《Giulia.》dice qualcuno.
Apro gli occhi, mettendo a fuoco chi mi ha chiamato. È Nicco.
《Nicco che ore sono?》chiedo, con voce impastata dal sonno.
《Le 8:00, tra poco papà va al Pala Trento ci vai anche tu?》chiede.
《Si, digli che mi preparo e arrivo.》rispondo alzandomi dal letto.
Nicco esce dalla stanza, chiudendo la porta.
Tolgo il pigiama e indosso dei leggins neri, un top crop sportivo dell'Adidas bianco e una felpa dell'Adidas nera.
Indosso le mie Vans ed esco dalla camera con il cellulare in mano.《Papà io sono pronta.》dico, entrando in cucina.
Prendo un biscotto e lo mangio e poi bevo un sorso di succo di frutta.
《Allora possiamo andare.》dice.
Usciamo di casa e salismo in macchina per andare al Pala Trento.
《Allora cos'hai fatto ieri con le parallele?》chiede mio papà.
《Ho fatto un po di addominali, poi ho fatto due minuti sulla trave facendo la spaccata.》rispondo.
《Chi è rimasto con te?》chiede.
《Simone.》rispondo.
《Qualcuno è innamorato, so già tutto, ho visto come ti guarda Simone e vi siete fidanzati.》dice.
Lo guardo stupita, come fa a sapere tutto.
《Tu come fai a saperlo?》chiedo.
《Ti vedo, l'importante è che non succeda come è successo con Le Reux.》risponde《Siamo arrivati.》aggiunge.
Parcheggia e scendiamo dalla macchina.
Corro verso l'entrata della palestra ed entro.
Entro in campo e aspetto che Simone arrivi in campo.《Buongiurno Giulia.》dice Simone dandomi un bacio sulla guancia.
《Dobbiamo parlare.》dico.
《Lo so, il mister sa tutto e anche la squadra.》dice《Ci ha visto Lanza.》aggiunge.
《Ma non era andato via?》chiedo.
《A quanto pare si è nascosto.》risponde.
《Bene, ora vai.》dico.
Si alza e mi lascia un bacio sulle labbra. Un bacio dolce e appassionato.
Si allontana e io rimango sola sulla panchina.
Ogni tanto faccio qualche foto ai ragazzi.《Giulia vieni a darmi una mano.》dice mio papà perte alza un pallone a Simone.
Mi avvicino alla cesta dei palloni e ne prendo uno, per poi lanciarlo a Simone per alzare e far schiacciare Van De Vorde.
《Prova a schiacciare Giulia.》dice Solè.
《Perché?》chiedo.
《Voglio solo copire una cosa.》risponde Solè.
Mi metto in posto 4, mio papà alza il pallone a Simone, quest'ultimo palleggia e io schiaccio, facendo una diagonale stretta.
《Wow!》esclama Lanza.
...
Sono le 11:00 e l'allenamento è appena finito.
Sto per uscire dalla palestra, ma qualcuno mi chiama.《Signorina Giulia?》chiede la ragazza alla reception.
《Dimmi.》rispondo.
《Ieri ha chiamato una ragazza americana, e ha detto che vorrebbe fare una gara con lei. Ha detto di chiamarsi Simone Biles.》dice《Deve contattarla a questo numero.》aggiunge, prendendo un foglio con un numero sopra.
《Ok. Grazie.》dico, per poi uscire dal palasport.
《Vieni da me?》chiede Simone.
《Si.》risposi continuando a fissare il foglio con il numero.
《Tutto bene?》chiede.
《Si, solo che Simone Biles ha chiesto di gareggiare contro di me.》rispondo.
《Simone Biles? La campionessa olimpica! Che occasione.》dice
《Si ma è da tempo che non la sfido.》dico.
《Aspetta, tu hai già gareghiato contro di lei?》chiede.
《Si l'ho battuta ai campionati mondiali due anni fa.》rispondo《Quindi accetto di sfidarla ancora una volta.》aggiungo.
《Brava, però fai in modo che i tuoi allenamenti non abbiano gli stessi orari dei miei così ti aiuto.》dice.
《Ok.》dico.
Prendo il telefono e digito il numero scritto sul foglio.
Comincia a squillare.{N/A: la conversazione sarà in italiano non in inglese.}
*Inizio chiamata*
Pronto, parla Simone Biles.
Ciao Simone, sono Giulia, accetto volentieri la tua richiesta.
Ok, faremo questa sfida tra un mese, così possiamo mettere bene in pratica le nostre routine.
Dove si gareggia?
Nella tua palestra, a Trento.
Ok. Tra un mese qui a Trento.
Perfetto. Ci vediamo.
*Fine chiamata*
《Cos'ha detto?》chiede.
《Tra un mese qui a Trento, ci sfideremo.》rispondo.
《Chi sfiderai?》chiede mio papà.
《Simone Biles, la campionessa olimpica di ginnastica artistica.》rispondo.
《E come farai con le routine?》chiede mio papà.
《Ci penso da sola.》rispondo《Io vado a casa di Simone.》aggiungo.
《Ok non combinate guai.》dice.
Salgo sulla macchina con Simone e ci dirigiamo verso casa sua.
...
《Wow!》dico entrando nella sua casa《È a dir poco stupenda!》aggiungo.
Mi siedo sul divano, guardandomi intorno ed essendoci caldo mi tolgo la felpa.
《E quello!?》chiede indicando il piercing all'ombelico.
《Me lo sono fatta un anno fa.》rispondo.
《Ti sta bene.》dice sedendosi sul divano.
Mi metto a cavalcioni su di lui e comincio a baciarlo dolcemente.
Le sue mani si posano sulla schiena non coperta dal top crop sportivo e a quel tocco rabbrividisco.
Passo una mano nei suoi capelli, per poi mettergli una mano sul collo e l'altra sulla guancia.
STAI LEGGENDO
Oltre La Rete [Simone Giannelli]
FanfictionGiulia una giovane ragazza, che pratica ginnastica artistica, si deve trasferire a Trento per il lavoro di suo padre. Il padre allenerà una squadra di pallavolo maschile di serie A, ovvero la Diatec Trento. Giulia passerà molte ore con suo padre in...