Delle paure

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Vieni. Inseguimi tra i cunicoli della mia mente
tastando al buio gli spigoli acuti delle mie paure.

[Saffo]

C'è un motivo ragionevole per il quale ti stai arrampicando su quelle scale come un'artista circense? Noi non entreremo di nuovo in quella mansarda, mai più!

Fissavo a braccia conserte Trish dalla soglia della mia camera, con la coda che premeva fastidiosamente contro il muro. Era stato non tanto il rumore dei suoi passi veloci sul pianerottolo a svegliarmi, quanto piuttosto lo scricchiolio sinistro dell'ultimo gradino, del quale, evidentemente, non si era ricordata.

Ma le parole Trish e divieto non andavano d'accordo, più di quanto facessero a pugni Trish e rimorso: infatti quella ebbe la faccia tosta di rivolgermi una linguaccia e aprire la porta della soffitta con uno strattone, fregandosene altamente.

Sbuffando, me ne tornai nel letto ancora caldo. Era inutile ormai fare l'arpia della situazione, considerando soprattutto che i miei cari cugini si erano distrattamente dimenticati di chiudere a chiave lo studio e rimettere le telecamere di sorveglianza online, ed ero più che sicura che questa dimenticanza si sarebbe perpetuata nel tempo. Ragion per cui evitavo di dare aria alla bocca, non avrei comunque ottenuto alcun risultato.

Affondai la faccia nel cuscino con un sospiro di sconforto. Eravamo tornati a casa alle due, io mi ero addormentata alle tre e mezza ed ero stata costretta ad alzarmi solo cinque ore dopo, ossia la metà di quelle che mi servivano a seguito di una serata – più che altro nottata – del genere. Inoltre, avrei avuto meno di trenta minuti per lavarmi, vestirmi, rifarmi una coda decente e partire per la via della Montagna Spaccata, dove speravamo di trovare un'anima pia gaetana che ci portasse un po' in giro.

E a proposito di anime pie gaetane, il rifiuto di Mattia – o la sua idiozia, che fosse voluta o reale – mi bruciava ancora. In realtà mi bruciava anche il fatto che ci avessi provato così spudoratamente, molto in stile donna dai facili costumi o ragazzina in calore, ma il torto maggiore apparteneva a lui: per uno che faceva volontariato, accettare il gentilissimo invito di una povera vacanziera a fingersi una guida turistica per un solo, misero giorno sarebbe dovuto essere più facile che bere un bicchier d'acqua.

A quanto pare, accontentare un'americana disperata non era nella sua lista delle priorità. Nella mia lista delle priorità, invece, in un punto non ben precisato tra tagliarmi i capelli e urlare al Consiglio e più in generale al mondo intero che Jean è uno stronzo era comparso vendicarmi di Mattia Nardone.

Un urlo di Chrysta dal piano di sotto mi riscosse dai miei pensieri, rammentandomi che era tardi e nessuno aveva ancora inventato un modo per rallentare il tempo. Perché lei è sempre così gentile.

Alla fine riuscimmo tutti ad essere pronti con solo qualche secondo di ritardo sulla tabella di marcia, dovuto principalmente al fatto che a Villa Orlando la colazione era un privilegio riservato a chi se la preparava da solo, e nessuno si sarebbe azzardato a compiere un atto di carità nei confronti del dormiglione di turno, nemmeno con la promessa di un cospicuo guadagno.

In fondo in famiglia i soldi non mancavano affatto: messi insieme lo stipendio ordinario del Conclave, con varie aggiunte dovute alle straordinarie imprese passate e presenti del gruppetto, mamma e nonna Jocelyn che ogni tanto vendevano i loro quadri, i lavoretti occasionali di zio Magnus, papà e zio Alec spesso chiamati in Accademia a tenere lezioni e conferenze e nonno Robert che una volta al mese mandava la paghetta ai suoi cari nipotini, avevamo accumulato un patrimonio abbastanza cospicuo da spartire tra di noi. Così zio Simon aveva rimodernato l'Istituto, papà aveva ristrutturato la villa degli Herondale col pensiero che un giorno potessi andare ad abitarci io – Sì, come no, aspetta e spera, gli ripetevo sempre, specialmente nell'ultimo periodo – zio Magnus aveva contribuito alla costruzione di un orfanotrofio ad Alicante e nonno Luke aveva donato negli anni un centinaio di migliaio di dollari al rinascente Praetor Lupus.

Shadowhunters ~ Seeing the FutureDove le storie prendono vita. Scoprilo ora