Capitolo 23

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Cavolo!
La bottiglia punta verso di me, di nuovo.
<<Obbligo o verità? Mi domanda Cole
Perché tocca di nuovo a me?!
<< mh...obbligo>> rispondo sorprendendo tutti, compresa me stessa.
<< ah...>> sorride, il che non significa nulla di buono.
<< bevi>> mi ordina passandomi un piccolo bicchiere che puzza tremendamente di qualcosa di riluttante.
<< no!>> esclamo.
<< Cole , ma davvero pensavi che la verginella bevesse uno shot?>> urla la solita ragazza che tra poco strozzerò se non chiude quella boccaccia.
Anzi, gli strapperò quegli orrendi capelli tinti uno ad uno.
Io non sono una " povera verginella"!
<< dammi il bicchiere>> la sfido con lo sguardo.
Mannaggia a me ed al mio orgoglio.
Faccio un respiro profondo prima di annusare quel liquido trasparente, dal forte odore.
<< butta giù in un solo sorso>> mi mette una mano sulla spalla Emily.
Chiudo gli occhi e mi riverso in gola quel liquido.
Sento il bruciore percorrere tutto il tragitto, prima di arrivare allo stomaco.
Tossico un paio di volte mentre ho ancora quel saporaccio in bocca.
<< brava>> sorride Cole.

Qualche turno dopo la ragazza dai capelli fuoco si è chiusa in bagno con un paio di ragazzi,lasciando poco all'immaginazione, Cole si è fatto un altro paio di ragazze, pomiciando animatamente sul divano, Manuel ha gli occhi talmente rossi da potergli scoppiare, Anna si è dovuta fare altri tre o quattro balli con ragazzi ambigui.
Io invece mi sono bevuta altri tre...o sei..ehm...ho perso un po' il conto... di quei dannati bicchieri.
<< Riley, devi baciare Cole>> mi obbliga Emily ubriaca quanto me.
Improvvisamente  dallo stato di beatitudine e felicità in cui mi trovavo, smetto di ridere.
<< che? No>> rispondo
Cole mi guarda passandosi la lingua sulle labbra.
<<ti obbligo a farlo>> mi si butta tra le braccia, baciandomi una guancia.
<< ho detto di no>> tento di alzarmi, ma la stanza gira talmente tanto che mi devo appoggiare al muro per poter camminare.
Ho lo stomaco sotto sopra, mi brucia la gola, ho la bocca che sa di qualcosa di amaro, e la mia testa non smette di girare.
Avanzo di qualche altro passo prima di uscire per prendere qualche boccata d'aria fresca e sedermi sul solito muretto.
Si sta benissimo, la brezza invernale mi entra nei polmoni dandomi un po' di lucidità in più.
Controllo il telefono e mi compaiono circa 6 chiamate perse da mia madre ed un infinità di messaggi , non li leggo nemmeno prima di rimettere il telefono in tasca e rientrare guardando un gruppo di ragazzi venire dalla mia parte.
Devo togliermi questo schifoso sapore di..di...bhè, è difficile da spiegare, ma è qualcosa di amaro.
Mi rifugio in cucina afferrando una bottiglia a caso prima di attaccarmici e bere qualche lungo sorso in più. Quest'altro alcolico ha un buonissimo sapore di fragola, con qualche nota di amaro,ma è talmente buono che mi scivola giù senza che me accorga.
<< basta Riley>> qualcuno mi toglie dalle mani la bottiglia.
<< ma che vuoi>> guardo Cole negli occhi.
<< hai bevuto troppo>>
<< n-non è vero>> un giramento di testa improvviso mi fa quasi cadere, ma Cole riesce a prendermi al volo ed a rimettermi in piedi.
<< togliti di dosso..>> lo spingo via
<< ma non ti reggi in piedi>> mi stringe un fianco tenendomi meglio.
<< non venire a fare la predica a me, ti conviene farla a te stesso ed a tutte quelle puttane che ti fai ogni settimana>> tento di alzare un braccio, ma non ho la forza necessaria.
<< però! Tutto questo alcool ti ha dato coraggio>> ridacchia.
<< mh..ti devo dire un segreto..>> mi avvicino al suo orecchio.
<< devo fare pipì!>> urlo prima di scoppiare a ridere a sedermi sul bancone della cucina.
Vedo Cole avvicinarsi a me e coprirmi le gambe con la gonna che, probabilmente, si è sollevata, prima di prendermi per mano e condurmi in bagno.
<< non riesco a salire le scale>> mi blocco appoggiandomi allo scorrimano.
<< dai, che ce la puoi fare>> mi porge la mano.
Incrocio le braccia al petto mettendo il broncio.
Lo vedo sbuffare prima di mettermi una mano sotto le cosce,sollevandomi da terra, e portarmi in bagno.
Non mi dimeno, anche perché non ne avrei la forza, mi limito a circondargli il collo con le braccia e socchiudere gli occhi.
Una volta raggiunto il bagno mi rimette delicatamente a terra.
<< vomita>>
<< cosa?>> lo guardo male.
<< se non vomiti non tornerai lucida entra le 6:00 di sta mattina>>
<< ma che ore sono?!>> urlo
<< le 5:00>>
Mi guardo allo specchio rimandando imbambolata dell'orribile riflesso che mi appare.
Cole mi si avvicina mettendomi le mani sui fianchi facendomi girare verso di lui...

Il ragazzo dagli occhi di ghiaccioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora