Capitolo 10

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Sascha's pow

Non mi piaceva affatto quella situazione. Non mi piaceva che loro mi tenessero nascosto dove stessimo andando. Ma mi potevo fidare.
"Speriamo"-pensai.
Il moro davanti a me uscì dalla stanza con un borsone.
Stefano mi prese per mano e mi fece accomodare in auto nella quale c'erano già Giuseppe e Salvatore.
"Dove stiamo andando?"-chiesi io, titubante sul da farsi.
"Zitto e aspetta"-mi sgridò Stè.
"Io non ti consiglierei di fare tanto il simpaticone"-ribbattei io, con un sorriso malizioso.
Lui abbassò lo sguardo e arrossì. Aveva un sorriso a 32 denti.
Chissà quali film mentali si stava facendo. Chissà con chi. Ero forse io. Lo spero. O magari non ero io. Chi poteva saperlo? Era così complicato e bello allo stesso modo quel ragazzo. Era bello anche così
"Vorrei tanto sbatterti ora..."-pensai, ad alta voce forse. Si, che figura di  merda.
Grande Sà.
Stefano mi guardo, un po' confuso e mi sorrise. Io abbassai lo sguardo perché sapevo di esser diventato rosso come un peperone. Lui continuava a guardarmi. Non che mi dispiacesse il suo fissarmi continuamente ma in quel momento ero in evidente imbarazzo.
Dopo qualche istante, con un colore della faccia stabile, alzai la testa.
"Emh..sai..is scherzavo"-cercai così di liquidare l'accaduto.
Lui scosse la testa.
"Tranquillo, e poi se succedesse non sarebbe mica così brutto, anzi tutt'altro. Un'esperienza bellissima"-disse così, mandandomi in confusione. Ero felicissimo. Volevo saltare e correre, gridare a tutti il mio amore per Stefano. Oggi, domani, fra una settimana, un mese. Non mi cambiava nulla. Io sapevo di amare Stefano. Io amo Stefano. Lo amo nonostante lui non voglia dire nulla a nessuno. Lo amo indifferentemente da tutti i baci nascosti che ci scambiamo. Lo amo nella sua timidezza. Lo amo quando arrossisce e abbassa la testa. Quando sorride.
Amo quel ragazzo che mi ha fatto innamorare veramente, per un volta nella vita. Lo amo perché mi ha fatto dubitare dei miei sentimenti. Sì, io lo amo.
(N/A:a scrivere queste cose mi sale il diabete. Scentodisciottoo.)
"Sascha....Sà, ci sei?"-mi sussurrò Stefano, indicandomi con lo sguardo il rigonfiamento sul cavallo dei miei pantaloni. Io gli sorrisi, grattandomi la nuca. Lui sorrise con me, guardando in aria e sbuffando.
Intanto Giuseppe suonò per 3 volte il clacson per richiamare la nostra attenzione. Io e Stè ci girammo mentre lui e Salvatore si lanciavano occhiate divertite come se volessero dirci qualcosa ma avessero paura di rovinare la situazione o di ferirci.
Ma che genio signori, veramente pensi questo?
Che stupido ragazzo!
Grazie coscienza. (N/A:lo so che la coscienza è onnipresente però akab)

[...]

Quando fummo arrivati Giuseppe esclamò:"Siamo arrivati!"
Mi voltai.

Stefano's pow

Che carino che era Sascha quando voltandosi, vide l'acqua cristallina del mare che rifletteva i raggi solari.
"I-io n-non ho p-p-p-parole!"-disse.
"Grazie tante ragazzi"-continuò.
noi sapevamo quanto Sascha amasse il mare, l'acqua. Si girò e mi sorrise. O mio dio quelle fossette.
"Beh che si fa? Stiamo fermi a guardare?"-domandò Salvatore. Scendemmo dall'auto dopo aver parcheggiato con due borsoni.
"Adesso capisco a cosa serviva quel borsone."-disse il corvino.
"Non c'è ne voleva molto per capire, è da quando siamo arrivati in camera che ne parliamo"-mi disse Giuseppe. Mentre montava l'ombrellone che c'eravamo portati dietro Sascha mi prese in disparte.
"Veramente, come hai fatto a non capire che venivamo qui?"-chiesi.
"Mi ero perso nei tuoi occhi"-mi annunciò.
Io gli sorrisi per poi lasciargli un bacio a stampo. Gli porsi il costume da bagno.
"Per te"
"Grazie Stefano"-ringraziò e si diresse verso il bagno del lido affianco, per cambiarsi.
Uscì poco dopo in costume da bagno. Era bello, davvero bello. Mi tolsi la maglietta, le scarpe e i pantaloni visto che il costume lo avevo già indossato da casa. Non mi accorsi che Sascha continuava a guardare il mio petto.
"Se guardi ancora ti consumerai gli occhi!"-dissi ridendo.
"La palestra ha fatto effetto"-disse, arrossendo.
Io annuii, avvicinandomi all'acqua. Lui mi seguì.
"Se vorrai tutto questo sarà tuo"-esclamai indicandomi dalla testa ai piedi.
"St-Stefano ma tu mi provochi così"
"Ah si?"-ghignai, schizzandolo tutto con l'acqua e correndo nel mare.
Lui sbuffò, inseguendomi. Poco dopo ci raggiunsero Sal e Giuseppe.

[...]

"Grazie ancora, a tutti"-esclamò Sascha usciti dall'acqua. Ci dirigemmo all'ombrellone. Ci avvolgemmo negli asciugamani per asciugarci.
"Che ore si son fatte?"-chiese Salvatore.
"Sono le 18:30"-disse Giuseppe , indicando con un dito il sole che tramontava. Guardai quella scena con gli occhi sgranati.
"Che spettacolo!"-sussurrai.
"Eh già"-rispose Sascha, che si avvicinò a me e mi cinse dai fianchi. Girai la testa a sinistra di poco, incontrando le sue labbra, che si poggiarono sulle mie.
Si senti un "Ciack".
Salvatore ci aveva fatto una foto con al fotocamera che aveva portato da Milano.
"Passacela poi"-disse il corvino.
"Ma non la caricare!"-dissi.
"Perché no?"-chiese Sascha, iniziando a dondolare, sempre abbracciandomi da dietro.
"Ancora no"
Lui sorrise. Che bello stare tra le sue braccia. La sera tornammo a casa e andammo a mangiare al sushi. Tornati in camera ci cambiamo e andammo a dormire, così per dire.
"Ti devo parlare un attimo"-disse Sascha.

FINE CAPITOLO
COME ANDRÀ?
SUPPORTATE LA FF CON UNA STELLINA E UN COMMENTO E NON ABITUATEVI AGLI AGGIORNAMENTI GIORNALIERI PERCHÉ FRA UN PO' RICOMINCIA LA SCUOLA E QUINDI MORIRÒ.
CIAUU.
EMANUELE

True love❣-Saschefano Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora