L'incidente

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La festa sta procedendo abbastanza bene, sono riuscito a scappare da Cindy e le sue grinfie troppe volte ormai, ma ci ho fatto l'abitudine.

Adesso voglio soltanto godermi questi pochi attimi di felicità ritrovata senza mio padre e senza Cindy; la musica è a massimi volume e tutti ballano scatenandosi in pista, ringrazio mentalmente questa folla che mi compre da qualsiasi visuale.

I miei occhi scrutano la stanza e intercettano dei capelli biondi, un viso familiare si fa spazio nella mia mente e la figura di Beth O'Connel si fa sempre più nitida nei miei pensieri.

I suoi capelli ondulano da una parte all'altra insieme al suo corpo in cerca di una persona.
Vorrei tanto sapere chi sia ... quando i suoi occhi incontrano quelli della persona misteriosa, come un animale che afferra la sua preda scatta in fretta e furia.

Mi faccio spazio tra la folla per seguirla e dopo poco la intravedo, la sua mano è intorno al polso di un ragazzo, percorro il braccio ricoperto di tatuaggi fino ad arrivare al viso du lui: Zack Cook.

Beth lo implora strattonandolo per la maglia e lui cerca di respingerla come se la troppa vicinanza fosse un peccato mortale.
Lei non si arrende, è molto testarda ... quasi quanto il fratello scommetterei.

La voce di Cindy inizia a solleticare il mio udito mettendomi in allarme rosso, inizio a trovare un posto in cui nascondermi e decido di raggiungere Beth e Zack per camuffarmi tra i ragazzi.

"Nate è mio amico!" urla lui.
"Ti prego Zack" lo scongiura. Si scalda le spalle strofinando le sue piccole mani sulla pelle fredda di esse.
"Ho bisogno di aiuto" dice. Zack la guarda per un attimo con affetto, ma quel sentimenti viene sostituito immediatamente dalla paura e dal rimorso.

Si allontana, mentre lei cerca di seguirlo.
"Ho detto basta" urla di nuovo e lei sembra essersi fermata dal suo obiettivo.
Zack la lascia solo in mezzo alla stanza e va via, lo sguardo di Beth percorre il corpo di lui che si allontana rinchiudendosi sempre di più nel suo bozzolo.
Un piccolo singhiozzo esce dalla sua bocca e questo mi basta per farmi avvicinare a lei, ma una presa sulla mia spalla mi ferma.
Mi volto e tante piccole mini paillettes rosa mi accecano la vista ricordandomi che dovrei essere più furbo per sfuggire a Cindy.

"Ti ho cercato per tutta la casa" mi annuncia " ti ho chiamato più volte" dice " ma sembrava che tu lo facessi apposta a non girarti" dichiara attorcigliandosi una ciocca di capelli sul dito.

Cindy inizia a tormentarmi con le sue solite parole riguardo al gossip, moda e certe cose che riguardano me e quando sia bello ... certo discorsi inutili non li capirò mai.

Davvero ci sono delle persone così frivole che respirano? Cosa hanno di così importante per essersi meritati il dono della vita?

Mi giro e noto Beth intenta a parlare con un ragazzo, lui la tira verso la pista ma lei cerca di scrollarselo di dosso. Il mio istinto di fratello maggiore ha la meglio su di me, fermo Cindy e le sue chiacchiere con un gesto della mano. Ho bisogno di intervenire.

Mi faccio spazio tra la folla, ma intravedo una capigliatura bionda afferrare il ragazzo e sbatterlo a terra.

Il ragazzo a terra si dimena sotto il nuovo arrivato, il ragazzo biondo non ha pena per la sua prenda e con destrezza gli rompe il setto nasale, tante gocce di sangue macchiano il parquet costoso facendo rabbrividire Cindy al mio fianco.

Un piccolo urlo da parte della ragazza al mio fianco fa ridere tutti, il salvatore di Beth alza il volto e alla vista di suo fratello la ragazza rabbrividisce.

Nate si guarda intorno, fissa Liam a qualche passo da lui come se volesse rimproverarlo del suo comportamento codardo davanti ad una scena simile, poi si guarda intorno. La musica ha smesso di rompere i timpani, le persone sono disposte in cerchio lasciando spazio a Nate e a sua sorella che si lanciano occhiate.

Dopo pochi minuti di silenzio Beth trova il coraggio di parlare.
"Nate io ..." ma la voce di lei viene fermata dal fratello.

"Va in macchina !"  le ordina, ma lei sembra restia.
"Non farmi urlare" ripete lui ringhiando, ma lei inizia a piangere. Alla fine Nate si alza dal corpo del ragazzo e afferra la sorella, si indirizza verso la porta, ma si ferma. Si gira e fissa tutti noi.

" andatevene tutti a casa" urla " avete raggiunto tutti la maggiore età e siete qui a sbronzarvi e divertirvi come non ci fosse un domani" dice " non sapete i problemi che circondano il genere umano o forse sì, ma voce siete immuni alla maturità" si avvicina alle casse e con un pugno le rompe strappando via i cavi elettrici, poi si avvicina alla riserva di vodka e alcolici gettando tutto a terra.

" adesso la festa è finita" annuncia trascinando via la sorella verso l'uscita.
Le persone sbuffano e infastidite iniziano a sfollare la casa, Cindy sembra sul punto di avere una crisi nervosa mentre le amiche cercando di  calmarla.
Tutti non la degnano di uno sguardo e credo che questo le dimostri come le persone presenti non siano suoi amici, ma sono soltanto degli approfittatori che vogliono attingere alla sua fama e al suo denaro.

Prendo la mia giacca e cerco le chiavi, una volta trovate saluto Cindy con un cenno della testa e mi dirigo verso l'uscita.

Arrivo alla mia auto e noto che qualche figlio di puttana mi ha bucato le ruote. Cazzo! Devo tornare a piedi, non me ne succede una giusta, ma forse il lato positivo è che mio padre dovrà spendere dei soldi per ripararla, alla fine forse dovrei ringraziare quei teppisti.

Infilo le chiavi in tasca e inizio a camminare pensando a Beth e Nate chissà dove a litigare.
Beth sembrava così distrutta mentre il fratello pesta il suo molestatore, ma la scena che si ripete più volte nella mia mente è il ricordo di lei che si rimpicciolisce sotto gli occhi di tutti i ragazzi. Quell'immagine è irremovibile, ma una luce accecante ferma quel processo naturale del mio inconscio.

L'incubo che ho vissuto ~•~ 4 libro della sagaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora