare una cosa la faceva e basta. Grace, invece, doveva pensarci attentamente prima di fare o dire qualcosa. A volte faceva addirittura una lista di pro e contro.
«George e Ginny sono venuti a parlarmi» mormora infine alzando lo sguardo dalla neve bianca e candida, come la sua pelle, per puntare i suoi occhi nei miei.
George e Ginny?
Come?
Quando?
Perché?
Grace sembra leggermi nel pensiero perché subito mi risponde mettendo fine si miei dubbi.
«Ecco mi hanno detto che eri... ecco che stavi male e mi hanno detto cosa è successo con Verity e...»
Silenzio.
Solo singhiozzi. Grace cerca di trattenersi, si copre il volto con le sue piccole mani e con le maniche troppo lunghe del suo maglione si asciuga le lacrime.
Grace dopo aver fatto un respiro profondo, essersi calmata, torna a guardarmi e riprende a parlare.
«Mi dispiace. A-Avrei do-dovuto darti l-la po-possibilità di spiegarti. Io... avevo paura. Avevo paura di sentirti dire che non mi amavi più... che preferivi lei a me... n-non sarei riuscita a sopportarlo» conclude con le lacrime, che ancora una volta, sono sfuggite al suo controllo.
Non mi guarda più negli occhi il suo sguardo è rivolto di nuovo alla neve. Anche il mio sguardo si stacca dal suo volto, ma per guardare i suoi capelli che sono ricoperti di piccoli fiocchi di neve, per poi passare a guardare il cielo scuro e cupo che ci circonda.
So che si aspetta che dica qualcosa, ma cosa posso dire?
«Grace... come hai solo potuto pensare che io potessi amare qualcun'altra?»
Lei sussulta e poi senza alzare lo sguardo risponde:
«Ci vedevamo poco a causa del lavoro... e ho pensato che...»
«Che avrei smesso di amarti e ti avrei rimpiazzata con un'altra» concludo la frase per lei. Grace si limita ad annuire. Dopo tutto il tempo che siamo stati insieme, tutto quello che abbiamo passato l'uno accanto all'altro, lei va pensare una cosa del genere?
«Non è andata così»
«Si, ora lo so, George e Ginny mi hanno det-»
«Adesso mi credi! Dopo che te l'hanno detto George e Ginny io ho provato per settimane a parlarti, volevo spiegarti, ma tu non mi davi la possibilità»
Volevo mantenere un tono calmo, ma non ci sono riuscito.
«Mi dispiace Fred... so che ho sbagliato. Sono venuta qui per porti le mie scuse. Mi dispiace di non averti voluto ascoltare e di aver subito pensato al peggio. Mi dispiace davvero»
Le lacrime si sono fermate, ma ha ancora gli occhi lucidi. Ha smesso di guardare la neve, è tornata a guardare me.
«Va bene. Accetto le tue scuse» dico infine annuendo, Grace sorride.
«Davvero? Ne sono felice... ecco ehm si allora è meglio che io tolga il disturbo»
Fa una pausa incerta su abbracciarmi o stringermi la mano, ma alla fine si limita ad un cenno con la mano.
Vuole andare via? Di nuovo? Cosa devo fare?
«Io... ehm... ci vediamo Fred è stato bello rivederti» dice la ragazza che si sta preparando a smaterializzarsi.
«No! Aspetta» la chiamo prima che possa andarsene e lasciarmi solo, di nuovo.
«Ti va una tazza di té?» chiedo sorridendole.
«Ehm... sì, perché no»
Mentre camminiamo verso la Tana riesco a percepire una strana sensazione tra noi, sono sicuro che se ne sia accorta anche lei. Perché è strano? Non è mai stato strano tra me e Grace, ma ora lo è, tutta la situazione lo è. Abbiamo risolto, si, ma nessuno dei due vuole parlare della nostra relazione, di cosa succederà, se resteremo amici, conoscenti o staremo di nuovo insieme. Nemmeno io saprei decidermi sul da farsi. Nemmeno un tipo impulsivo come me.

|| Look me again || Fred WeasleyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora