Capitolo 8

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Sascha's pow

"MIAMII ARRIVIAMOOO!"-gridai io,entusiasta, varcata la soglia della cucina.
Giuseppe mi sorrise.
"Chiamiamo un taxi?"-chiese Sal.
"Il volo è al gate 8 alle 7:00"-disse Stefano,ricontrollando il biglietto. Pensai un secondo a ciò che era successo prima. Loro non sapevamo. I nostri baci, gli sguardi, noi che arrossiamo praticamente sempre. Ma che erano scemi? Cioè l'avrebbe capito chiunque.
O magari l'hanno capito e non vogliono chiedervi nulla per non feririvi o farvi rattristire.
Grazie coscienza, davvero indispensabile.
Erano le 6:00. (N/A:del mattino obv)
Scendemmo le rampe di scale e andammo verso il taxi. Dopo aver caricato i bagagli nel cofano dell'auto mi diressi verso lo sportello. Nel camminare, non vidi un sassolino e inciampai ma Stefano mi prese giusto in tempo per alzarmi.
(N/A:le soap opera e Titanic possono accompagnare solo)
"Grazie"-dissi arrossendo.
Lui, in risposta mi sorrise. Entrammo in auto. Giuseppe si sedette davanti, con l'autista. Dietro eravamo, in quest'ordine io,Stè e poi Salvatore. Stefano e io ci sfiorammo la mano. Lui    le guardò. Era lì fisso immobile. In un secondo afferrai la sua mano e la strinsi nella mia. Lui non se ne accorse e mi rivolse uno sguardo sorpreso e un sorriso gigantesco. Che carino che era. Per tutto il viaggio Sal ci osservò mano nella mano ma fece finta di non aver visto niente. Perché nasconderci? Io l'avrei baciato anche lì, davanti a tutti. Ma Stefano mi aveva detto di aspettare.
Aspettiamo allora- pensai.
L'arrivo all'aereoporto mi distrasse dai miei pensieri. Arrivati nell'imponente struttura mi guardai intorno. Ragazzi, coppie, bambini che correvano. Di tutto e di più.
"Ragazzi ho fame"-annunciò Stefano.
"Che strano!"-ribbattè Salvatore.
Dopo aver mangiato, ricontrollammo i documenti e sentimmo la chiamata del nostro volo.
"Volo Milano-Miami in partenza"
"Papà è il nostro"-gridai.
Giuseppe annuii.

[...]
Arrivati nell'aereo ci sistemammo. I posti, purtroppo , erano a due. Io e Stefano, Giuseppe e Salvatore. Così sarebbero stati anche gli ordini delle camere dell'hotel, entrambe con letto matrimoniale.
Sarà una bella vacanza no Sascha?
Si coscienza, bellissima.
Dopo un'oretta che eravamo in volo notai Stefano cercare qualcosa nel suo zaino. Non ottenne il risultato sperato, almeno così pensai visto che sbuffò.
"Tieni, usiamo le mie di cuffiette"-dissi.
"Va bene no?"-continuai.
Lui mi sorrise, attaccò le cuffiette al cellulare e mise della musica. In pochissimo tempo mi addormentai.

Stefano's pow

Sascha ed io entrammo nella camera dell'albergo. Dopo aver cercato qualcosa nella dispensa della camera e, non avendo trovato nulla, chiesi a Salvatore se aveva degli snack. Sascha ed io mangiammo tutto il pacco di patatine che Sal ci aveva dato. Era notte lì a Miami. Eravamo stanchi morti. Sascha andò in bagno per cambiarsi e mettersi addosso il pigiama. Io feci lo stesso però in camera. Finii di vestirmi proprio mentre Sascha usciva dal bagno.
"Ehi ma quello è il pigiama che ti ho regalato a Natale"-dissi io.
"Si è tu hai quello che ti ho regalato io!"-esclamò lui.
Ci mettemmo a ridere entrambi. Che belli quei momenti insieme. Andammo a dormire, se così si può dire. In realtà eravamo stesi sul letto a cazzeggiare al cellulare.
"Che facciamo?"-dissi io con tono annoiato.
"Io un'idea c'è l'ho"-disse lui con un sorrisetto malizioso e poi prese e mi baciò con foga.
Sascha era su di me e mi baciava il collo, lasciando ogni tanto dei segni violacei e dei morsi. Arrivato alle mie labbra le baciò e poi le morse. Intanto le sue mani scendevano fino alla mia schiena e ai miei fianchi.
Sascha prese la mia maglia e la sfilò, come feci io con la sua.
(N/A:notare che erano in pigiama e che quindi è tutto più sensual. Ihihih.)
Sascha prese a baciarmi il petto, seguendo il contorno degli addominali e facendomi trasalire, quando succhiava la pelle. Si staccò un secondo  e io feci in tempo a cambiare la posizione finendo sopra di lui. Gli tolsi i pantaloni e accarezzai i suoi boxer. Lui già gemeva. Glieli sfilai di netto. Iniziai a masturbare il suo membro già eretto e pian,piano mi avvicinai.
"Cristo Stè!"-ansimò lui. Mi mise delicatamente la mano dietro la nuca e mi spinse a sé, facendomi mettere in bocca il suo membro.

"Stè, stee..  Stefano!"-sentii gridare e quando aprii gli occhi notai il viso di Sascha a pochi centimetri da me.
"Buongiorno, finalmente"-sorrise lui.
Io, ancora assonato mi alzai e mi guardai attorno. Ero ancora in aereo.
Ho sognato tutto. È che cazzo. Sembrava essere tutto così bello.
"Perché mi hai svegliato?"-chiesi.
"Fra un'oretta arriviamo. Abbiamo dormito entrambi tutto il volo uno sulla spalla dell'altro"-mi comunicò arrossendo leggermente.
Io gli sorrisi. Non potevo crederci. Un fottuto sogno. Un fottutissimo sogno.
Mai una gioia.
Guardai fuori il finestrino. L'America era sotto di noi.
"Ste perché così perplesso?"-mi domandò Sascha.
"No niente, ho solo fatto un sogno strano"-risposi.
"Cosa hai sognato?"-chiese, sempre più curioso.
''Ho sognato te cazzo. Ho sognato noi. Mentre eravamo a Miami. E scopavamo. Ed ero felice. Si cazzo."
Non potevo dirgli questo.
"Ho sognato l'America"-risposi, evitando ogni riferimento al sogno vero e proprio.
"Che bello deve essere stato"
"Si Sascha, tu non immagini, è stato...."-mi interruppi un secondo,per prendere un panino dallo zaino.
"Allora? Com'è stato?"-chiese freneticamente lui.
"Bellissimo. È stato bellissimo."-dissi io aprendo la carta che circondava il mio panino.
Notai che anche Sascha prese un panino e tolse via il rivestimento in stagnola che stava sopra di esse subito.
"Hai fame?"-domandai. Lui annuii e diede un morso gigantesco al panino.
Lo imitai.
"Mhh..buonissimo..che benessere!! Oh sii!"-gridò. Io risi.
"Non fare questi versi qui, daii!"-dissi io, pensando per un secondo a quel sogno ma poi cancellai quell'immagine dalla mia testa.
"Già i versi così riserviamo per dopo."-disse lui con fare malizioso. Io arrossii.
"Ma che pensi?! Intendo per tutto il cibo delizioso che mangeremo a Miam"-rispose. Ci mettemmo a ridere entrambi.
"Arrivo a Miami previsto fra mezz'ora"-ci comunicò Salvatore dal sedile davanti.

1019 PAROLE PER QUESTO CAPITOLOO. SUPPORTATE LA FF CON UNA STELLINA E UN COMMENTO E VI RINGRAZIO DI CUORE PER LE (QUASI) 100 VISUALIZZAZIONI.  VE SE AMA.
CIAUU.
EMANUELE

True love❣-Saschefano Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora