iv. cravatte mezze sciolte e domande invadenti

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ParkChimChim : We amore. Lo sai che ti amo. Però ora sbrigati che farai tardi.

GoldenKookie : Jimin vaffanculo. Non mi va di venire. Ho sonno.

ParkChimChim : Come siamo scorbutici stamattina.... Ma sul serio , muoviti. Sono già le 7:40. Non puoi non venire.
ParkChimChim : perché 1. Mi lascerai da solo con quel alieno.
ParkChimChim : 2. Perché ti amo e mi manchi.
ParkChimChim : 3. Abbiamo il compito di chimica.

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Jungkook ,sotto le morbide coperte del suo letto, appena lesse l'ultimo messaggio, fece scattare la testa all'insù, sgranando gli occhi per controllare se aveva visto bene.
<<Porca misera cazzo vaffanculo a quella puttana di tua madre cazzo di professore inutile insieme ai tuoi parenti che troiaggine porca merda....>>

Scese dal letto saltellante, correndo in bagno e dandosi una veloce lavata, ritornò nella stanza e dirigendosi come una furia verso l'armadio, fece uscire la divisa e la buttò nel letto, la maglietta come sempre non ce l'aveva e sbrigandosi al più possibile, s'infilò l'uniforme .
Questa era una delle rare volte in cui il ragazzo prodigio della scuola faceva tardi, spesso accadeva quando si ritirava da una festa, dopo aver fatto sesso con una ragazza fino a tardi, o persino dopo aver svolto i compiti fino a notte fonda. Ma questa volta era diverso.

Erano passati due giorni da ciò che era successo... E Jungkook non l'aveva più rivista. Il primo giorno si era stranamente assentata, il secondo invece teneva la giornata libera. Il ragazzo si sentì un po in ansia. Iniziò a farsi inutili pensieri sul fatto che aveva commesso uno sbaglio, che lei giustamente era imbarazzata, e pensandoci bene era imbarazzato anche lui stesso .

Cosa gli era preso? Come diavolo gli era venuto in mente? Questo era fottutamente illegale. Anche se...
Anche se lei aveva visibilmente goduto. Aveva gemito il suo nome più volte, le era piaciuto....lei glielo aveva permesso.
La notte aveva sonno ma non riusciva a dormire. Facendosi mille dilemmi e paranoie sul fatto che forse la prof aveva consegnato le dimissioni, e questo lui non voleva.

Uscì dalla porta, fregandosene dei capelli disordinati e della cravatta stretta a caso. Si diresse verso l'ascensore vedendo che era rimasto solo, perché probabilmente erano tutti a lezione. Guardò per un' ultima volta il cellulare . 08:02 . Aveva battuto i suoi record, era stato velocissimo ma sperava comunque che la lezione non fosse iniziata, contando il fatto che doveva correre per arrivare all'aula di chimica. Appena le porte elettroniche dell'ascensore si aprirono seguì di fretta la strada per la classe della suddetta materia.

Chimica non gli piaceva particolarmente, ma se la cavava più che bene, studiava ed ascoltava, proprio come tutte le altre materie. Quindi non era molto turbato dal fatto che ci fosse un compito a lui dimenticato, sapeva che avrebbe preso anche quel giorno un voto più che sufficiente. L'unico problema era il ritardo. Svoltò a destra vedendo un braccio che stava chiudendo la porta della classe a lui interessata. I suoi passi si fecero più rapidi finché non si ritrovò a correre. In pochi secondi arrivò alla porta lievemente ansimante, nonostante ciò possedeva comunque la sua postura mascolina ed elegante.

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Appena la porta venne aperta, la testa di Gayoon si alzò di scatto, proprio come l'intera classe che rivolse le attenzioni all'ultimo arrivato. La donna guardò la figura fuori , capendo che anche lui era rimasto sorpreso dalla sua presenza. Non poté fare a me di studiarlo e scrutarlo con lo sguardo.

Grades ⚜ j.jk & h.gy [M] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora