Cap 1. "Ci siamo guardati come se stessimo per baciarci"

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Berlino, 25 Agosto 2011.

Era la prima volta che venivo a Berlino, Era il mio primo giorno che mi sono trasferita.
Era il primo giorno che ti avevo visto, dalla finestra di camera mia, suonavi la chitarra, ammiravo le tue dita muoversi sulle corde a ritmo.
La prima volta che ti ho visto ho pensato che c'era qualcosa in te di cui avevo bisogno. Poi ho capito che non era qualcosa di te. Era di te che avevo bisogno. Ricordi ancora come cambiava di colpo il mio sguardo, quando guardavo te.
Avevo gli occhi intrisi di quella voglia disperata di chi voleva te sopra ogni cosa. E te l'ho giurato. Nessuno ti guarderà mai più così. In tanti altri modi magari si, ma mai più così.

Il suo sguardo è stato un evento che mi ha travolto fortemente, troppo fortemente. Ed io, forse, ero troppo distratta o troppo disattenta per non innamorarmi. E mi hanno sempre detto: Devi prendere le cose belle quando le hai davanti, perché se non lo fai le prenderà qualcun altro. Mi sono chiesta sempre se funzionasse anche con le persone, la risposta è sì. Tu per me eri cosa bella, tu sei cosa bella. Volevo prenderti, ti ho preso.

La prima volta che sei venuto sotto la mia finestra, mi sono affacciata, e c'eri tu.

《 Salve, Sono Shawn il tuo nuovo vicino 》

Alzó lo sguardo, sorrise, il tempo si fermó.
C'era lui, con quel sorriso, gli occhi che non avevano fine. Poi c'ero io. E lo giuro. Mi ero persa nel suo sguardo.

《 Piacere, Io sono Haylee 》

Avevo la voglia di invitarlo su casa, per un thé, un Caffé, una cioccolata calda. Ma non mi fidavo.

I miei ciuffetto di capelli neri ricadevano sul viso, il suo ciuffo di capelli castani invece si muoveva della direzione del vento.

《 Mi ha fatto piacere Aver fatto la tua conoscenza, Abito lì, proprio lì... per qualsiasi cosa ci sono 》

Sorrise, e se ne andò, non aspettava una mia risposta, e non avevo intenzione di darla... non che non volessi, ma avrei fatto solo una figuraccia, una delle mie figuracce.

Questa è stata la prima volta che lo vidi.
E da quella prima volta pensai. Io di quello sguardo non voglio liberarmene.

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