"Nessuno riesce a legare un tuono
e nessuno riesce ad appropriarsi dei
cieli dell'altro nel momento dell' abbandono"
-Il vecchio che leggeva romanzi d'amore
Dopo un rocambolesco viaggio attraverso un corridoio lucente i tre giunsero sulle spomde di un meraviglioso lago montano, verde smeraldo, circondato da una rigogliosa foresta di latifoglie e conifere. Cime innevate svettavano nell'azzurro del cielo coperte da un leggero strato di neve, il clima era fresco e umido, tuttavia estivo.
Jacqueline gettò un'occhiata al lago, ne apprezzava i colori e la stupenda collocazione tra le montagne, ma, come un gatto, trovarsi vicino a una grande massa d'acqua la rendeva nervosa. Certo, sapeva nuotare, ma l'avversione e la paura di laghi, fiumi e mari l'avevano accompagnata sin dalla sua infanzia
Henry era in piedi vicino a un sentiero di terra battuta che coglieva delle fragole di bosco, la foresta intorno a loro era avvolta da un bagliore dorato. Non aveva affatto l'aria di un bosco comune: emanava energia, un tipo di energia intenso, antico.
I raggi dorati del sole filtravano tra le foglie scaldando l'atmosfera e accarezzando dolcemente le ombre al suolo.
"Benvenuti nel mio mondo!" disse Henry.
Jacqueline dovette riconoscere che, per quanto i racconti del vecchio le fossero sembrati idiozie, sembrava tutto così reale, così bello.Il loro amico aveva cambiato aspetto: sembrava più giovane, aveva una barba bruna, corta e ben curata, i lunghi capelli marroni erano sciolti sulle spalle. Era avvolto da mantelli di pelliccia scura e portava una cintura di cuoio, in mano aveva il suo bastone di legno.
"Vi chiederete come mai ho cambiato abbigliamento giusto?" chiese come se avesse indovinato i loro pensieri, il suo sguardo emanava una luce calda, sulle sue labbra si distese un sorriso."Vedete, Auriah in primis rivela chi sei, ti mette davanti al tuo vero io, con tutte le sue debolezze e punti di forza, senza veli. Se l'aspetto fisico di qualcuno cambia è dovuto al fatto che prima di arrivare qui ha dovuto assumere un'identità fittizia, voi rimamete come siete perché non avete dovuto mentire. Auriah tira fuori la verità su di te prima o poi, facendotela scoprire e costringendoti a guardare dentro di te, cambiandoti profondamente ed esaminandoti a fondo"
Jacqueline meditò sulle sue parole: chi era lei davvero? Chi decideva di essere?
"Ora ci dobbiamo avviare" esclamò Henry.
"Dove?" chiesero insieme i ragazzi.
"Dobbiamo liberare le tue cugine ,Thomas. Recuperare l'ultimo anello e uccidere Neear, ma per farlo abbiamo bisogno di qualcosa che ci faccia entrare nel Castello dell'oscuro..."
"Se solo potessimo entrare nel castello senza farci vedere..." pensò a voce alta Jacqueline
"Ma certo!" esclamò Thomas.
"Henry, sai mica se allo spaccio dietro l'angolo vendono mantelli dell' invisibilità?" disse quasi esasperato.
"No, però i mantelli dell'invisibilità esistono e si trovano in tre luoghi diversi..." iniziò il Lica Morpha più anziano .Jacqueline stava per dire qualcosa quando un'onda gigantesca si sollevò dal placido lago e oscurò il sole. Una creatura emerse dalle acque: aveva l'aspetto di una donna fino alla vita dove il suo corpo si spiegava in lunghi tentacoli violacei che si dimenavano come colti da scariche elettriche. I lunghi capelli bianchi erano scarmigliati intorno al viso grassoccio, gli occhi, privi di pupille, mandavano lampi. La bocca enorme era munita di denti.
Thomas, Henry e Jacqueline brandirono le armi ma il mostro lanciò contro di loro i suoi tentacoli lunghissimi, due di questi si scaraventarono su Thomas avvolgendolo nel viscidume più totale.
"Thomas!" gridò Jacqueline correndo verso di lui ,il ragazzo per lo spavento aveva lasciato cadere la sua lancia. Mentre correva verso di lui si trovò la strada sbarrata da un enorme tentacolo. Provò a colpirlo con la spada, ma questa rimbalzò sopra il medesimo come se fosse stato fatto di gomma, tentò di aggirarlo ma si accorse di essere stata imprigionata anche lei. Si sentì afferrare da un tentacolo e scaravanetare a terra. Un dolore lancinante alla schiena la colpí.
Thomas mugolava avvolto nei tentacoli che lo stavano stritolando. Henry disse alla creatura: "Enrya , creatura del lago, lascia andare il nostro amico o dicci cosa vuoi!" la creatura rispose con voce gracchiante:
"Io voglio che voi mi lasciate qualcosa o qualcuno in cambio per aver transitato accanto al mio lago ! Questo ragazzino come pegno va più che bene" rispose la creatura indicando il povero Thomas.Jacqueline tentò di rialzarsi e cercò disperatamente di elaborare un piano che potesse trarre l'amico in salvo. La soluzione più saggia sarebbe stata quella di lasciare la faccenda nelle mani esperte di Henry, ma desiderava con tutta sé stessa rendersi utile.
.Henry rimaneva in silenzio, la fiducia della ragazza vacillò, stava cercando nella sua tasca qualcosa. Sussurrò :"Tu tienila impegnata mentre io cerco qualcosa per annientarla"
"E come ?" chiese la ragazza.
"Tu lascia fare a me" rispose lui facendole l'occhiolino"Senti, devi sentirti molto sola visto che necessiti compagnia..." incominciò Jacqueline pensando: 'Questa non può davvero essere la cosa più intelligente che ti sia venuta in mente...'
"Già" gracchiò lei.
"Ma nessuna creatura oltre a me sopravvive nel mio lago"
Il sangue nelle vene di Jacqueline raggelò, se Thomas fosse stato trascinato in acqua avvolto da quel tentacoli non ci sarebbe stato nulla da fare, Henry era artefice dell' aria, lei odiava l'acqua e inseguendolo avrebbe solamente messo a rischio anche la sua vita...Cercò di mantenere la calma e disse: "Non mi sembra una scelta molto saggia "
"Ne ho forse altre? " rispose l' Enrya.
Henry a sorpresa le scagliò contro un' enorme pietra blu la quale esplose sotto l'Enrya.
"No!" gracidò la creatura mentre si ritirava nel lago, portandosi via anche Thomas.Jacqueline ricorse il nodo che si era fatto intorno al ragazzo e, mentre stava per vibrare il colpo con la spada implorò l'oggetto di compiere il suo lavoro con tutte le sue forze, supplicò il fato che la spada tagliasse il tentacolo e vibrò il colpo.
Con sua grande sorpresa la spada si illuminò di luce dorata e tagliò di netto tentacolo.
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Il Regno Di Auriah
Fantasy{IN REVISIONE} Laghi dipinti d'argento dalla luna, spruzzi di profumi colorati sparsi sui prati, ombre d'animali misteriosi che si muovono di notte per il bosco. E poi si intravedono tre sagome nere, macchie di buio su una tela rischiarata. Due di l...