VOL. 1 - CAP. 7

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Xie Yan arrivò a casa quando ormai era già buio. Negli ultimi tempi aveva sempre fatto gli straordinari, anche se non era poi così oberato di lavoro.

In effetti non c'era niente che potesse fare alla compagnia, anche se restava fino a tardi. Ma era abituato ad avere qualcuno che si prendeva cura di lui. Si era sempre affidato a quella persona che bussava alla porta del suo ufficio per sollecitarlo a chiudere con il lavoro e a tornare a casa, per poi mettere a posto le sue cose prima di ritornare lui stesso. Però non era più lì ad occuparsi di lui. Gli impiegati della compagnia non osavano andarsene prima del capo, quindi potevano soltanto restare lì a guardare l'orologio e a patire la fame. Speravano che quel giorno il capo sarebbe andato via prima rispetto al giorno precedente, ricordandosi che il Manager Shu se n'era già andato.

Xie Yan rimase molto tranquillo durante la cena: era molto più depresso rispetto a prima, e non c'era nessuno con cui parlare a tavola. La cameriera aveva servito uno stufato che aveva cotto a lungo a fuoco lento; lui disse spontaneamente: "Xiao Nian, dammene un'altra porzione...". La sua espressione si fece terribile quando realizzò che quell'uomo magro e lievemente curvo non era accanto a lui.

Si sentiva a disagio. Era come una persona con una seria dipendenza dalla nicotina che era stata improvvisamente forzata a smettere di fumare: si sarebbe spesso sentita inquieta e debole a causa della crisi d'astinenza, visto che non poteva fare neanche un tiro.

Si rese conto che gli mancava veramente tanto, per la preoccupazione e per l'abitudine. Pensava alla sua faccia ogni volta che chiudeva o apriva gli occhi. Aveva provato a consultare degli psichiatri, ma quei buoni a nulla gli davano soltanto risposte inutili con le quali si trovava in totale disaccordo e lo rendevano solo ancora più arrabbiato. La sua tendenza a irritarsi e il livello della sua rabbia erano schizzati alle stelle: aveva quasi preso a botte quegli incompetenti.

In realtà non era poi così irascibile e, anche quando diventava veramente scontroso, tutta la sua rabbia se ne andava se quella persona in particolare lo tranquillizzava e restava al suo fianco.

Come poteva qualcuno come Shu Nian renderlo così calmo? Non poteva trovare un sostituto per lui?

Però sapeva anche che Shu Nian era diverso da chiunque altro: l'aveva capito fin da quando erano piccoli.

Shu Nian gli dava la sensazione di avere un dolcetto nascosto in tasca: nessun altro sarebbe riuscito ad assaggiarlo, tranne lui stesso, che aveva già potuto assaporare la profonda e segreta dolcezza.

Shu Nian era completamente diverso da tutti gli altri. Era come un nuovo tipo di bellezza che non era mai esistita prima. Di conseguenza, lo stesso Xie Yan non sapeva come descrivere e definire i suoi sentimenti.

"Signor Xie?"

"Cosa?" Sbuffò, dando un'occhiata alla segretaria che già stava tremando dalla paura. Non era riuscito a dormire bene la notte prima: la sua insonnia stava peggiorando di giorno in giorno il suo temperamento. Aveva sentito dire che si poteva anche morire se non si dormiva per 50 giorni di fila, per cui sembrava che a lui fossero rimasti solo pochi giorni.

"Per favore, firmi questi documenti..."

"Non li ho già firmati?!"

"Sì, ma, ma..."

Non realizzava che la stava fulminando con lo sguardo, ma tutto il suo staff continuava a dire che recentemente stava diventando sempre più aggressivo. Aveva la faccia gonfia e cerchi scuri intorno agli occhi, a causa della mancanza di sonno. Chi poteva avere la forza di resistere alla sua ferocia?

"Ma lo ha firmato col nome del Manager Shu..."

Merda!

Xie Yan aveva raggiunto il limite: lanciò via la cartellina che teneva in mano. Ne aveva abbastanza! Era del tutto deconcentrato e aveva firmato inconsciamente col nome di Shu Nian. Era sicuro di essere posseduto...

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