Capitolo 26

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<< che vuoi dire?>> alzo la voce
<< voglio dire che, secondo me, puoi stare tranquilla, chi vorrebbe baciarti?>> mi fissa negli occhi.
Presa dallo sconforto e dalla rabbia esco dalla stanza e da quella dannata villa: dannazione a quello stronzo!
Che stupida!
Che razza di stupida sono stata? Per lui sono una delle tante povere illuse che si sono fatta ammaliate dal fascino di Cole Scott...non riuscirò mai più a guardarlo negli occhi!
Fortunatamente, questo week-end, i miei genitori sono andati a trovare gli zii materni e non torneranno prima di lunedì sera, così ho un po' di tempo per rinfrescarmi le idee e sopratutto: dormire.
Quelli almeno, sarebbero dovuti essere i miei programmi, invece mi ritrovo stesa sul divano e pensare a Cole.
Non riesco a togliermi dalla mente il nostro bacio, le nostre labbra unite e le nostre lingue che si sfiorano, è come se mi fosse entrato dentro e che non mi voglia abbandonare.
Il solo pensiero delle sue mani, sul mio corpo, mi fa venire la pelle d'oca...oh mio dio, basta, Riley!!
Fattene una ragione!
La domenica la trascorro diversamente, andando al centro commerciale con Anna e per qualche ora, riesco a togliermi dalla mente le labbra di Cole..

È martedì: benissimo!
La mattina faccio una lunghissima doccia prima di infilarmi la prima cosa che mi capita sotto mano ed andare a scuola. Questa volta Anna ed Emily sono al corrente di tutto, così mi aiutano ad affrontare queste infinite giornate.
Fortunatamente ho avuto l'occasione di guardare Cole solo di sfuggita a pranzo, prima che girasse l'angolo, e non ha mi fatto nemmeno troppo male.
<< Ehy,Riley>> sento la voce femminile di Clara chiamarmi.
Alzo lo sguardo lo stretto necessario per guardarla qualche secondo
<< ti volevo ringraziare per venerdì...sai, io e Manuel ci siamo rimessi insieme..>> sorride compiaciuta.
Vorrei rovesciarle il mio piatto di spaghetti in quei suoi capelli troppi perfetti, arricciati benissimo con il ferro, ma questa pasta è troppo buona per uno spreco simile.
<< bene>> stingo tra le mani il fazzoletto di carta, vicino alle posate.
<< sai...io e lui..bhè.. abbiamo avuto>>
Nemmeno la sto più a sentire, la fisso solo negli occhi ed il piccolo cerotto nel sopracciglio per, almeno credo, coprire i punti dellla ferita.
<< hai finito?>> sbotto alzandomi in piedi.
<< wow, wow, calmati>> si atteggia Clara
<< senti, non so se hai capito che a me non importa più nulla di te, o delle tue possibili storie con Manuel, quindi valle a raccontare a qualcun altro>> alzo sempre di più la voce accorgendomi solo ora, che tutta la mensa si è zittita e che tutti ci stanno fissando, compreso Cole e Manuel dagli altri tavoli.
Esco prima che qualcuno altro aggiunga commenti imbarazzanti giusto in tempo per il suono della campanella, raggiungo l'armadietto, prendo i libri per la lezione di biologia e mi dirigo al terzo piano per la lezione facendo qualche minuto di ritardo per la troppa fila in bagno.
Mentre varco la soia della stanza,il professore mi guarda sorpreso, dato che non ho mai fatto un ritardo in tutta la mia carriera scolastica, ed incrocio con lo sguardo gli occhi color ghiaccio di Cole.
Mi soffermo qualche secondo in più, indugiando e rimanendo impalata ed immobile prima di prendere posto nell'unico banco libero:quello avanti a lui.
Dalla mia posizione riesco a sentire il suo profumo alla menta che mi inebria i polmoni e che respiro a grandi boccate.
Prendo appunti senza mai alzare troppo lo sguardo ed appena suona la campanella schizzo fuori dalla classe in un secondo senza dare nell'occhio.

Il resto della giornata passa, ed al pomeriggio io ed Anna andiamo ancora un altra volta in centro per comprare qualcosa di nuovo.
Quando torno a casa sono davvero molto soddisfatta dei miei nuovi acquisti, sopratutto dei miei nuovi trucchi.
Appena varco la soia di casa sono esterrefatta dalle urla che si sento provenire dal primo piano.
In cucina c'è un piatto rotto e, quando salgo le scale, trovo i miei genitori che si urlano in faccia.
Rimango immobile ad osservarli e quando la mamma mi vede sospira interrompendo il discorso
<< che sta succedendo?>> avanzo di un passo
<< niente..io e la mamma stavamo...>>
<< lascia stare,la cena è quasi pronta..>> fulmina mio padre con uno sguardo e scende al piano di sotto.

Giovedì.
Finalmente la settimana è quasi finita, sono davvero assai stufa di continuare ad ignorare Cole e cercare di non incontrarlo...

Il ragazzo dagli occhi di ghiaccioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora