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Pov's Giulia

Sono già passate due settimane, sono sul pullman con la squadra del Modena, siamo quasi arrivati al Pala Trento.

Max.》dico.

Giulia, mi manchi già.》dice.

Tu di più.》dico.

Siamo arrivati al Pala Trento, scendiamo dal pullman e io prendo la mia valigia.
Appena entriamo i ragazzi vanno negli spogliatoi, dato che devono fare l'allenamento pre partita.

Appena escono, Matteo Piano mi viene vicino.

Per chi tifi?》chiede.

Non posso tifare nessuno in questa partita.》rispondo.

Entrano in campo gli allenatori e io entro con loro, c'è già tantissima gente e, poi entrano i ragazzi de Modena.

Max, vieni con me.》dico.

Dove?》chiede.

Vado da mio papà.》rispondo.

Mi prende per mano e andiamo verso la panchina del Trento.

Papà!》dico.

Giulia, allora?》chiede accarezzandomi la schiena.

Mi sono diplomata!》dico fiera di me stessa.

Brava Giulia, ma dove sei stata? Devo parlarti, ma non sei venuta per due settimane.》chiede una voce alle mie spalle.

Mi volto e mi si gela il sangue nel vedere Simone Giannelli.

Ciao Simone, sono tornata a Modena, l'ho deciso subito dopo che mi hai riportato a casa, dopo la serata.》dico《Cosa dovevi dirmi?》aggiungo.

Ehm...Max potresti lasciarci soli un attimo?》chiede.

Max sta per andarsene, ma lo fermo per un braccio.

Max rimani.》dico.

No Giulia, devi chiarire con lui.》dice Max, facendomi mollare la presa.

Dimmi.》dico.

Allora, arrivo dritto al sodo, ti ho dato quel bacio perche mi piaci. Mi puoi prendere per pazzo, ma c'è stato il classico colpo di fulmine.》dice.

Scusa, ma non ti conosco ancora bene, forse prima è meglio conoscierci.》dico《E ora scusami, ma devo andare ad aiutare il coach del Modena.》aggiungo.

Lo supero e mi avvicino alla panchina del Modena.

...

La partita è appena finita ha vinto il Modena 3-2.
Vado nel corridoio degli spogliatoi e aspetto che Max esca con la mia valigia.

Cosa ci fai qui da sola?》 chiede una voce a me sconosciuta.

Mi giro e vedo Lanza.

Sto aspettando Holt con la mia valigia.》dico.

Annuisce ed entra nello spogliatoio. Max esce con la mia valigia trascinandosela.

Tieni.》dice allungandomi la valigia.

Rimane davanti a me, con la testa bassa e che guardava verso

Ei, ti ricordi la promessa che ci eravamo fatti?》dico, facendo girare il suo viso, in modo da poterlo guardare negli occhi.

Si, se uno dei due si sarebbe trasferito doveva baciare l'altro promettendo che ci saremmo rivisti.》dice.

Max, credo sia arrivato il momento.》dico.

Metto una mano sulla sua guancia destra e annullo la distanza che ci divideva, cogliendolo alla sprovvista.

Metto un braccio dietro a suo collo e con la mano gli accarezzo i capelli.
Mi stacco e lui mi abbraccia.

Giulia, mi manchi già.》dice.

Appena sciogliamo l'abbraccio gli asciugo le lacrime che hanno cominciato a rubargli il volto.

Tu mi manchi di più Max, credimi.》dico.

Qualche lacrima comincia a farsi spazio sul mio viso facendo colare il mascara.

Ci dirigiamo verso il pullman con cui siamo venuti a Trento.
Max mette il suo borsone nel porta bagagli del pullman e poi si avvicina alla portiera per salire sul pullman.
Appoggia un piede sul primo scalino, e la mano sulla portiera del pullman abbassando la testa.
Tira un pugno alla portiera e viene verso di me abbracciandomi.

Max, ora vai.》dico.

Non mi è mai sembrato così difficile dividermi da una persona.》dice.

Lo so però ora devi salire su quel pullman e andare a Modena, mettere qutto te stesso in questo campionato e vincerlo. Io tornerò ancora a Modena e prima ancora che te ne accorga saremo su quell'aereo che ci porterà in America.》dico.

Un'ultima cosa: non soffrire mai; fatti aiutare da tutyi se hai bisogno, non chiuderti in te stessa come sempre e ascoltata il tuo cuore.》dice.

Sciolgo l'abbraccio e gli lascio un bacio sulla guancia.
Sale sul pullman e poi il pullma parte per tornare a Modena.

Tesoro andiamo?》chiede mio papà posando una mano sulla spalla.

Si.》dico.

Prendo la mia valigia e la ripongo nel portabagagli della macchina.
Salgo sulla macchina e mio papà parte.

Giannelli mi ha detto di darti questo.》dice allungandomi un pacchetto《Ora mi dici perché sei partita?》aggiunge.

Quando due settimane fa sono uscita con la squadra, al ritorno Simone Giannelli mi ha baciato.》dico《E volevo solo chiarirmi le idee e stare con qualcuno che sapesse capirmi.》aggiungo.

Ok...Domani vieni a vederli all'allenamento, però siamo in sala pesi.》dice.

Si ma potrei fare gli addominali alla parallela?》chiedo.

Si, quella era anche una palestra di ginnastica artistica quindi ci sono ancora gli attrezzi.》dice.

Però mi serviranno ancora il magnesio e i cerotti azzurri per le spalle.》dico.

Sono nel mio borsone, sapevo che saresti venuta così te li ho presi.》dice.

Grazie mille papà.》dico.

Per stanchezza i miei occhi si chiudono facendomi cadere tra le braccia di Morfeo.

Oltre La Rete [Simone Giannelli]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora