Sono davanti al mio armadio ormai da venti minuti, non ho ancora deciso cosa mettermi e tra meno di mezz'ora arriverà Simone.
Opto per un vestito nero che mi arriva a metà coscia con un paio di tacchi neri abbastanza alti.
Lego i capelli in una treccia e mi trucco un po, mettendo un'ombretto argento sulle palpebre con un filo di eyeliner e il mascara, completo il tutto con un lucidalabbra trasparente sulle labbra.Scendo le scale e alla vista mio fratello Andrea si incanta.
《Wow sorellona, sei stupenda.》dice.
《Grazie.》dico.
Mi siedo sul divano aspettando l'arrivo di Simone.
Suona il campanello e Nicco va ad aprire, nel frattempo mi in cammino verso la porta.《Ciao Simone, come stai?》dico avvicinandomi a Nicco.
《Bene, possiamo andare?》chiede.
《Si certo.》rispondo, uscendo dalla porta.
Ci dirigiamo vero la macchina e saliamo.
《Allora dimmi di te.》dice guardandomi.
《Ho 18 anni, frequento delle lezioni private e a settembre avrò un esame per diplomarmi. Ho praticato ginnastica artistica e adesso studio per diventare manager. Tu invece?》dico.
《Ho 20 anni.Gioco a pallavolo da quando ero piccolo, anche se volevo fare il tennista, ma la pallavolo mi ha dato tutto. Ho visto che facevi ginnastica artistica in palestra. Sei brava.》dice guardandomi.
《Si facevo ginnastica artistica prima di venire qui. Infatti quello che ho fatto stamattina in palestra è incompleto, perché sono partita prima di finirlo.》dico.
《Ok. Siamo arrivati.》dice.
Parcheggia la macchina e scendiamo da essa. Ormai tutta la squadra è davanti al locale, mancavamo solo io e Simone a quanto pare.
《Ciao ragazzi.》dice Simone.
《Ciao》dico timidamente.
Entriamo nel locale e ci dirigiamo verso il banco degli alcolici. Non so perché la squadra, non potendo bere, ha scielto questo posto.
L'unico che non beve è Simone.
Prendo un bicchierino di alcool e lo consumo subito. Una sensazione di bruciore in gola si fa spazio ma poco dopo passa.
Non avevo mai bevuto alcolici prima d'ora, ma è piacevole.Durante la serata consumo altro alcool, ed ora non mi reggo in piedi.
...
Sto ritornando a casa con Simone, sono ubriaca, ho bevuto troppo, per essere la prima volta che bevevo alcool.
《Giulia siamo arrivati, vuoi una mano a rientrare?》chiede.
Mi avvicino al suo viso.
《Mi faresti un favore.》dico.
Lui si avvicina di più, annullando la distanza, facendo unire le nostre labbra.
Appoggia una mano sulla mia coscia, andando leggermente sotto il vestito.Lo allontano e mi rendo conto di quello che ho fatto.
Scendo dalla macchina senza nemmeno salutarlo e, barcollando arrivo alla porta di casa.
Entro e mi dirigo in camera senza fare rumore dato che sono le 03:10 della mattina.Mi metto sul letto senza nemmeno togliermi le scarpe, senza togliermi il vestito e senza struccarmi.
Anche se sono ubriaca ricordo tutto quello che è successo.
Che ca**o ha fatto Simone. Mi ha baciata.
Ma perché lo ha fatto?
Cosa credeva diventassimo?
Cosa vuole da me?
Nemmeno ci conosciamo e mi ha baciato.Voglio dei chiarimenti.
Voglio qualcuno al mio fianco, che mi aiuti a farmi riflettere.
Voglio il mio migliore amico.
Voglio Max, in questo momento.
Ho deciso, anche se è notte chiamo Max.
Prendo il mio telefono dal comodino e digito il suo numero.
Il telefono comincia a squillare, dopo un po qualcuno risponde.Pov's Max
Sento il mio telefono vibrare sul comodino. Apro gli occhi a fatica e prendo il telefono, guardoil display e poi rispondo.
*Inizio chiamata*
Pronto.
Max ti ho svegliato?
Si, ma non importa. Stai bene?
Non sento più niente, solo un suo sospiro.
No.
È successo qualcosa?
Si. Simone Giannelli mi ha baciato.
Rimango pietrificato a quelle parole, mi si gela il sangue al solo pensiero che lei soffra.
Cosa?
Si, ma ho paura. Troppa paura, ti ricordi cos'è successo con Kevin. Voglio tornare a Modena.
Si, me lo ricordo. Se vuoi posso venirti a prendere oggi.
Si ti prego.
Ok. Ci sentiamo, buona notte.
*Fine chiamata*
Metto il telefono sul comodino e mi rimetto a dormire.
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Oltre La Rete [Simone Giannelli]
FanfictionGiulia una giovane ragazza, che pratica ginnastica artistica, si deve trasferire a Trento per il lavoro di suo padre. Il padre allenerà una squadra di pallavolo maschile di serie A, ovvero la Diatec Trento. Giulia passerà molte ore con suo padre in...