Ben's Pov
La scuola non è il posto migliore sulla faccia della terra per qualsiasi adolescente con un minimo di coscienza, ma io lo considero il mio rifugio,qui posso essere me stesso senza essere rimproverato costantemente da mio padre che mi perseguita con la sua folle idea dell'imprenditoria.
Quando capirà che io non sono lui??
Io sono Ben Blake!La campanella suona e questo significa che dovrò andare a matematica.
La professoressa Dallas è davvero irritante con la sua vocina acuta e questa sua caratteristica rende la lezione davvero sgradevole e insostenibile, già se non lo fosse abbastanza.Entro in classe sotto lo sguardo di tutti che sicuramente staranno pensando: Davvero entra a quest'ora??
Guardo le loro facce e vorrei dire ad ognuno di loro di farsi i cazzi loro, ho avuto altre cose da fare.La professoressa Dallas entra in classe sistemandosi costantemente i capelli biondi e la gonna a tubino nera che indossa.
Si siede sistemando la sedia in modo che essa sia posta al centro della scrivania,appoggia le mani incrociate sulla cattedra e ci guarda uno ad uno.
Odio quando fa così. Ci da la speranza che , per un giorno, le nostre orecchie potranno essere salve dalla sua voce meschina che ci minaccia di farci desiderare di diventare sordi.
Guardo fuori dalla finestra mentre lei inizia a spiegare.
Da qui riesco a vedere la casetta di legno che ho costruito con le mie stesse mani.Quello è il mio rifugio da qualsiasi ostacolo. Quando entro so che lì potrò essere me stesso e nessuno puo' ordinarmi qualcosa; lì sono il fautore del mio destino.
Ognuno dovrebbe sentirsi libero di essere se stessi e di poter fare cio' che vuole. La vita è unica e dobbiamo viverla come ci pare e piace.
Spesso penso a mio padre e al suo passato d'adolescente.Suo padre ha voluto che continuasse la tradizione dei Blake: diventare lo sceriffo del nostro piccolo reparto della periferia londinese.
Sa cosa significa essere soppresso e costantemente minacciato da un proprio genitore.
Sei sangue del mio sangue ...
Le sue parole si ripetono nella mia testa. Sono frutto del suo DNA.
Lui ha donato una parte di se stesso per creare me,forse quella parte è quel frammento del suo passato soppresso che cerca di farsi strada in me per arrivare alla luce.Ognuno crea il suo destino e io voglio creare il mio.
Mio padre ha fatto le sue scelte, anche se sbagliate, ha deciso come sarebbe stato il suo destino e adesso tocca a me.Lui si è innamorato di mia madre ed è stato troppo stronzo da non usare precauzioni ... ha avuto me e io sono stato l'ostacolo al suo sogno.
Forse se non fossi arrivato come imprevisto mio padre si sarebbe ribellato , al suo di padre , e avrebbe intrapreso il campo dell'imprenditoria??Le domande fluiscono nella mia mente con molta velocità e mi ritrovo la testa,piena di domande, come un fiume che è sul punto di straripare.
Nel ho le palle piene di questa cazzo di vita.
La luce illumina la casetta di legno come se, anche essa, riconoscesse in lei il paradiso di questa vita infernale che mi appartiene.Mi sento così sbagliato in questo mondo.
Mi sento come se fossi un vaso di ceramica tra mille di ferro.Sono così fragile e sono circondato da tutti coloro che sono più forti di me e più capaci di ribellarsi.
Perchè non sono capace di fare cio' che dovrei per prendermi cio' che mi aspetta?? La mia libertá è tutto cio' che desidero.
Dicono che la felicità non si possa comprare, ma si sbagliano.
Se tu compri qualcosa che ti piace, ti senti soddisfatto di te e non vedi l'ora di indossare quella maglia che avevi sempre desiderato o di giocare a quel gioco che avevi tanto agognato.Ma la libertà?? Si puo' comprare??
Quella si deve guadagna e se non hai il coraggio di fare tutto per averla, allora devi solo sperare che essa arrivi da te, come si dice?? La speranza è l'ultima a morire??? Nel mio caso è già morta e sepolta.Perchè non posso morire anche io?? Qualcuno puo' uccidermi?? Puo' un semplice essere umano diventare tanti incosciente da provocare la mia morte prematura??
La campanella suona e annuncia la fine della lezione della professoressa Dallas.
I ragazzi sospirano e gettano la schiena sullo schienale della sedia.
Molti si affrettano a mettere la roba nelle proprie borse per andare via da quell'aula così soffocante, altri sono intenti a copiare le ultime cose scritte alla lavagna.
Guardo il mio quaderno degli appunti.
Vuoto.
Ogni pagina è bianca come se esso rifiutasse la mia scrittura o solo il pensiero di essere macchiato da me.La distrazione rovinerà i miei voti e se vengo bocciato sono sicuro di dover fare uscire la belva che in me per placare la furia che mio padre scatenerà dopo aver sentito la possibile futura notizia.
Chiudo il quaderno e mi alzo per uscire da questa maledetta aula.
La prod Dallas è alzata e di fianco alla cattedra con un sorriso stampato in volto, pronta a salutare tutti coloro che escono dall'aula.Le passo accanto e le sorrido.
Un sorrido accennato che manda le sue guance completamente in fiamme.
Sembra così timida, ma non lo era così prima nella mia casetta di legno.Sesso. Quello è uno dei tanti motivi per cui ho costruito quella casa ... oltre a quello principale.
Si sistema di nuovo la gonna con fare insistente come se avesse paura che con una mia sola occhiata potesse alzarsi.
L'ho scopata così mi avrebbe lasciato in pace per tutto il tempo della sua lezione ... infatti è stato così.
Abbasso la testa e la scuoto come se volessi rimproverare le donne per il loro comportamento nei confronti degli uomini.
Devono avere più rispetto per loro stesse.
Spero che Allison sia diversa.I mio quaderno cade a terra e la rabbia prende possesso di me, anche se non mi aveva mai lasciato.
Alzo la testa e il ragazzo che ho di fronte mi guarda con un sopracciglio alzato come se volesse dirmi "guarda dove cammini imbranato".Il sangue scorrere nelle mie vene alla velocità della luce e la mascella testa mi avverte di un mio possibile scatto di nervi che non tarda ad arrivare.
"Chi cazzo ti credi di essere?!" Sbotto acido in faccia al ragazzo davanti a me.
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L'incubo che ho vissuto ~•~ 4 libro della saga
Teen FictionBen Blake ha un rapporto orribile con il padre che lo obbliga a diventare ciò che non vuole essere ma lui non è l'unico ad avere un diavolo come genitore; Beth O' Connel ne sa qualcosa... Due piccole storie prima che tutto accadesse. Come era prima...