Parte 6

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I giorni seguenti Mario dovette tornare a lavoro. Claudio passò il tempo lontano da lui facendo diverse cose: riprese contatto con i social, che aveva dovuto sospendere durante il trono, fece diverse telefonate al bar per controllare che tutto filasse liscio e risolse alcune questioni burocratiche con i fornitori.

Quando Mario tornava da lavoro erano soliti concedersi una bella cenetta seguita da un film, guardato sul divano o in camera di Mario. Cercarono di farsi vedere in giro insieme il meno possibile, onde evitare paparazzate prima della scelta. Solo una volta vennero fermati da una fan, mentre andavano a fare la spesa, e Claudio con un po' di rammarico dovette rifiutare di far la foto con lei e Mario perché non potevano ancora farsi fotografare insieme.

"Ah comunque oggi hanno mandato in onda la puntata in cui tu ti lamenti che fai le esterne dei poracci, vuoi vederla?" – disse Claudio una sera, dopo cena.

M: "Hanno fatto vedere la nostra esterna?"

C: "No quella si vede domani."

"Allora non ci tengo proprio, grazie!" – disse Mario ricordando quanto quel momento gli fece ribollire il sangue. Aveva proposto tante cose da fare con Claudio e per Claudio e alla fine la redazione gliele aveva bocciate tutte, e dovette ripiegare su una stupidissima caccia al tesoro negli studi televisivi. Loro gliela proposero entusiasti, lui invece accettò per rassegnazione, ma in realtà pensava fosse una vera cavolata.

"A me comunque quell'esterna è piaciuta" – disse Claudio quasi leggendogli nel pensiero. – "Mi hai detto che volevi uscire con me.." – aggiunse sorridendo. "E poi quei baci sul collo che ti ho dato.."

"Dillo che volevi baciamme!" – disse Mario canzonandolo.

"Ovvio." – disse Claudio convinto, quasi stupito che ci fosse da discuterne.

"Beh ora puoi e non lo stai facendo.." – continuò Mario.

Claudio non se lo fece ripetere due volte e iniziò a baciargli ogni centimetro del collo. Dopo un po' Mario si staccò dalla sua morsa, e gli tese le mano. Claudio gliela diede, interrogativo. "Che c'è?"

Mario lo portò davanti all'ingresso della sua camera.

M: "No è che volevo spiegarti qualche altro punto in cui vorrei essere baciato."

Claudio rise ed entrò con lui chiudendosi la porta alle spalle.

Il giorno dopo si svegliarono, assonnati e stanchi. Mario aveva dormito poco e male, al pensiero che Claudio dovesse ripartire. Trascinarono i loro visi sfatti fino al bar vicino casa di Mario, fecero colazione e poi si diressero verso la stazione. Fortunatamente nessuno li notò e poterono passeggiare un po' per Termini prima che arrivasse il Frecciarossa di Claudio.

C: "Vedrai non te ne accorgerai nemmeno, dopodomani sera sono dinuovo da te!"

M: "Oggi non devo manco lavorà, che cacchio faccio per tenermi impegnato?"

C: "Potresti guardare la puntata. E pensarmi. E quando mi pensi mandarmi qualche messaggio mentre sono in viaggio e tenermi compagnia."

M: "Ok.." – aveva ancora un po' di broncio.

C: "Dai pensa che nei prossimi giorni nessuno ti sveglierà cantando, non sei contento?"

M: "In effetti, qualche lato positivo c'è!!" – disse ridendo.

Il treno di Claudio era arrivato. Si abbracciarono stretti.

C: "Fai il bravo lontano da me."

M: "Io sono sempre bravo."

C: "Anch'io!"

M: "Mò lo devi esse per forza, o parte la capocciata!"

Claudio rise, gli diede un veloce bacio sul collo e si diresse sulla sua carrozza.

Mario si incamminò verso l'uscita. Aveva appena messo in moto la sua Smart che gli arrivò un messaggio: "Sappi che già ti penso. Posso dirlo o dovevo aspettare che partisse il treno? ;-) ".

Mario sorrise, spense l'auto e si dedicò a rispondergli.

Breathe me - ClarioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora