Io continuai a parlarle, cercando di trovare una risposta ai miei interrogativi:
"Come hai fatto ad entrare nella mente di mia madre?
Dimmelo!
Ho visto, con i miei occhi, il tuo senno affondare nelle acque stagnanti della Palude Nebbiosa...".
Quella che, una volta, era stata la Regina delle Tenebre, stridette.
Poi, alzando un sopracciglio, mormorò:
"Credevi, davvero, che Delirio fosse più forte di me?
Lo era.
Oh si, un tempo, lo era.
Superbamente...
Forte e fiero.
Ma ora non lo è più.
Fin da quando il suo cuore ha iniziato a battere per qualcuno.
Per una sporca umana.
Per te, maledetta bastarda.
Era tutto intento a compiacerti, quando si è chinato a raccogliere, in quelle acque putride, la ragione di tua madre.
Così amorevole da dare la nausea...
Così tenero da commuovere.
Così debole ai miei occhi...
Come avrei potuto non approfittarne?".
L'odio nei suoi occhi si era unito al disprezzo.
"Il Delirio di un tempo, il mio Delirio non avrebbe mai abbassato la guardia in quel modo.
Non si sarebbe mai lasciato ingannare.
Era un guerriero indomabile ed invincibile.
Ma tutto questo...
Prima che arrivassi tu...".
Mi guardò con disgusto.
"Ci voleva una mortale per renderlo così sciocco.
All'interno della Palude Nebbiosa, sono imprigionate le menti che il Sovrano del Male ha strappato alle sue vittime.
Coabitano tutte insieme.
Ma lui era troppo distratto dal pensiero per il suo unico e prezioso amore.
Non si è accorto minimamente di una seconda mente che è riuscita a scivolare all' interno dell'ampolla, che stringeva tra le mani.
Una mente, potente e subdola, che mai si sarebbe fatta circuire da un abitante di questo insulso pianeta.
La mia!".
Mi portai una mano tra i capelli, abbassando gli occhi.
"Dunque non è stato lui ad ingannarmi...
Delirio mi voleva, davvero, aiutare...".
In un attimo, sentii cambiare il mio stato d'animo in un odio atroce, irrefrenabile.
"Sei stata tu...
Sei stata sempre e solo tu, l' artefice di tutto il male che ho subìto e sto continuando a patire.
Maledetta!
Ma tutto questo ora dovrà finire!".
Le urlai contro, prendendo tra le mani un attizzatoio, che era a portata di mano, accanto al caminetto.
Juan mi trattenne per le spalle, scuotendomi:
"Angie!
Smettila subito!
Non puoi aggredirla.
Non lasciarti coinvolgere nel suo gioco perverso.
Non puoi scagliarti contro di lei!
Torna in te!
Il corpo è di tua madre!".
Mi fermai, di colpo, sopraffatta dall'estrema razionalità dell'uomo che mi stava davanti.
Abbassai il ferro acuminato, mentre Juan me lo toglieva delicatamente dalle mani contratte e tremanti.
Appoggiai il viso sul suo petto muscoloso.
Cercai riparo nelle sue braccia, che prontamente e teneramente mi avvolsero.
"È quello che vuole.
Feriresti solo tua madre.
La sua malvagità non ha limiti.
Feriresti solo tua madre...".
Isadora sorrise, malignamente:
"Sfortunatamente, sai...
Ha ragione.
Non puoi toccarmi, se non vuoi nuocere alla tua mammina.
Perché credi che abbia scelto questo corpo?
Ebbene ho raggirato il potente Re del Popolo delle Tenebre.
Che cosa ti ha fatto credere che non mi sarebbe riuscito con te, inutile ed insignificante essere?
Ed ora che ho preso possesso di questo corpo, mi sono accorta che non devo più temere il sole.
In ospedale, uscivo allo scoperto solo quando era buio.
Ma ho capito che la luce non mi acceca più.
Chi lo avrebbe detto?
Dimorare in un essere umano può avere i suoi vantaggi.
Lo giuro, mi occuperò di voi due, una volta per tutte.
E, questa volta, definitivamente.
Statene certi.".
Il suo sguardo era scintillante, esaltato.
"Tornerò nella Voragine Nera.
E sarò io l'unica a regnare sul Popolo delle Tenebre.
Mentre Delirio...
L'onnipotente Delirio diverrà il mio schiavo.
Ma ora...
Cos'è che dicevate?
Non ho più poteri?
Credete, davvero?
Allora, divertiamoci un po'.
Che ne dite ?
Facciamo un bel gioco.
Un gioco che non potrete vincere.
Questa volta non ci saranno né Gabriel né Delirio a difendervi.
È giunto il momento di pareggiare i conti con i discendenti dell'alchimista e del monaco che decretarono il mio esilio, secoli orsono.
È tempo di vendicarmi di colei che mi ha sottratto Delirio.
Pensiamo a voi due...
È scoccata, alfine, la vostra ora.".
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Antiqua - Insania 3°libro della saga di "Antiqua"
Fantasy74° in classifica "Fantasia" il 13/04/2017. La vita tanto sospirata da Angie, insieme a Juan e a sua madre, sembra fuggire via, come inseguita da strani spettri bianchi, inafferrabili...Si allontana, assieme alla speranza di poter dimenticare ed and...