Capitolo 2

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<< ehi, Riley>> sobbalzo quando sento qualcuno chiamarmi.
Mi volto e per fortuna vedo l'enorme sorriso di Emily, la mia migliore amica.
Lei si è trasferita qui dal terzo superiore, e non ha mai visto la vecchia Riley cicciona e con l'apparecchio ai denti, ma solamente il risultato finale ed un po' ne sono sollevata non potendomi giudicare solamente dall'aspetto esteriore.
Finalmente ho trovato un amica che mi capisce e non giudica. Lei ha uno stile tutto suo per quanto riguarda il vestirsi.
Porta quasi sempre i suoi capelli scuri sciolti, ha un frangetta corta ed un taglio un po' particolare. Indossa vestiti molto colorati, mentre io preferisco sempre le tonalità scure, ed ha due occhiali enormi di un blu chiaro molto appariscente, ma devo ammettere che gli donano. Più di tutte amo le sue lentiggini che la rendono simpatica e sempre allegra.
<< ciao Emi>> faccio una risatina di conforto.
<< andiamo a lezione insieme?>> mi domanda indicando l'aula di psicologia
<< si, certo, prendo un attimo i libri>> annuisco.

Mannaggia a Freud ed alla sua scoperta delle cure sull'isteria.
No, scherzo, ma questa materia mi annoia a morte. Ho una media dei voti molto alta, sono una delle alunne con la media più alta nella storia di questa scuola - quando non esci di casa perché non hai amici è normale che affoghi la noia studiando, no?- ma proprio non riesco a seguire le lezioni del Prof. Stone. È un uomo sulle cinquantina, con una lunga barba scura e qualche capello bianco, con un paio di baffi con il riccio sulla punta. No, non è un rabbino e non recita il corano, è semplicemente un uomo con uno stile un po' ambiguo.
Continuo a mordicchiare la punta della matita continuando a pensare ad una delle mie serie preferite "the vampire diares" una strana storia d'amore che ho appena iniziato a vedere -lo so, se l'ho appena iniziata a vedere, come fa già ad essere la mia preferita? Bhè..non lo so, ma mi piace troppo- dove racconta che questa ragazza, di nome Elena, si ritrova con un ragazzo di nome Stefan, che in realtà è un vampiro. In qualche modo mi ricorda un po' Manuel, visto che fisicamente gli assomiglia molto, ma poi arriva suo fratello Damon, un ragazzo dagli occhi azzurri e capelli scuri, che rovina tutto tra loro due. Lo so, lui assomiglia molto a Cole, ed infatti odio Damon anche per quello.
Chissà, magari sono proprio quelle le caratteristiche che rendono odiosa una persona. Entrambi sono arroganti ed hanno un autostima che io mi posso solo immaginare.
<< signorina Riley?>> interrompe i miei pensieri il professore
<< ehm.. mi dica>> mi tiro su con la schiena smettendo di masticare la matita.
<< noto che mi stava seguendo molto appassionatamente..>> dice in modo sarcastico << riprenda il mio discorso..lo commenti>> incrocia le braccia al petto.
Che...stronzo smidollato, perché ce l'ha sempre con me? All'ultimo tema espositivo ho preso il massimo!
<< ehm...bhè....ecco...l'isteria è una malattia che colpisce le donne...e...>>
Ovviamente non ho nessuno che mi suggerisce perché sono tutti dei cafoni che non suggerirebbero mai ad una cicciona come me...ovvio.
<< vada subito in presidenza>> urla
<< si>> mi alzo ed esco immediatamente dalla porta.
Ormai la conosco a memoria la strada, con questo professore sto più dalla preside che in classe,ormai ci potremmo dare del tu.
Varco la soia della presidenza e saluto la segretaria con un sorriso caloroso mentre mi dirigo direttamente verso la porta dell'ufficio della preside.
<< ora è occupata con un ragazzo, siediti qui e raccontami un po' cosa è successo>> mi ferma Molly, la segretaria. È una donna sulla quarantina di anni, è molto carina e cordiale con tutti, ma le voci della scuola dicono sempre che cambia un uomo ogni sera e che probabilmente a breve si trasferirà in un altra città, ma so a mie spese che le voci spesso sono solamente delle cattiverie contro la persona riferita, quindi cerco di non dargli peso. Io sono stata per molti anni vittima di queste voci e spero di non caderci più.
Mi fa un sorriso sincero
<< il solito>> dico
<< Stone? >>
<< si>>
<< mah, c'è un limite a tutto, cavolo è la seconda volta questa settimana! L'ho detto alla preside che è ora di licenziarlo!>> ridacchio mentre continua a parlare su alcune notizie che ha ricavato sul suo conto.
Mentre chiacchieriamo tranquillamente sento la porta della presidenza aprirsi, mi alzo di scatto voltandomi e quando incrocio un paio di occhi azzurri credo che stia per svenire.
Batto più volte le palpebre perché non ci voglio credere, ma la sagoma del ragazzo avanti a me non si decide a svanire.
Il ragazzo avanti a me non è uno qualunque, anzi, lo conosco fin troppo bene, lui è il mio peggior incubo...

Il ragazzo dagli occhi di ghiaccioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora