Festeggiamenti

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Questa notte non è passata nel migliore dei modi, perchè non hanno voluto darmi una risposta oggi pomeriggio? Sono stufa di verità che mi sono sempre omesse, non sono stupida sono solo un po'fuori dalla norma ma sono comunque un demone a tutti gli effetti o almeno credo, è possibile che non lo sia? E se il nostro gruppo fosse una specie di ripiego per tutti gli errori ?
Non penso, gli altri sono normali, antipatici ma normali, non sembrano avere niente che un demone comune non abbia. Allora perchè non mi hanno risposto? Mi hanno guardata, si sono guardati e poi mi hanno congedata dicendo che da domani  ci alleneremo ogni giorno per due ore nella palestra pubblica dell'istituto.

Sono le 6'30 del mattino, dovrei alzarmi e prepararmi per questa giornata ma proprio non ci riesco, mi sembra di camminare alla cieca ormai da settimane a questa parte, i miei genitori sono scomparsi lasciandomi solo una lettera, il preside ha ignorato il mio tentativo di chiede aiuto e adesso sono finita in una squadra che mi detesta come chiunque altro nell' accademia.
Non so che fare, mi sento così sola.
Lontana da gli altri.
È un segno del destino? Ma più che altro è questo il mio destino?
Passare giorno dopo giorno a sentirmi un mostro non è proprio la prospettiva di vita che mi ero immaginata, da piccola sognavo di diventare principessa, mi vedevo adulta sempre bellissima, raffinata e negli abiti più eleganti che riuscissi ad immaginare mentre adesso sono qui con i capelli spettinati, i denti da lavare, la pancia lasciata scoperta dalla maglia extra large che uso come pigiama distesa senza nessuna grazia in un letto totalmente disfatto e in disordine. Piccola Chanel devo ammettere che hai azzeccato proprio tutto del tuo futuro.

Con molta calma riesco ad alzarmi, prendo una t-shirt nera non molto diversa da quella che porto adesso, un paio di pantaloni in pelle e mi avvio in bagno.
Mi sciaquo il viso e faccio su e giu con la testa un paio di volte per cercare di dare un po'di volume ai capelli.

Per miracolo alle 7 riesco ad essere puntuale per la colazione, prendo una brioche e un cappuccino e mi avvio ad uno dei tanti tavoli in disparte sperando di trovare posto, sfortunatamente per me tutti i tavoli sono occupati e mi tocca condividerne uno con altre persone, arrivo in fondo alla sala e mi siedo difronte ad una ragazza, demone che più o meno dovrebbe avere la mia età, magari è qui da poco e non sa ancora nulla di me.
Opzione ampiamente eliminata dallo sguardo che mi rivolge, non mi vuole qui. Mi siedo nonostante la sua sua silenziosa protesta, non mi stacca gli occhi di dosso e questo mi urta notevolmente il sistema nervoso. Cos'ha da guardare? Le sto dando noia? Forse, ma che se ne faccia una ragione come io devo fare con tante altre cose qui dentro.

Quando finalmente alle 7'30 suona la campanella che segnala l'inizio dell'orario scolastico mi affretto ad andarmene da lì, ho la sensazione continua dello sguardo della ragazza su di me, non mi da tregua è come se mi perforasse l'anima, come ho fatto a resistere tanto?
Sospiro, mi devo calmare.

Giro a destra e imbocco il corridoio più a sud della scuola, è abbastanza deserto quasi sempre in realtà ma è la via piu corta per arrivare in aula percui non ne capisco il motivo. 7'45 mi devo sbrigare, Mr. Jhirty non accetterà un mio ritardo è abbastanza severo e in giro non corrono voci molto belle su di lui.

Aumento il passo e svolto a sinistra ma presto mi sento sbandare e mi ci vuole un secondo per capire di essere stata spinta a terra, Rianha è sopra di me con la bocca bordeaux racchiusa in un ghigno spregevole.
-Oh scusami non ti avevo proprio vista tesoro, ma sai che stai proprio bene lì sul pavimento? Saresti perfetta come addobbo per la festa di stasera, che ne dici di farci un salto? L'hanno organizzata nella ex palesta esterna della scuola riarredata ma sai qualche decorazione in più non guasterebbe.-

Già, perchè non farci un salto?
Mi rialzo, non la degno di uno sguardo e cambio direzione, oggi niente lezioni.
Vado dritta nell'ufficio del preside chiedendo un permesso d'uscita, andiamo a fare shopping.

Dopo una scusa poco convincente rifilata per il permesso esco dall'istituto e mi avvio verso il centro di questa piccola cittadina. Continuo a camminare per un po' finchè non riesco a notare un centro commerciale e senza perdere tempo mi perdo tra i negozi non dimenticando il mio obiettivo, stasera ci sarà da divertirsi alla festa.

Decido di fermarmi in un paio di negozi che da fuori mi sembravano davvero carini ma in cui alla fine non ho trovato niente, devo brillare, risplendere, farmi notare, ho un corpo e lo devo usare al meglio.

Lo vedo, sento che è lui, è perfetto, lo indico alla commessa e me lo vado a provare. Un tubino nero aderente lungo fino a metà coscina con girocollo tale da permettere di lasciare la schiena totalmente scoperta fino a pochi centimetri sopra il sedere, devo farmi notare e quale modo perfetto se non con questo abito?

The Defeat Of EvilDove le storie prendono vita. Scoprilo ora