Capitolo 3

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Cole è avanti a me.
Cole è avanti..
Cosa?
Mi gira la testa.
Lo vedo indugiare quando i nostri sguardi si incrociano e per poco non vomito qui avanti.
Per fortuna non ho mangiato nulla a colazione.
Non può essere, non può essere qui!
Indietreggio di qualche passo finché non vado a sbattere contro una sedia messa lì per chi è in punizione.
<< Signorina Young?>> qualcuno mi chiama.
Alzo lo sguardo e vedo la preside guardarmi in modo interrogativo.
<< si accomodi>> spalanca la porta del suo ufficio per farmi entrare.

Suona la campanella della mensa.
Per tutte le ore mattiniere ho cercato di evitare Cole arrivando in anticipo a tutte le lezioni e non indugiare avanti al mio armadietto.
Emily è seduta al solito tavolo, insieme ed Anna, una ragazza conosciuta l'anno scorso anno,di origine Inglese.
Mi avvicino cercando di non sollevare troppo sguardi nella mia direzione.
<< ciao>> saluto entrambe appoggiando il mio vassoio del cibo sul tavolo.
<< ehiiii>> urla Emily
<< shhh>> la zittisco
<< che succede Riley? È tutta la mattina che non ti vedo>> nota Anna mordendo un pezzo del suo panino.
<< che sciocchezze..tutto okay>> faccio una finta risata gesticolando nervosamente e pronunciando frasi a caso.
<< va tutto bene, certo....perché non dovrebbe andare bene?....,tutto regolare>> alzo i pollici.
<< ehi, Riley, calmati>> dice Anna guardandomi seria.
<< che succede?>> chiede ancora Emily
<< raga...è tornato...Cole>> chiudo gli occhi mentre pronuncio il suo nome per la paura.
<< aspetta...quel Cole? Quello che ti bullizzava da bambina?>> si sporge in avanti Emily
<< Cole Scott?>> domanda Anna
<< si, ma tu come lo conosci?>> Non gli ho mai rivelato il mio passato da bambina cucciona e diventata lo zimbello della scuola.
<< bhè, ne parla tutta la scuola. Le ragazze della mia classe di matematica hanno detto che è assolutamente il più Figo della scuola e che sarebbe tornato questo mercoledì>> chiarisce i nostri dubbi Anna.
<< Anna...è oggi mercoledì, stupida>> ridacchia Emily
Anna è una ragazza molto carina esteticamente, ha dei bellissimi boccoli naturali ai capelli che a lei non piacciano e che spesso raccoglie in una coda di cavallo o se li piastra. Ha gli occhi di un verde smeraldo e se non fosse per la totale assenza di curve, avrebbe proprio un bel fisico.
<< che pensi di fare?>> mi domanda Emily
<< sopravvivere?>> rispondo sarcastica mangiando un boccone di insalata.
<< ma perché, che c'è che non va in questo Cole?>> continua a chiedere Anna
Dopo aver speso quasi tutta la pausa pranzo per raccontargli una minuscola e discutibile parte di tutti quei brutti scherzi organizzati da Cole, nei confronti della sottoscritta, Anna si auto convince che Cole è il male assoluto, e che sarebbe meglio stargli alla larga.
Non vorrei portarmi sfortuna da sola, ma non l'ho più visto dalla presidenza, magari è tornato a casa perché il viaggio e tutto il resto l'avranno stancato. Speriamo così, non sopporterei di vederlo,ancora.
Mi avvio, sola, al mio armadietto per prendere i libri per la lezione successiva mentre riordino i vari oggetti che tengo al suo interno.
<<Ehi, Riley>> faccio un lungo respiro prima di voltarmi.
Mi volto ed incontro i bellissimi occhi nocciola di Manuel
<< ehi, Manuel>> lo saluto.
Oh, mamma, scommetto di essere completamente rossa in viso.
<< ti volevo dire che..>>
Lo osservo muovere le sue bellissime labbra carnose e mi immagino mentalmente io e lui, all'altare mentre pronunciamo le nostre promesse d'amore eterno.
<< Riley, ehi>> mi da un leggero colpetto alla spalla
<< c-cosa?>> domando tornando alla realtà.
<< hai capito quello che ti sto dicendo?>>
Si, baby, mi stai dicendo che mi ami.
<< no, scusa>>
<< Mio cugino è tornato in città ieri e...visto che so che ti tormentava, da bambini,te lo volevo dire..>>
Che carino, si preoccupa per me, che cucciolo di foca!
<< ehm..sì, grazie, mi era giunta voce>>
<< ah..ok, ci si vede>> mi saluta con un suo bellissimo sorriso ammaliante.
Non appena si volta mi appoggio con la schiena all'armadietto per sorreggermi e nel frattempo mi sventolo con il quaderno di storia per respirare.
È un insieme di muscoli e fascino, quel ragazzo! Mi alzo sulle punte per vederlo anche un ultimo secondo e quando mi rivolto verso il mio armadietto sobbalzo per la paura.
Un ragazzo, anzi, il ragazzo dagli occhi di ghiaccio se ne sta appoggiato con una spalla al muro e mi sta guardando.
<< Cole..>> mi trema la voce
<< ehi, Riley, allora sei veramente tu. In presidenza non ero sicuro di averti riconosciuto. Cazzo, sei cambiata tantissimo>> mi squadra dalla testa ai piedi
<< tu invece sei il solito cafone>> dico sbattendo l'anta dell'armadietto prima di andarmene.
Ho davvero detto io quelle parole? No, impossibile.
Le restanti ore trascorrono tranquille senza brutti incontri....

Il ragazzo dagli occhi di ghiaccioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora