Capitolo 27

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L' ultima ora è quella che temo di più visto che il mio compagno di laboratorio è da poche settimane Cole.
L'altra lezione ero riuscita a scamparla perché mi ero offerta di riordinare i libri in biblioteca, ma questa volta non ho scusanti.
Varco la soia stringendo forte i libri tra le mani prima di sedermi al bancone.
Lo vedo entrare subito dopo di me e le mani iniziano a sudarmi freddo quando i nostri sguardi si incrociano.
<< ciao>> fa lui buttando i libri sul bancone senza darne peso.
Lo ignoro ed inizio a seguire la lezione esaminando accuratamente le varie pagine che il professore sta spiegando.
<<....perciò basta che voi mescoliate giusto qualche grammo di sodio all'interno della nostra sostanza per creare una perfetta composizione! Ora provate insieme al vostro compagno di banco e vedete se riuscite...in ogni caso, se avete dubbi domandate pure>> ci obbliga il professore.
Che?! E ti pareva!
Mi giro verso Cole che mi stava già guardando e per un attimo arrossisco prima di prendere le varie sostanze e provare la soluzione.
<< stai mettendo troppo sodio>>  mi guarda di soppiatto sbuffando
<< ma che dici?!>> lo fulmino con lo sguardo
<< bhè, devi mettere meno sostanze>>
<< scommettiamo?>> lo sfido con lo sguardo seguendo il mio metodo.
Mescolo tutto ed inizialmente, i liquidi all'interno del misurino assomigliano molto a quelli del professore, ma ben presto cambiano colore diventando di un verde chiaro aumentando di volume per poi fuoriuscire e spargersi sul bancone.
Sento Cole ridacchiare prima di spostarsi da quel liquido che sta bagnando la superficie del nostro tavolo.
<< cosa è successo, ragazzi?>> ci raggiunge subito il professore
<< ho fatto un casino e...bhè...non lo so...>> cerco di giustificarmi iniziando a pulire il liquido con dei fazzoletti.
<< non ti preoccupare, ora, tu e Cole provate a..>>
<< scusi>> lo interrompo << potrei...uscire? Non mi sento tanto bene e, mi gira la testa e..vorrei andare a casa e..>> inizio a dire parole a caso sudando freddo
<< è tutto okay Riley?>> mi domanda ancora una volta
<< devo uscire..>> prendo tutto il mio coraggio uscendo dalla stanza, ignorando tutti gli sguardi interrogativi, senza nemmeno preoccuparmi di prendere i libri.
Forse è vero che sto dando troppo peso alle azioni, a quel dannato bacio che, sfortunatamente ho concesso a quello stronzo di Cole, ma il mio carattere è così: mi affeziono subito o non mi affeziono per niente, do peso ad una parola di troppo,detta in un momento sbagliato o ad una bugia insignificante.
Uscita da scuola, non mi dirigo subito a casa, mi fermo da 'Momo cafè' un particolare bar dove andavo fin da piccola, e che cucinano delle vere e proprie prelibatezze.
<< Ry! Cosa vuoi ordinare?>> mi domanda Susan,una cameriera sulla sessantina, dai capelli bianchi raccolti in una crocchia che mi ha praticamente vista crescere.
<< un frullato di fragole e banane>> sorrido sedendomi al bancone mentre messaggio con mia madre per informarla che vado a casa di Emily per studiare,anche se non è vero.
<< arriva subito cara>> mi sorride.
Rientro in casa qualche ora dopo dirigendomi direttamente in camera.
Appena apro la porta sobbalzo vedendo Cole seduto sul mio letto
<< che ci fai qui?!>> alzo la voce
<< non urlare, Ry!>> sussurra.
<< come sei entrato?>> domando chiudendo la porta
<< dalla finestra>>
<< ma siamo al secondo piano..>> noto
<< e quindi?>> ridacchia
Lo vedo alzarsi e dirigersi verso la mia disordinatissima scrivania piena di libri e fogliacci accartocciati.
<< ti ho riportato i libri che avevi lasciato a scuola..>> prende tra le mani alcuni miei appunti staccati dal quaderno
<< non dovevi>> poggio a terra lo zaino.
Prendere i miei appunti iniziando a leggerli prima di lanciarli in aria in modo disordinato.
<< che stai facendo??>> urlo raggiungendolo
<< vedi che fastidio quando ti tocco le tue cose ?>> risponde indifferente
<< stai scherzando? A cosa ti riferisci?>> mi avvicino ancora di più per cercare di recuperare i fogli.
Senza aggiungere una parola, alzo le braccia cercando di recuperare i miei appunti, ma Cole è troppo alto, ed anche se mi elevo con le punte non ci arrivo. Solo dopo noto che sono praticamente a pochi centimetri dal suo viso. Sento il suo respiro caldo sul mio collo ed avvampo quando Cole inizia a toccarmi i fianchi stringendomeli leggermente. I suoi occhi sono attraversato da una luce improvvisa che li fa risplendere ancora di più , ed a quel punto...

Il ragazzo dagli occhi di ghiaccioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora