Capitolo 13

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Mi agito come una bambina a cui danno un gelato dopo anni di astinenza quando vedo Manuel scendere le scale della villa.
È sempre più splendido, sopratutto con quella camicia bianca che lo fa sembrare davvero un modello!
Vedo Cole andargli in contro ed offrirgli un bicchiere che accetta bevendolo in un sorso solo.
Poco dopo scende le stesse scale percorse da lui Clara, con un mini abito davvero troppo succinto per i miei gusti, con un paio di tacchi vertiginosi.
Osservo la scena seduta comodamente in uno dei divanetti insieme ad Anna ed Emily, quando, purtroppo o finalmente, li vedo venire verso di noi.
<< Riley>> mi saluta Manuel con quel sorriso smagliante
<< ehi>> mi alzo in piedi controllando che il vestito mi copra ancora le cosce.
<< alla fine sei venuta>> commenta quella vipera di Clara affiancando Manuel
<< a quanto pare si>> rispondo.
La vedo strusciarsi attorno al "mio uomo" muovendosi in modo provocante e non riesco a non guardarla male tattrenendomi davvero molto per non spaccargli quella faccia troppo truccata.
Vedo nello sfondo Cole fumare qualcosa per poi guardarmi ed aggiungersi al gruppo.
<< lo sai che siamo ad una festa e non in chiesa, vero Riley?>> commenta Cole squadrandomi. Lo guardo male mentre sento la risata di Clara e sicuramente sta ridendo di me.
Ha gli occhi arrossati e puzza di tabacco, ma non sono sicura che si stia fumando una semplice sigaretta, mentre beve uno strano liquido rossastro.
<< vedo che la tua amica si muove bene..>> commenta Cole indicando qualcosa alle mie spalle.
Mi volto e vedo Emily ballare con un ragazzo, è girato di spalle e non lo vedo in faccia, ma vedo che lei non gli stacca gli occhi di dosso. Guardo per un secondo Anna che sta chiacchierando con il suo gruppo di matematica e mi sento quasi esclusa.
Sorpasso Cole senza dire una parola dirigendomi, senza una meta precisa, per la stanza per poi ritrovarmi in cucina.
Afferro un bicchiere al volo sperando che sia pulito e cercando di non pensare a tutti i germi che potrei prendere se qualcuno ci avesse bevuto, mentre mando giù qualche sorso di acqua.
Mentre sto girata verso il lavandino sento un liquido freddo bagnarmi la schiena, mi giro di scatto e mi ritrovo avanti un ragazzo barcollante che si scusa con me appoggiandosi al bancone.
Gli faccio un sorriso gentile, mentre esco dalla cucina urtando qualcuno.
Mi volto e questa volta sono io a chiedere scusa ad un ragazzo dagli occhi verdi smeraldo ed un piercing al sopracciglio mentre continuo la mia ricerca del bagno, devo assolutamente cercare di pulire la stoffa prima che macchi e tentare di togliermi quest'insopportabile puzza di alcool.
Saranno circa venti minuti che cerco un semplice bagno...ma quante stanze ci sono?!
I corridoio sono talmente lunghi che mi ci potrei perdere e la maggior parte delle stanze sono chiuse a chiave. Finalmente me ne restano solo due, afferro la maniglia di una delle due ed apro, ormai stufa, senza bussare. La scena che mi ritrovo avanti mi impietrisce all'istante.
Vedo Cole seduto su un letto con una ragazza a cavalcioni sopra, in reggiseno, mentre tenta di fargli un succhiotto.
Appena si gira la riconosco subito, è una di quelle troiette che frequenta il corso di falegnameria solo perché è pieno di ragazzi, ha i capelli di uno stupido rosso acceso di cui si vede palesemente che è tinto, e con gli occhi scuri.
<< posso aiutarti?>> domanda lei con un sorriso beffardo.
Cole resta impassivo.
<< c-cercavo il bagno>>
<< evidentemente questo non lo è..>> dice per poi continuare a fare ciò che stava facendo..

Il ragazzo dagli occhi di ghiaccioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora