Grades ⚜ j.jk & h.gy [M]

xxix. nuove tinte e schiaffi cocenti

Dedicato a _Dankookie_ , con un pizzico di jireum aka jiminxareum !!! Sono felicissima che siate interessate a loro due e io che pensavo di infastidirvi

[Media Nel Capitolo]

☽⚜☾

Le coperte erano di seta, sembrava affondare in una nuvola, il materasso talmente morbido come ovatta. Le pareti della stanza di un nero pece, illuminate da quelle lampade rosee attaccate creando archi sensuali ed erotici.

La leggenda era vera, senz'altro vera, la stanza da letto di Park Jimin era qualcos'altro, nessuna voce e diceria poteva mettersi a confronto alla vera sensazione paradisiaca.
E Doyeon poteva sentire i suoi sogni più ardenti avverarsi, sbattuta violentemente contro il materasso e coperte color panna, unicamente il reggiseno in pizzo a coprirle la nudità.

Un Jimin dai capelli spettinati, labbra rosse e morsicate, niente maglietta; i suoi lucidi addominali tonici, imperlati da ciò che agli occhi della ragazza sembravano luce divina, e stretti pantaloni che abbracciavano possesivamente le sue possenti coscia da stripper/pornostar.
Ah.... ai piedi del letto, ridotto in quello delizioso stato, mentre guardava Doyeon con occhi desiderosi e predatorii, come se fosse l'unica cosa che volesse - una bellissima mora dagli occhi affilati che conobbe solo quattro giorni prima.

Era questo il vero punto vincente di Jimin, a parte i suoi sguardi sensuali, labbra dolci e modi molto indirettamente erotici, il perché ogni volta che passava una notte (o giorno, o mattina) con una ragazza, era indimenticabile per ella, tanto da andarne a raccontare agli altri dell'evento, era semplicemente il fatto che anche se faceva sesso quasi ogni giorno, lo faceva per bene.

Una cosa se fatta continuamente, perde valore, diventa scoccante, ma per Jimin il sesso non avrebbe mai perso il suo singolare gusto, non avrebbe mai perso interesse e mai si sarebbe ridotto il piacere.
E perciò, ogni volta che lo faceva, si accertava di farlo come se fosse la prima volta -solo molto più espertamente-.
Ovviamente tutti quei gossip riguardo quanto fosse bravo a letto non erano semplici parole, quel titolo se lo meritava seriamente, e lo mostrava passando ore a riscaldare ragazze, creando fuoco in mezzo alle gambe con la sua rossa e lunga lingua, fluida e veloce nei punti giusti, lenta in altri. Proprio come stava facendo ora con Doyeon.

Era questo il segreto di Park Jimin; di solito i playboys tendevano a pensare più al proprio piacere, usando ragazze come giocattoli, lui no, lui al letto le venerava come dee, e le divorava come se fossero l'unica cosa rimasta al mondo.

Le pareti scure della stanza della casa di sua proprietà fuori dall'Accademia erano colorate dai rumorosi gemiti, rimbalzando pesantemente contro i muri e arrivando alle orecchie di Jimin come una musica melodica.

Tre orgasmi con semplicemente dita e lingua, altri due col corpo e il bene di Dio che aveva in mezzo alle gambe.
Due ore in tutto.

E il ragazzo oltre ad essere un donnaiolo era anche un premuroso gentiluomo, mai si sarebbe permesso di cacciare la mora appena finito la sessione .
Nel momento esatto che Jimin venne dentro di lei, Doyeon non resistì più, crollando sui cuscini senza energie.
Non osò svegliarla perché era stato un lungo pomeriggio, ella meritava una bella dormita rienergizzante, e non gli disturbava che stesse giacendo sul suo letto.

Jimin era un vero e proprio bastardo , perché anche se più tardi quando Doyeon si sarebbe svegliata, lui l'avrebbe accompagnata all'uscita mandandola fanculo, ma lo avrebbe fatto con gentilezza , con carezze e quei ghigni omicidi per un cuore, sapeva che la mora si sarebbe congedata con un sorriso.