Caos

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Camminiamo veloci, diretti, senza emettere nemmeno un suono. Forse la stessa paura dell'ignoto che mi porto dietro sta prendendo anche lui, forse non dovrei stare così vicino alle persone, forse potrei infettarle, distruggerle, forse porto solo guai. Forse però non me ne dovrebbe importare niente dopo quello che mi hanno fatto, ne sono consapevole o, almeno, una parte di me lo è. Mi trattano sempre male, deridendomi, osservandomi e facendo pesare quelle innumerevoli occhiate come se fossero mille coltelli tutti conficcati nel mio cuore. Ma i demoni ce l'hanno un cuore? Da quando mi sono trasformata sono sempre piena solo di energia negativa, rabbia, tristezza, delusione. Sono capace solo in una cosa, creare caos. Creo caos tra gli studenti, tra gli ordini gerarchici della scuola, tra la mente delle persone, perché è questo che alla fine succede quando mi vedono, impazziscono, il caos prende il sopravvento e cominciano a formulare pensieri su pensieri cercando di capire come io possa essere realmente io, come questo non possa essere altro che uno scherzo del destino e, non trovando altra soluzione, se la prendono con me. Mi danno dell' inadeguata, offendendomi senza nemmeno un motivo apparente perché, infondo, almeno oltre a qualche piccolo incidente causato dalla rabbia io non ho fatto veramente niente di male alla maggior parte degli studenti dell'accademia. Forse il mio unico crimine è stato quello di venire al mondo, di emettere il mio primo respiro, di divenire reale.

Una voce mi riscuote dai miei pensieri, adesso anche lo sguardo di Raphaël sembra gravare su di me, non lo sopporto più, ne lui ne tutti gli altri.
Elimino il contatto tra i nostri occhi, ancora troppo simili, ancora troppo complementari, fisso i miei piedi improvvisamente così interessanti e, in un secondo, sono di nuovo io. Lo guardo, delusione, non lo conosco nemmeno e già lo deludo, forse dovrei ritrasformarmi ma alla fine sarebbe inutile, io sono così, sono difettosa e non ci posso fare nulla, nemmeno lui ci può far nulla e deve iniziare a capirlo, il prima possibile. Non parla e io mi limito a catturare ogni dettaglio del suo volto come lui adesso sta facendo con il mio; mi incanto nei suoi occhi azzurri e mi chiedo come mai anche sotto questo aspetto ci assomigliamo così tanto. Nessuno però si scandalizza quando lo vede, forse è l'abitudine o forse è semplicemente perché lui lo sa portare, tanto fiero quanto spavaldo, credendosi forse addirittura migliore di quello che è. Il suo sguardo mi ricorda anche quello di Drake, e presto mi ritrovo a pensare ai suoi due smeraldi, anche lui avendo gli occhi chiari dovrebbe essere preso di mira, come me, eppure quella che ci va di mezzo sono solo io, perché? La voglia di parlare e dare libero sfogo ai miei pensieri mi assale ma rimango in silenzio continuando a raccogliere quanti più dati possibili su di lui e su quello che mi ha portata a seguirlo, i suoi capelli sono scuri, come la notte, come il petrolio, come un buco nero che, nella migliore delle ipotesi ti porterebbe alla morte. Sorrido inaspettatamente ricordandomi dei ragazzi che ho lasciato in classe, forse, se mi metto di impegno, potrei riuscire anche io a portare questo sguardo un giorno, forse c'è almeno un minimo di speranza anche per me.

Raphaël sorride di rimando, è perfetto, anche così, nonostante tutto, nonostante ciò che mi portano a vedere i suoi occhi, mi sembra perfetto, spontaneo, vero.
-Non me l'aspettavo- dice semplicemente, quasi in un sussurro, quasi non volendo ammettere di non essere riuscito a prevedere qualcosa. Lo osservo bene pensando a cosa rispondere, sinceramente? Non me l' aspettavo nemmeno io.
-A volte le persone riescono a sorprenderti-  a volte pure te stesso riesce a sorprenderti.
Mi guarda divertito probabilmente cercando le parole giuste per spiegarmi la situazione perché so che lui sa, sembra pazzesco ma ci credo fermamente, credo che lui sappia qualcosa in più su di me, su di noi o forse riguarda anche Drake, riguarda i suoi occhi, riguarda i nostri occhi, riguarda la scintilla che ci portiamo dietro, una scintilla difficile da scovare in alcuni, facilmente leggibile in altri.
Le parole però non arrivano mai, un'altra peso sulle mie spalle, il peso della necessità, la necessità di una risposta. Mi giro lentamente incontrando quel paio di occhi che forse erano più belli nella mia mente, nella mia immaginazione con quell'aria quasi felice, magari divertita sicuramente non infuocati o carichi di rabbia, non carichi di negatività. Sospiro e mi chiedo cosa stia accadendo, ancora, per l'ennesima volta, non riesco a comprendere.  Raphaël inizia un rapido scambio di sguardi con Drake e io, stufa, mi limito a osservare.
-Sei tornato- non è una domanda, più un' affermazione, una constatazione, un dato di fatto.
Raphaël annuisce, piano, improvvisamente teso. È abbastanza palese che i due si conoscono già e io mi ritrovo con la sgradevole sensazione di essere di troppo, di non dovermi trovare qui, in questo momento durante questa conversazione. Drake passa velocemente in rassegna il mio corpo fermandosi forse qualche secondo in più sul mio viso poi si avvicina a Raphaël e in un battere di ciglia gli è addosso, così, dal nulla, senza darmi il tempo di elaborare o di intervenire.
Scatto come forse non ho mai fatto prima d'ora e, prima che l'ennesimo pugno possa volare tra i due, mi metto in mezzo fermando il montante già pronto ad una precisa collisione sul volto di Drake. Sgrana gli occhi vedendo la facilità con cui ho bloccato il suo colpo, non so nemmeno come ho fatto, in realtà è venuto tutto così naturale che ho solo smesso di pensare, di farmi problemi, ho agito e basta. Mi volto e incateno i miei occhi, ancora cielo, ancora miei,  in quelli  ormai rossi del demone, passa il tempo ma la sua rabbia non diminuisce. Sospiro rassegnandomi.
-Continueremo la nostra conversazione un'altra volta Raphaël-  dico sbrigativa senza voltarmi indietro, ho voglia di sapere, ma non così, non con questo caos.
Afferro saldamente un braccio di Drake e senza dargli il tempo di riflettere lo trascino via da lì, dalla mia perfetta fonte di informazioni.

The Defeat Of EvilDove le storie prendono vita. Scoprilo ora