Capitolo 25

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<< togliti!>> urlo ancora sputandogli in faccia.
Lo vedo irrigidirsi e tirarmi uno schiaffo in pieno viso facendomi cadere dal letto.
Mi alzo in ginocchio massaggiandomi la guancia dolorante, afferrò la prima cosa che mi capita tra le mani e gliela tiro, approfittando in quel secondo, per uscire e correre via.
Ho l'adrenalina che mi fa fuggire via velocemente, ho le mani che mi sudano e le mani eh tremano.
Lo sento dietro di me e , per protezione, mi dirigo nell'unica stanza che conosco, sperando che non se ne sia andato.
<< Cole>> picchio forte alla porta della sua camera
<< COOOLE>> urlo a pieni polmoni continuando a prendere a pugni quella vecchia porta con tutta la forza che abbia.
Proprio quando ormai mi sento spacciata e vedo quell'orribile "uomo"( se così si può definire) a pochi metri da me, la porta si apre.
Cole è avanti a me, senza maglietta, con i capelli spettinati ed indosso solo un paio di boxer. Mi guarda con gli occhi ancora assonnato grattandosi la testa
<< Cole ti prego, fammi entrare>> avanzo di un passo.
Senza dire una parola si sposta dalla soia della porta facendomi entrare e chiudendo la porta, non appena si sia affacciato qualche secondo.
<< che e successo?>> mi domanda sedendosi sul letto.
Ha i capelli tutti spettinati, gli occhi non completamente aperti, ma è davvero splendido.
<< io...io, ieri, cioè qualche ora fa, ho seguito il tuo consiglio dormendo in una stanza, ma c'era anche un ragazzo e che ha provato a ... poi Manuel.. io...cioè lui e Clara..ieri sera>> ho le idee talmente confuse che non mi comprendo nemmeno da sola.
Inizio a piangere come una bambina in piena crisi asciugandomi le lacrima con il palmo della mano, rimandando in piedi a pochi metri da lui.
Cole si alza avvicinandosi a me ed asciugandomi una lacrima con il pollice
<< è tutto okay adesso, Ry>> mi accarezza una guancia.
<< che hai fatto qui?>> mi domanda notando il rossore nella guancia.
<< niente..>> nego lo schiaffo di quello scimmione.
Cole rimane fisso a guardami negli occhi, ha ancora la sua mano nel mio viso e con l'altra sale lentamente arrivando al mio fianco.
Il fiato aumenta ed il battito del cuore salta qualche passaggio.
Gli occhi azzurri di Cole si accendono diventando più chiari e quando si china leggermente ,avvicinandosi a me, e giuro che sarei potuta svenire in quell'esatto secondo.
Quando ormai mancano pochi millimetri dal tocco delle nostre labbra mi tremano le ginocchia, come se non riuscissero a tenermi in piedi.
Appoggio le mani al suo collo, circondandolo e quando le nostre labbra si toccano  è come un esplosione di emozioni all'interno della mio cuore. Mi passano per la mente la preoccupazione, la tristezza, la paura, ma sopratutto la sicurezza delle sue mani su di me.
Lui mi chiede l'accesso con la lingua, ed affidandomi alle mie poche esperienze passate,schiudo le labbra.
Quando le nostre lingua si toccano, iniziano a danzare insieme ed è come se fossi catturata da un energia che nemmeno credevo di avere. Indietreggiamo di qualche passo, finché Cole non si siede nel letto facendomi salire a cavalcioni su di lui.
Ha una mano sulla mia schiena, mentre con l'altra mi palpeggia il sedere, io invece gli accarezzo i capelli tirandoglieli leggermente.
Il cuore probabilmente ha smesso di battere da un pezzo, le gambe, credo che non reggano una sensazione tanto forte e la mia mente è come se non riuscisse a connettersi.
Lo squillo del telefono interrompe il nostro bacio e mi stacco da lui con malavoglia.
Al telefono è mia madre e gli rispondo scendendo dalle gambe di Cole.
In pochi minuti la telefonata finisce, gli ho raccontato un po' della serata e credo proprio che ci abbia creduto, non potendo chiedere conferma ai genitori di Cole, essendo fuori città per lavoro.
Quando termino la chiamata ho quasi paura nel voltarmi e guardare Cole, come mi devo comportare?
Cosa ho fatto?
Non mi sono pentita, ma forse , credo che questo bacio sia stato frutto, solo da un miscuglio di emozioni troppo forti e che non si sarebbe dovuto fare.
<< Cole..>> lo chiamo.
Lui se ne resta seduto a giocherellare con il telefono senza degnarmi di uno sguardo.
<< Possiamo..non dirlo a nessuno?>> domando
<< pff, Riley, sta tranquilla, è stato solo un bacio>>
Solo un bacio?
<< c-che?>>
<< mi stai davvero chiedendo di non dire a nessuno che ci siamo baciati? Ma chi lo vorrebbe sapere? Voglio dire, è stato solo un bacio, le persone si baciano di continuo>>
Questo suo menefreghismo mi offende, quasi come se stesse screditando il nostro bacio.
<< ma..io credevo che..>>
<< che credevi? Dai, su, è solo un bacio>> ripete...

Il ragazzo dagli occhi di ghiaccioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora