Capitolo 15

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<< fermati>> cerco di spingerlo via ma è troppo forte per me.
<< perché? Ci divertiamo un po' io e te>>
Giochiamo a carte?
<< ti prego, no..>> stringo i denti per non crollare in un pianto isterico.
Continua a baciarmi il collo mentre le sue mani vagano per il mio corpo inerme. Provo a tirargli pugni contro il petto, ma nulla, non si decide a spostarsi.
Con una mossa veloce alzo il ginocchio colpendolo proprio dove non batte il sole, lo vedo indietreggiare e piegarsi in ginocchio dal dolore.
Wow, Riley, mi meraviglio di te e dei tuoi riflessi!
Approfitto per correre via, aprendo la porta e scendendo al primo piano uscendo in giardino.
Mi siedo su un muretto iniziando a respirare affannosamente premendomi una mano sul petto per calmare il mio cuore che sembra volermi uscire dal petto.
Mi tremano le gambe per l'adrenalina ed è come se avessi corso una maratona di 50 km!
Guardo il cielo stellato in modo da potermi rilassare e quando sento qualcuno toccarmi la spalla tiro un ceffone dritto in faccia a Manuel.
<< oh mio dio, scusami tanto, non volevo>> mi mordo il labbro
Pensavo fosse quello scimmione che mi aveva chiuso nel bagno
<< cavolo, Riley, picchi forte>> si massaggia la guancia
<< pensavo fossi...un altro>> mi scuso con lui
<< chi?>> si siede di fianco a me
<< uno...stupido che ha cercato di..>>
<< capito>> mi anticipa lui.
È così bello anche con la brezza notturna che gli sposta i capelli corti sprigionando il suo profumo, al contrario, io sembro una povera matta in preda ad un attacco psichico!
<< che ci fai qui fuori?>> domanda incuriosito
<< avevo bisogno di una boccata d'aria>> sorrido
<< ma avrai freddo..>> nota guardandomi
Si sfila la felpa poggiandomela sulle spalle  e giurerei che sarei potuta morire in quel preciso istante quando mi ha sorriso.
<< bhè...grazie>> me la infilo annusandola senza farmi notare troppo.
<< e tu che ci fai qui fuori?>>
<< avevo bisogno di una boccata d'aria>> ripete le mie stesse parole ridacchiando.
<< Clara ti starà cercando..>> mi guardo i piedi incetta della frase appena detta.
<< allora mi cercherà..>> fissa il vuoto avanti a lui.
<< che ore sono?>> domando rompendo i seguenti secondi di silenzio.
<< le 3:45>> guarda il suo telefono
<< che?!>> mi alzo in piedi
<< perché?>> mi domanda
<< sarei dovuta essere a casa per le 2..mi daranno per dispersa eh..oh cavolo, devo cercare anche le altre..>> inizio a gesticolare
<< vuoi che ti dia un passaggio?>> mi chiede tranquillizzandomi con un sorriso << sono sicuro che capiranno se ti vedranno con me...spiegagli che...non so, inventati una scusa..>>
<< e come faccio con le mie amiche?>>
<< sono sicuro che troveranno un passaggio, mandagli un sms>> mi consiglia iniziando a dirigersi verso la macchina.
<< vieni o no?>> domanda girandosi dopo qualche passo.
Gli sorrido annuendo.
<< hai freddo?>> mi domanda alzando il riscaldamento della costosissima auto.
<< no, grazie, sto bene così>> sorriso
<< ma sei sicuro che Clara non si arrabbierà, visto che l'hai lasciata lì sola?>> gioco con l'orlo della gonna.
<< io e lei abbiamo litigato...sono stanco dei suoi atteggiamenti>> mi confessa fermandosi al semaforo.
Oh mio dio!
Non credo alle sue parole, finalmente, dopo anni ed anni, Manuel si è accorto di quanto sia falsa e cattiva, dentro, la sua ragazza.
<< come mai?>> indago più a fondo.
<< è troppo...cioè...esiste solo lei, pensa solo a lei e si preoccupa solo per lei..>>
Uh, davvero?
Saranno anni che devo astenermi alle sue regole, tuttavia mi sento strana, come se avessero offeso anche me.
Quando eravamo piccole io e Clara eravamo inseparabili, se qualcuno offendeva lei io la difendevo, e viceversa.
<< lei ti vuole davvero molto bene..>>
Perché mi è uscita questa frase?!
Mi guarda sorpreso e mi prenderei quasi a schiaffi per averglielo confessato.
<< credevo la odiassi>>
<< bhè..è così>>
Dopo pochi minuti imbocchiamo il vialetto di casa mia e mi si contorce lo stomaco alla precisione della ramanzina che mi faranno i miei.
Ormai sono le 4:00 passate e con ben 2 ore di ritardo mi metteranno in punizione per il resto dell'anno.
<< ehm..>> indugio ad uscire appena l'auto si ferma.
<< tutto okay?>> mi domanda Manuel.
<< non credo di voler rientrare a casa questa sera, penso che andrò a casa di Anna a piedi..di sicuro i miei genitori mi metteranno in punizione, ma questa sera sono troppo stanca per..>>
<< puoi dormire da me>> afferma interrompendomi.
Il cuore mi salta un battito.
Che?!
<< c-cosa?>> mi giro a guardarlo....

Il ragazzo dagli occhi di ghiaccioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora