xxxi. leggi dimenticate e alcol gratis

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Venerdì

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Venerdì. Il giorno prima della festa di Namjoon, il quale prontissimo a sparare fuochi d'artificio per il suo essere il primo in classifica. Ma -davvero Jungkook non centrava niente- la casa fatta per le celebrazioni di Kim fu allagata, il tubo della fontana scoppiò, presto bagnando ed umidificando ogni stanza e pavimento della dimora continuando a fluire per una settimana intera, e quando Namjoon andò ad aprire la porta d'ingresso, si ritrovo le scarpe interamente immerse da una piccola cascata. Altro che Beyoncè in Hold Up...

Ciò però, non fermava il re a procedere. Aveva dato la parola di una festa e così doveva essere! Mica un tubo rotto e casa bagnata potevano impedirlo di rendere tutti ubriachi e ballare fino all'alba? Certo che no...

Venerdì sera la prima cosa che fu era postare su tutti i suoi social che il luogo della festa era spostato; Dim Lights , il locale più famoso, ampio e largo di Incheon. Solo gente ricca e "classy" potevano entrarci, tuttavia Namjoon non si disturbò nel farci un salto per parlare col proprietario, amico di famiglia, avvertendogli che l'indomani un esercito di scolari si sarebbe presentato, e per entrare bastava pronunciare semplicemente il nome del festeggiato.
Dopodiché si sedette sul suo letto, passando due ore e mezza a chiamare i suoi amici più stretti, coloro che senza la festa non sarebbe stata festa.

Finalmente si rilassò, avendo fatto tutto in giro di tre ore, ma presto si accorse che tralasciò una sola persona. Una persona che lo stava ignorando da numerosi giorni. Ma tale persona era importante per Namjoon, ed anche se stesse esitando molto, la chiamò lo stesso.
«Jungkook?» disse appena la linea all'altro capo accettò la chiamata.
«Si si, già lo so.» la sua voce arrivò fredda e distante.
Passarono alcuni istanti di silenzio dove Namjoon chiaramente percepiva il bruciore di Jeon.
«Uh...ehm.. verrai?»
Altro silenzio accompagnò il disagio di Namjoon, che quasi si sentiva ansioso, ma presto udì un sospirò. «Ci sarà birra, alcool e se vuoi faccio sì che Sojin non possa entrare al locale.» tentò speranzoso.

«Potresti farlo??» il dubbio di Jungkook fece capolino, veramente aggradato dall'idea di riuscir a trascorrere una notte senza quella sanguisuga, che davvero gli stava succhiando via il sangue dalle palle .
Neanche lui sapeva perché avesse avuto la brillante idea di fidanzarsi, ma ora la parola fastidio era ben poco per descrivere la sua irritazione.
Ed era azzeccata nell'ora di chimica, e non si staccava dalla mensa, e lasciava lividi quando rientrava nel dormitorio maschile : letteralmente una cazzo di sanguisuga!
Che poi, senz'offesa alla ragazza assetata di pene d'oro, il fatto che lo facesse sopratutto per ricevere attenzioni non da lui ma l'intera scuola era molto, molto percepibile, perché ogni volta che le sue amiche si avvicinavano Sojin era pronta ad azzeccarsi al ragazzo come una seconda pelle, baciandolo con foga.

Non c'era aggettivo per definire quanto Jimin più di tutti fosse schifato nel vederli insieme.

«Ok ci sarò»

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