Angelo o demone?

65 11 0
                                    

Come di consuetudine alle sette e trenta sono già in piedi diretta verso il bagno pronta a farmi una piccola doccia prima di dirigermi verso il comune dove si terrà l'iniziazione.
Non vedo l'ora di avere tutti i miei poteri da angelo, di provare quella sensazione di libertà che si ha quando possiamo volare liberi del cielo, di sfiorare le mie candide ali bianche e di prendermene cura nel miglior dei modi. Ovviamente saró un angelo, lo sanno tutti già dalla mia nascita e non soltanto per il carattere sempre solare e gentile tipico di noi angeli ma anche per il mio colore di capelli. Sono talmente biondi che tendono quasi ad avere una sfumatura biancastra sulle punte e ovviamente non è mai esistito e mai esisterà un demone con capelli biondi come non è mai esistito un angelo dai capelli neri.

Esco svelta dalla doccia legandomi un piccolo asciugamano attorno ma con la mente sono già persa a scegliere il mio outfit del giorno, decido pertanto di indossare un semplice jeans chiaro attillato e una normale felpa sui toni del rosa, indossando infine un paio di scarpe da ginnastica bianche.
Applico un leggero strato di mascara sulle ciglia e scendo velocemente i gradini di casa raggiungendo i miei genitori per fare colazione.
-Buongiorno madre, padre- dico con sorriso smagliante sul volto prima di sedermi accanto a loro.
-Dormito bene Chanel? È finalmente arrivato il grande giorno- ormai il tono severo di mio padre non è nuovo alle mie orecchie percui non smettendo mai di sorridere annuisco emozionata, infondo lo sono davvero.

Alle nove sono già davanti alla struttura, dopo un piccolo ma rassicurante sorriso di mia madre scendo dall'automobile e mi dirigo all'interno del comune.

-Salve lei deve essere la signorina Wilson,  mi segua prego- a parlare è una delle tante segretarie addette a questo genere di prove, giunte davanti a una piccola porticina di legno la donna di cui ancora ignoro il nome si gira scrutandomi attentamente.  -Bene adesso lei entrerà si spoglierà restando con il minimo indiapensabile addosso dopodiché si avvierà verso la fine del corridoio dove l'attenderà una semplice prova, una volta superata questa lei si potrà considerare un angelo... o un demone- aggiunse con un sorrisetto divertito -a tutti gli effetti. Tutto chiaro? Prefetto ora vada-  con una spinta non troppo piacevole entro facendomi coraggio.

Una volta rimasta in intimo mi avvio leggermente spaventata verso il corridoio, quale sarà la prova che dovró superare?
A interrompere i miei pensieri ci pensa un tremolio da parte del pavimento, mi ritrovo a precipitare nel vuoto come se fossi appena cascata da un dirupo, com'è possibile? Sarebbe questa la tanto attesa prova? Chi prima riesce a schiantarsi al suolo?

Improvvisamente peró qualcosa mi riscuote, una scossa mi sta percorrendo tutta la schiena, un formicolio si trasmette in tutto il mio corpo facendomi persino urlare dal dolore, una cosa positiva però c'è, non sento più nessuna sensazione di vuoto anzi i miei piedi adesso stanno toccando qualcosa di solido. Apro di scatto gli occhi trovando varie persone, tra cui i miei genitori, guardarmi e guardarsi allarmate.

La stessa donna che mi aveva accompagnata nella stanza delle prove annota velocemente qualcosa sulla cartellina che tiene in mano prima di pronunciare -Demone- ad alta voce.

Palesemente scossa mi giro verso i miei genitori, cosa sta succedendo?
A chiarire ogni mio dubbio peró ci pensa l'immagine che vedo riflessa nella grande vetrata.  Le mie ali non sono bianche come quelle di un comune angelo, il loro colore è in realtà di uno splendido nero pece ma c'è altro di diverso, i miei capelli non sono più del fantastico biondo che tanto amo anzi sembravano rispecchiare a pieno il macabro colore delle ali.

Adesso capisco la delusione e lo spavento che contornano il volto di mia madre e di mio padre ma sono certa che altrettanto ne sia presente anche sul mio, non è possibile una cosa del genere, tutti mi hanno detto che non è possibile eppure eccomi qui a far rientrare le mie maestose ali demoniache all'interno della schiena e vedendo il colore dei miei capelli tornare candido come lo era sempre stato fino ad oggi.

-Solitamente le caratteristiche fisiche non vengono toccate con la trasformazione- dice con voce squillante la segretaria -se non minimamente, sono pochi anzi praticamente inesistenti i casi in cui il colore di capelli o quello degli occhi cambia del tutto, ed il tuo Chanel è uno di questi.-

-Mi scusi ma è presente sicuramente un errore, lei ha i capelli chiari sin dalla nascita mi sono spiegata bene?! CHIARI! è impossibile che sia uno schifoso demone! È nostra figlia! Non può...Questo è sicuramente un errore,  rifacciamo il test!- mia madre continua a gridare con odio e disprezzo frasi praticamente senza senso ed è questo quello che mi ferisce i più, lei non può accettare che io non sia un angelo. Non può accettare che io sia uno schifoso demone. Non può accettare che io sia diversa, diversa da lei e da ciò che voleva diventassi.

-Mi dispiace signora se il risultato non è stato quello sperato, adesso si calmi non vorrei essere costretta a chiamare la sicurezza e poi sono più che certa che non ci sia nessun errore-

Ormai non riesco più a riconoscere i suoni chiaramente, la testa mi stà scoppiando e non ci vuole molto affinche i miei sensi mi lascino facendomi capire soltanto un'ultima frase sussurrata da mia madre -D'ora in poi io non avrò più una figlia.-

The Defeat Of EvilDove le storie prendono vita. Scoprilo ora