Togheter.

Cap 23. "Mi avevi detto che restavi"

Un giorno, un maledetto giorno.
Per una lite, una grande lite.
Non so se era per Gelosia, per mancanza, per distanza...
tu avevi preso piede nel mondo della musica.
Andavi in giro per l'europa, per il mondo, uscivano voci false sul tuo conto...
ma per una litigata che non saprei nemmeno io come è nata ... tutto quello che c'era prima tra di noi era rimasto nel passato.
Tu eri nel tuo futuro e io stavo nel tuo passato.
Non so cosa ti ha fatto cambiare idea su di me.
Forse le ballerine mezze nude che ballavano ai tuoi concerti, forse la ragazza di nome Camila con cui hai fatto una canzone insieme, forse le tue fan, o forse io che sono cambiata.
Non lo so cosa succede nella tua testa.

Oggi è un giorno senza te, domani pure. Sono così facile da dimenticare?

Era questo che mi chiedevo di Continuo. Ti ho chiamato, ho voluto spiegazioni ... ma eri troppo incazzato per ragionare su alcune frasi, che per te dette ai quattro venti per me erano vere.

《Dimmi se c'è ancora sulle labbra il mio sapore quando pensi che siano troppo le parole》

Tu mi hai attaccato.
Sentivo voci di ragazze di sottofondo.
Non so chi ti sta costringendo a diventare così.
Sei diverso e stai cambiando completamente.

Dovevi restare, l'avevi promesso. Ma ora dove sei?
Mi avete lasciato tutti da sola.
Ed io non potevo reggere questa enorme perdita.

Vi auguro di non perdere mai le persone a cui tenete, non si è più gli stessi dopo....

Nelle interviste parlavi di me.
Dicevi che nell'altra vita avevi conosciuto troppe persone che ora sarebbero ritenute sbagliate al suo atteggiamento.
Lo guardavo in tutti i suoi live.
Perché a me mancava, mancava da morire.

Ho capito che alle persone bisogna lasciargli la libertà di fare ciò che vogliono, tanto alla fine chi vuole restare resta, chi ti vuole rispettare ti rispetta, chi ti vuole nella sua vita ti tiene stretta, chi vuole andarsene se ne va.