Cap 8. "Combineró degli sbagli, ma tu devi perdonarmi"

17 1 0
                                    

Dicevi che quella notte era uno sbaglio.
Io ero sbagliata, e tu lo eri di più.
Insieme facevamo una sbaglio fantastico.

Ti sei allontanato da me.
Stavo male, Dio se stavo male.
Ascoltavo la musica per consolarmi.
Tutte quelle canzoni che parlavano di noi, e noi che non ci parlammo più.

Ma lui mi amava, lo sapevo che mi amava.
Lo diceva, lo gridava.
Ma insieme non potevano stare.
Penso sempre che le persone che si amano non si lasciano da sole. Ogni momento è d'oro, vi diranno che stanno bene, ma non lasciatele sole, la solitudine le uccide le persone.

《Tornerà...》

Tornerà. Tutti mi dicevano che sarebbe tornato.

Io lo avrei aspettato tutta la notte, sotto casa, con la radio accesa, e gli avrei dedicato tutte le note della mia canzone preferita, perché a volte ... la musica non basta a farmi addormentare, e allora, cerco la tua voce e i tuoi occhi per sognare.

Erano passati due mesi.
Non uscivo più con il mio gruppo di amici
Avevo cambiato numero di telefono.
Ed appena ho accettato il fatto che te ne eri andato, tu eri tornato.

Ero tornata dopo essere stata una sera per i negozi.
Si stava facendo Natale.
E dovevo prendere i regali per i miei genitori.
Trovai un bigliettino, cancellato, scritto, Stropicciato e riscritto.

"Scusami se sono così, ma sappi che ti amo anche se non parliamo più...se bon dormiamo più insieme .... sei la mia felicità"

Portai dentro quel bigliettino. Lo controllai e ricontrollai.
Finché qualcuno suonó il campanello.

Era il 18 dicembre.
Tu mi hai portato 18 rose.
E mi hai detto...

《18 rose, 18 Dicembre, 18 Anni... vogliamo vivere altri 18 anni, mesi... altri 18 per sempre insieme?》

Ci eravamo ritrovati.
Era tornato.
E stavolta era rimasto.
Per sempre.
O almeno.
Ogni 18 per sempre.

Togheter. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora