Capitolo 12

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Sascha's pow

La sera uscimmo a Miami. Andammo in una discoteca non poco lontana da casa. Arrivammo e Giuseppe con Salvatore entrarono subito. Io e Stefano invece aspettammo fuori due secondi e poi entrammo. Salvatore era già al bar a bere. Sapevo che gli piaceva l'alcool ma era entrato da due minuti. Bevve una vodka e andò a ballare in pista, seguito da Giuseppe, ancora sobrio. Stefano e io andammo a bere qualcosa.
"Acqua per me"-chiese lui.
"Dai per una vola chiediamo qualcosa di più"-lo spronai.
"Due mojito prego"-ordinai. 
"Sascha sei sicuro? Non è che poi.."-disse titubante.
"Tranquillo, berrò meno io così in caso potrò portarti a casa"-loo rassicurai.
Lui prese il bicchiere e me lo passò.
"Alla salute!"-gridai, avvicinando il bicchiere alla bocca.
Stefano scosse la testa.
Io lo guardai confuso.
"A noi!"-disse lui, facendo toccare i due bicchieri e producendo un rumore metallico, o quasi, che nel caos totale non era percepito da nessuno. Ma io lo sentii. Quello era il nostro rumore. Il brindisi a noi. Ero felice. Mi scolai il bicchiere insieme alla persona che amo. Sentii la gola andare a fuoco. Stavo per gridare ma Stefano mi baciò. Sorrise.
Lo potevo sentire sulle sue labbra.
Mi prese la mano e mi trascinò in pista. Ballammo per ore, strusciandoci  l'un l'altro. Stè aveva bevuto troppo, spinto anche da Salvatore.
Io ero rimasto abbastanza sobrio.
Erano le 2:00 del mattino quando stavamo tornando a casa. Giuseppe reggeva Salvatore ubriaco che, ogni tanto, durante il tragitto, vomitava.
Io avevano Stefano affianco a me. Si era appoggiato alla mia spalla. Lo sorreggevo. 
Arrivati a casa i miei due amici andarono in camera loro. Io feci sdraiare Stefano sul letto.
"Ahah Sascha.."-rise.
"Si Stè?"-domandai.
"....domani vedrai ahah"-continuò.
"Cosa vedrò?"
"Aspetta amore mio, aspetta"
L'alcool gli aveva dato alla testa. La mattina seguente mi svegliai mentre Stefano usciva dal bagno, a petto nudo e con i capelli umidi.
"Buongiorno amore "
"Anche a te Stefanino"
Lui mi baciò, io passai una mano dietro la sua schiena, leggermente bagnata, fino a toccare l'asciugamano che aveva in vita e abbassarlo leggermente. Lui si staccò abbracciandomi. D'un tratto mi crollò tra le braccia. Lo adagiai sul letto.
"GIUSEPPE! SALVATORE AIUTO!!"-gridai. Loro vennero subito.

[...]

Dopo un'oretta Stefano si svegliò.
"Sta meglio Sà"-disse Giuse.
"Andate pure"
Uscirono dalla stanza.
"Mi hai fatto preoccupare scemo"-dissi.
"Scusami non volevo, che mal di testa"
"Sara stato l'alcool, non bere più come ieri"-lo gridai.
Lui annuii, prese una pastiglia e la ingoiò.
"Mi vesto e andiamo"
"Dove?"-chiesi.
"Vedrai"
È da ieri che mi torturavo con questo vedrai. Diceva veramente, non era l'alcool.
Si tolse l'asciugamano dalla vita e si infilò dei boxer. Io arrossii e abbassai lo sguardo.
Lui mi guardò.
"Ehi un giorno sarà tutto tuo"-ridacchiò.
"Non mi provocare"-dissi io, lanciandoli una maglietta e i jeans.
Lui se li mise.
"Dove andiamo allora?"
"Non posso dirtelo"
"Allora lo chiedo a Giuseppe o a Salvatore"
"No perché oggi sarà solo per me e te"
"Ma Stè è l'ultimo giorno oggi"
"Sascha che palle che sei!"-sbuffò.
"Okay"
Mi portò in un ristorante e pranzammo bene. Parlammo di noi, dei progetti per youtube e di ciò che fare un volta tornati a casa. Un'ipotetica convivenza?
Magari.
Era pomeriggio inoltrato ormai. Dopo un pomeriggio a passeggiare a Miami andammo sulla spiaggia  una spiaggia deserta. Ci tuffammo e giocammo in acqua, come due bambini piccoli. D'un tratto Stefano andò giù. Non risaliva. Mi immersi e lo presi. Lui rise.
"Coglione guarda che mi sono spaventato"
"Mh sicuramente"
"Non ci credi? Guarda che io tengo veramente a te"
"E io a te"
Mi baciò, un bacio lungo e appassionato. Uscimmo dal mare e ci asciugammo e vestimmo. Stefano ed io camminavano sulla spiaggia mano nella mano.
"Vieni sediamo qui"-disse.
Lo notai solo adesso il sole che tramontava.

Stefano's pow

Sascha mi indicò io tramonto. Cazzo se era bello. Il rosa si univa al blu del cielo e ai raggi del sole rosso che ormai si accingeva a scendere oltre l'orizzonte andando a formare un'arancione stupendo. Il colore preferito di Sascha.
Lui mi guardò e mi baciò.
Erano stupendi questi baci. Era il momento. Potevo dichiarare il mio amore per Sascha. Si. Io lo amo. Basta ripensarci sempre è vero il nostro amore.
Misi una mano dietro la schiena e la infilai in tasca, cercando qualcosa. Quella cosa. Tirai fuori una scatoletta di velluto.
"Andiamo alziamoci"-lo incitai. Ci alzammo. Io mi inginocchiai, mostrando la scatola di velluto.
Sul volto di Sascha, le lacrime cercavano di restare intrappolate.
"Sascha Burci, vuoi essere il mio ragazzo?"-domandai, aprendo la scatola e mostrando il modesto gioiello contenuto al suo interno.
Lui esitò  un momento.
Se avessi sbagliato?- pensai.
"Sì! Si Stefano lo voglio!"-gridò, io gli infilai l'anello al dito. Lui mi baciò, facendomi cadere la scatola di velluto, che fu portata via dalle onde. Ora anche l'oceano sapeva che io e Sascha ci amavamo. Scoppiò in un pianto sulla mia spalla e mi abbracciò. Un pianto di gioia, per entrambi. Si, anche io stavo piangendo. L'uno sulla spalla dell'altro, sempre insieme. Perché questo era il nostro amore. Si è nulla c'è lo avrebbe portato via. Il nostro era amore.
"Adesso andiamo"-disse.
"Si okay"
"Gli altri lo devono sapere?"
"Lo sanno già"
"Come?"
"Si, Salvatore mi ha accompagnato a prendere l'anello mentre Giuseppe ci ha portato lui in giro per un museo di alcolici."
"Che stronzo"
"Il tuo stronzo"
Mi sorrise, lasciandomi un leggero bacio sulle labbra.
Tornammo in hotel e preparammo le valige. L'indomani mattina saremmo partiti per casa. Bussammo alla porta della camera dei nostri amici.
"Finalmente era ora, dopo tutti quei baci che vi davate, auguri"-sbuffò Sal.
"Congraturazioni"-disse Giuseppe.
"Grazie"-dicemmo all'unisono.
Ceniamo con una pizza e andammo a dormire. Abbracciai Sascha e mi addormentai sul suo petto. L'indomani misi le ultime cose nella valigia, mi preparai e con gli altri ci dirigemmo all'aereoporto.
"Volo per Milano gate 8"
Presi per mano Sascha e andammo a sederci nell'aereo. Una volta in Italia avremmo dovuto dirlo ai fan. Caricai il video di un vlog a Miami e mi sedetti nell'aereo. Mi addormentai.

FINE CAPITOLO

EHEH C'È TANTO QUI DENTRO EH! 1037 PAROLE!AMATEMII.
COMUNQUE PENSO CHE IL CAPITOLO 14 ALL'INCIRCA SARÀ SU SURRY E CLAUDIA. VI LOVVO. SUPPORTATE CON UNA STELLINA ED UN COMMENTO. GRAZIE ANCORA PER LE 300 (QUASI) VISUALIZZAZIONI. SKS SE NON HO PUBBLICATO STAMATTINA. VI TERRÒ AGGIORNATI SEGUITE EK CONVERSAZIONI CHE OGNI TANTO DÒ AVVISI.
BYEEE
EMANUELE 

True love❣-Saschefano Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora