Capitolo 11

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Sascha's pow

Stefano si sedette sul letto, guardandomi confusamente. Io gli sorrisi, per tranquillizarlo. Pensai a ciò che stavo per fare. Volevo veramente dirgli che lo amavo? Dirgli che per me è la persona più importante? Dirgli che voglio svegliarmi e vedere i suoi capelli spettinati? Voglio dirgli che desidero baciare sempre quelle labbra?
Devi farlo. C'è la farai. Dai Sascha.
Ripeto in me queste parole, poi faccio un profondo respiro.
"Allora Sà?"-chiese lui, decisamente in ansia.
"Calmati Stè. Tranquillo"-accennai un sorriso. Lui si calmò.
"Bene...emh...è..è da un po' che ho capito ciò che sento, si dai ormai l'avrai capito tutti i baci, gli sguardi, i gesti. Ecco. Io ti amo Stefano. L'ho capito in questi mesi che sono stato single. Tu Stefano hai mandato all'aria la mia sessualità. Mi hai fatto innamorare. Veramente. Sei davvero importante per me. Ti voglio vedere ogni giorno. Per il resto della mia vita.  La notte quando mi vorrei addormentare sul tuo petto e la mattina quando vorrei che ci ritrovassimo abbracciati. Voglio baciarti, sbatterti ad un fottuto muro e fare ti te ciò che voglio. Voglio un futuro con te. Cazzo Stè. Voglio una vita al tuo fianco. Lo so che sapere tutto in una volta è traumatico ma capiscimi. Ti amo Stefano. Io ti amo. "-marcai le ultime parole.
Stefano era seduto sul letto, mi guardava incredulo. Doveva metabolizzare il tutto, forse. Speriamo di non ricevere un no come risposta.
Speriamo.
Grazie coscienza. Stefano abbassò un attimo la testa.
"St-Stefano..?"-balbettai io, ma prima che potessi concludere la frase alzò lo sguardo e mi sorrise a 32 denti piangendo. Poi mi prese per il collo, spingendomi e le nostre labbra si toccarono. Non so per quanto, forse secondi, minuti, ore. Era quello il luogo dove volevo essere. Tra le sue braccia. Era bellissimo quel momento. Io, lui, il nostro amore.
"Lo prendo come un sì?"-ridacchiai.
Lui annuii.
Non mi aveva detto di amarmi ma quasi.
Come ragioni testa di cazzo?
Zitta tu, per una volta che sono felice.

Stefano's pow

Si era dichiarato, finalmente. Io amavo Sascha ma non glielo ho mai detto. Un po' per timidezza, un po' per paura di essere deluso. Potevo attuare il mio piano 'segreto' adesso. Mi serviva solo l'aiuto di Giuseppe e Salvatore. Domani e nei prossimi giorni sarei uscito a prendere il necessario.
"Agli altri diciamolo fra qualche giorno okay?"-chiesi.
"Tranquillo"-disse.
"Grazie, veramente amore"
"Cioè amore? Mi hai chiamato così?"
"Problemi se ti chiamo così amore"
"No no Stefanino"
Ci addormentammo abbracciati. L'indomani mattina io e Salvatore uscimmo presto, grazie ad un indirizzo che mi aveva dato Giuseppe.

[...]

"Hai preso tutto?"-domandò Sal.
"Si...emh vediamo..si dovrebbe esserci tutto."-dissi.
I 3 giorni seguenti a Miami passarono subito, in giro per la città, nei musei, nei parchi. Giorni indimenticabili. Mano nella mano con Sascha. I baci dati in pubblico. Agli altri nostri amici non dava fastidio e questo era un sollievo per noi. Chissà cosa sarebbe successo se avessimo avuto degli amici omofobi. Ci saremmo dovuti nascondere. Quella sera eravamo solo io e il mio ragazzo, non ancora ufficializzato, però lo consideravo così.
"Mi sto annoiando!"-sbuffai.
Sascha si girò mi sorrise maliziosamente e mi afferrò dai fianchi.
Proprio come avevo sognato.
Le sue mani scendevano veloci mentre mi baciava fogamente, facendo incastrare le nostre lingue. Arrivato ai lembi della maglia, me la tolse per poi prendere a baciarmi il collo, il petto e ripercorrendo la linea degli addominali. Io trasalì, inarcando la schiena. Senza indugio sbottonò i pantaloni. Io cambiai i ruoli. Gli tolsi la maglietta, baciandolo su tutto il corpo. Tolsi la cintura e i jeans. Afferrai l'elesticodei boxer, abbassando leggermente.
Lui ansimò.
Nella stanza c'erano ormai rochi gemiti e ansimi.
Iniziai il mio lavoro, prima velocemente e poi lentamente, alternando fino a quando lui venne. Dopo un po' lo baciai di nuovo.    
Lui mi tolse l'intimo e si posizionò per entrare in me.
"Sascha non c'è la faccio..nono"-dissi.
"Non c'è la fai a fare cosa?"-chiese Sascha.
"Io...emh..no niente un'altro sogno"-dissi.
Lui mi sorrise.
"Comunque buongiorno."-disse.
"Buongiorno a te"-ricambiai con un bacio. L'avevo sognato, di nuovo. Cristo sembrava vero però. Che significa? Sascha però non ha mai avuto questi atteggiamenti? Ma che sto dicendo! Era un sogno! E poi se dovesse succedere sarebbe bello. Si. Ora che torniamo in Italia. Altri 5 giorni. Sascha mi portò una brioche che io divorai. Ci vestimmo e aspettammo gli altri per uscire.

FINE CAPITOLO

ALLORA QUESTA PARTE DEDICATA A ME SARÀ UN PO'PIÙ LUNGA QUESTA VOLTA.
ALLORA INNANZITUTTO IERI NON HO AGGIORNATO PERCHÉ ERA L'EPIFANIA. SORRY ME.
POI VORREI SPENDERE DUE PAROLE RIGUARDO L'HACKER CHE HA SCOPERTO IL NUMERO DI STEFANO. SECONDO ME CHI A QUESTE COSE HA SERI  PROBLEMI PERCHÉ È INUTILE INVADERE LA PRIVACY DI UNA PERSONA. POI CHE VUOI SAPERE SU DI LUI? NON BASTA CHE SI IMPEGNI TANTO PER NOI. PERCHÉ MOLTI NON SANNO IL LAVORO CHE C'È DIETRO I VIDEO MA C'È UNA PERSONA CHE VA A FRACASSARGLI PURE I COGLIONI NELLA VITA PRIVATA. IL DEGRADO.

COMUNQUE SUPPORTATE LA FF CON UNA STELLINA E UN COMMENTO.
PENSO CHE ALTRI 2 CAPITOLI E IL VIAGGIO FINIRÀ MA AL RITORNO EHEH TANTA ROBA. PENSAVO DI FARE UN CAPITOLO SOLO SU SAL E CLAUDIA. POI VEDRÒ.
BYEEE
EMANUELE

True love❣-Saschefano Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora