Che palle. Domani, primo giorno di scuola. Evviva. Mi chiamo Grace Hamilton e ho 16 anni. Mi sono appena trasferita in Virginia, per il lavoro di mio padre. Riguardo al mio aspetto fisico, non sono tanto alta, sono magra, ho gli occhi grigi scuro, un piercing nel naso e i capelli blu. Vi chiederete, perché blu? Sinceramente non so nemmeno io il motivo per cui mi sono voluta tingere i capelli, ma vabbe, a me piacciono. Per il carattere sono stronza e acida, molto acida. «Grace! Andrai a scuola in un Campus» dicono i miei genitori. In pratica i miei genitori se ne fottono di me, quindi. Non rispondo ed esco di casa. Metto le cuffie nelle orecchie e inizio a passeggiare. Non mi piace questo posto, non so perché, ma detesto questa città.
Mentre cammino vado a sbattere contro qualcosa, o meglio dire, qualcuno. «Ma cosa cazzo» dico rendendomi conto che sono caduta a terra, «Scusami» dice una voce, alzo lo sguardo e vedo un ragazzo, alto, capelli marroni, occhi verdi e guance un po rosse. «Sta più attento la prossima volta!» dico, «Aspetta, ti aiuto» dice «Ce la faccio da sola» dico e mi alzo sbuffando. «Comunque piacere. Jacob.» dice, «Senti, Jacob. La prossima volta sta più attento! Comunque adesso ciao, e a mai più rivederci» dico e me ne vado.
*JACOB*
Cavolo, quella ragazza è davvero strana. Sto per andarmene, ma qualcosa attira la mia attenzione. È il cellulare di quella ragazza. Lo prendo e vado nella stessa direzione dove è andata lei per ridargli il telefono.
*GRACE*
Prendo il cellulare dalla tasca, ma vedo che non c'è. Dove cazzo è il mio cellulare?!?!
Ti sarà caduto quando sei sbattuta contro quel ragazzo.
Cazzo!
Sbuffo e ritorno indietro. Mentre cammino vado a sbattere contro qualcun'altro. «Oh, insomma! Ancora tu!» dico vedendo che è di nuovo quel ragazzo «Ti stavo cercando per darti il cellulare, ti era caduto» dice dandomi il mio IPhone 7 «Okay.» dico prendendolo «Almeno posso avere l'onore di sapere il tuo nome?» dice, ma cosa si fuma questo?!? «Grace. Ora ciao» dico e me ne ritorno a casa.
«Dove sei stata?» dice mio padre appena entro a casa «E da quando a te importa?» dico «Senti. Dimmi dove sei stata.» dice «Cazzi miei.» sbuffo e salgo in camera mia, preparo la valigia per domani, mi butto sul letto e mi addormento.
***
*Driiin Driiin*
«Vaffanculo» sbuffo e mi alzo dal letto. Vado in bagno, mi faccio la doccia, asciugo e pettino i capelli, metto l'intimo e mi vesto con un jeans nero, una maglietta a maniche corte grigia, gli anfibi neri, giacca di jeans, occhiali da sole neri e un cappello nero.
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Mi trucco con un filo di eye-liner nero e del mascara. Prendo il mio zaino nero, la valigia, il cellulare con le cuffie e senza salutare i miei esco di casa. Arrivo di fronte alla 'Virgin High School Academy' sbuffo ed entro. Arrivo in segretieria e chiedo la chiave della mia stanza. «Lei è?» chiede la segretaria «Grace Hamilton» dico, prende un foglio dove ci sono scritti gli orari e una chiave «La sua stanza è la numero 184» dice, la ringrazio e mi dirigo verso la mia stanza. Entro e vedo che è una stanza singola. EVVAI!!
Butto lo zaino e la valigia a terra e mi siedo sul letto. Prendo il foglio e guardo l'orario. Cazzo! Tra dieci minuti ho Chimica! Mi alzo di scatto, prendo il libro di Chimica dalla libreria che c'è in questa stanza, lo metto nello zaino, prendo il cellulare ed esco dalla stanza.
Entro dentro la classe e suona la campanella. Evvai, non sono in ritardo, voglio evitare di fare in ritardo il primo giorno di scuola, almeno oggi, non voglio far arrabbiare i professori, come facevo nella mia vecchia scuola.
Seh, tanto tra un po li farai arrabbiare lo stesso con le tue solite risposte.
Quando mai! Sta zitta!
«Buongiorno Ragazzi» dice il prof entrando in classe. «Prima di tutto volevo presentarvi la nuova alunna. Grace Hamilton, Grace, vieni qui.» dice il prof, sbuffo e mi alzo andando verso di lui «Presentati» dice «Mi chiamo Grace Hamilton, ho 16 anni e vengo da Miami» «Quando ti sei trasferita qui?» dice il prof «Ieri». «Okay, si vada a sedere» dice «A quale argomento è arrivata?» continua «Boh» dico «Come boh» dice il prof «Chi se lo ricorda, è un miracolo se so come mi chiamo» dico e tutta la classe ride. Il prof annuisce e continua a spiegare non so cosa.
Mentre il prof spiega qualcuno bussa alla porta, «Buongiorno Ragazzi. Professore, ho affidato a Sartorius l'incarico di far fare il giro della scuola alla signorina Hamilton. Può venire con me?» chiede al prof «Ma certo» dice il prof. Mi alzo, prendo lo zaino ed esco dalla classe. «Okay, Signorina Hamilton, lui è il signorino Sartorius che si è preso l'incarico di farti fare il giro della scuola.» dice la preside penso. Davanti a me si ripresenta il ragazzo dell'altra volta «Ancora tu?!?» sbuffo «Vi conoscete allora!» dice la donna «Purtroppo» sussurro.
Salutiamo quella tizia che non ho capito chi è e insieme al ragazzo dagli occhi verdi mi incammino non so dove. «Allora bellezza, cosa vuoi visitare?» dice «1. Bellezza lo dici a tua madre. 2. Non lo so.» dico e lui ridacchia. Ma cosa ride?!?! Già lo odio.....