Capitolo 7 - The taste of innocence

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CAPITOLO 7 - THE TASTE OF THE INNOCENCE


Sapere che Will stava dormendo nel mio letto, che il suo corpo era stretto tra le mie lenzuola, che il viso era posato sul mio cuscino

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Sapere che Will stava dormendo nel mio letto, che il suo corpo era stretto tra le mie lenzuola, che il viso era posato sul mio cuscino...

Creava in me una certa eccitazione, tanto che rimanere in quella stanza a guardarlo dormire, era diventato insostenibile.

Decisi di suonare qualcosa al clavicembalo, per liberarmi seppur temporaneamente, dal suo pensiero.

Per rinchiudermi nel mio palazzo mentale, solo con la mia follia.

Eppure, una volta che appoggiai le dita sulla tastiera, l' unica cosa a cui riuscivo a pensare, era comunque lui.

Irritante, non avere il controllo dei propri pensieri.

Non c' era nessuna melodia, che sentissi di voler suonare...

Eccetto una.

Chiusi gli occhi, feci un profondo respiro, poi, smisi di pensare.

La musica entrò dentro di me, sovrastando con il suo canto, ogni altra cosa.

Finchè tutto, svanì.

Ero di nuovo libero.

Poi, improvvisamente, il suo odore penetrò dentro di me, svegliandomi dal mio sonno.

Aprii gli occhi, osservandolo con la coda dell' occhio, entrare incerto nella stanza.

Scalzo e con la camicia ancora sbottonata, i capelli arruffati e una mano a coprire la luce, mi si avvicinò.

Non disse niente, si sedette accanto a me sulla panca, ad una certa distanza dal mio corpo. Poi mi osservò suonare, incantanto dalle mie mani, con lo sguardo perso nella musica.

"E' l' Ave Maria di Schubert..." Dissi io dopo un po'.

"Lo so... - Rispose lentamente lui, sospirando. - Ti diverte così tanto, burlarti di Dio suonando un inno sacro, dopo quello che hai fatto? "

"Si... Mi diverte. Ma non è per lui che la sto suonando..."

"Allora è di me che ti stai burlando?"

"Al contrario Will... Io ti sto esaltando.... Come Schumbert che scrisse questa melodia per la sua amata, una prostituta, innalzandola al ruoro di divina."

"La santa e la peccatrice... - Disse Will ridacchiando - Freud avrebbe molto da dire su quest' argomento."

"Avrebbe da ridire su molti argomenti, temo. Ma non mi è mai importato molto, dell' opinione degli altri. A meno che non sia di una persona che amo, o che rispetto. "

"Ahh... - Esclamò lui assumendo un espressione rattristata - Ecco perchè non mi ascolti mai..."

Quell' affermazione, così irrazionale e sentimentale, riuscì comunque ad infastidirmi.

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