Pensavo di essere morta

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" Deve portare via tutto. Abbiamo già scritto l'ora del decesso?"

"01:30 del mattino".
"Nome?"

"Beth O' Conell"

Cosa sono morta?

"Età?".
"16 anni".

"Le altre informazioni ce le faremo dare dal fratello".

"Mi dispiace dottore ma è fuggito via in preda ad una crisi di nervi".

"Contatteremo la famiglia O'Conell".

Beth fa qualcosa, apri i tuoi occhi. O almeno urla qualcosa.

"Il corpo deve essere portato via" dice l'uomo " si prepari a portare via tutto".

Vogliono sbarazzarsi di me? Ma io sono ancora viva.
La porta viene chiusa con un tonfo e un sospiro da parte dell'infermiera mi arriva dritto in faccia.

"Non lo sopporto più quel vecchio!" dice a voce alta. Una sua mano mi accarezza il viso.

"Che peccato! Eri una ragazza davvero bella" afferma come se non la sentissi " anche io ero così e adesso guardami!" sbraita, ma sta dando di matto?!

"Mi ritrovo qui in un questo ospedale perchè mi sono innamorata di quel vecchio pazzo che mi tratta come una sua semplice dipendente!" sbuffa " però ieri non mi tratta così freddamente mente stava con la testa ... " tossisco per farle fermare il suo monologo.

"Oh mio dip!" apro gli occhi e mi guardo intorno.
I fili che mi collegavano ai vari aggeggi sono tutti staccati, la donna dai capelli rossi mi fissa incredula.

"Io ... io ... devo chiamare James .... volevo dire il dottore" cerco di alzarmi con il busto per richiamare la sua attenzione.

"No" la mia voce rauca mi fa spavento " non chiamare nessuno" cerco di farla avvicinare a me e così fa.

"Cosa è successo ?" Chiedo.
"Sei arrivata qui con una ferita al fianco destro. Ti hanno operata e tutto è andato per il verso giusto. Tuo fratello ha cominciato ad urlarmi contro e poi ho sentito che avevi avuto un infarto, ma a quanto pare è stato solo transitorio" dichiara.

Quindi era lei la donna di prima e io che l'avevo immaginata in modo totalmente diverso.

I suoi capelli mossi e ricci sono raccolti in una coda alta e perfetta, i grandi occhi castani mi scrutano, quasi avesse un fantasma davanti a sè.

"Forse vorrai chiamare qualche familiare ... " l'afferro il braccio.

"No, ti prego" le lacrime cominciano a scendere. Lei si alza e si dirige verso la porta per chiuderla, si avvicina di nuovo a me e mi guarda con premura.

"Ne vuoi parlare?" chiede con premura.
"Voglio che nessuno sappia che io sia viva" dichiaro.

Rimane con la bocca spalancata, in seguito cerca di dire qualcosa, ma poi si blocca come se tutto cio' che volesse dire non avesse un vero senso in quella situazione che si era creata tra me e lei.

"Mio fratello è andato via?" chiedo e lei annuisce.

"Come stava?" dico.
"Era distrutto, ha iniziato a tirarsi i capelli e non sapeva cosa fare. Prima quando gli ho riferito la morte dell'altro ragazzo è impallidito e ha pronunciato un nome. Non ricordo bene quale, ma so per certo che era un nome da donna".

"Allison" continuo e lei annuisce.

"Sì, Allison! Proprio quello." dice " sembrava pensare a quella ragazza e come i suoi occhi l'avrebbero scrutato. Pensavo fosse la sua ragazza, ma quando glielo ho chiesto ha cambiato discorso" spiega.

"E quando ha saputo di me?" domando.
"Lì non ho capito più niente. Le urla e poi i pugni al muro. È corso via come un pazzo. Infatti non abbiamo recapiti per chiamare un tuo parente, se sei così gentile da darceli" dice passandomi gentilmente una lavagnetta e una penna.

"Non voglio" dichiaro " voglio scappare via" affermo " quella famiglia non mi merita. Mia madre fa finta che tutto cio' che mi succede sia solo frutto della mia fantasia, solo perché vuole difendere suo marito e le porcate che commette su sua figlia. Nate è l'unico che non sapeva niente, fino a qualche ora fa" non so perché sia stata così schietta a dire tutto a lei, visto che non ho fatto così con Zack e Nate.
Forse perché ormai, le uniche due persone di cui mi importava mantenere una reputazione davanti ai loro occhi, sanno tutto.

" Marie ha tolto il cadavere? Perchè la porta non si apre?" chiede il dottore di prima.

"James sto finendo. Fra poco esco" dice lei.
"Io non ti capisco. Mah, donne!".

Ad ogni passo che fa il mio cuore comincia a battere normalmente.

"Ti prego aiutami" chiedo aiuto alla sua umanità e lei annuisce. Mi guarda come se capisse la mia sofferenza, come se ogni violenza che io ho subito, l'avesse vissuta lei in prima persona.

"Adesso telefono ai miei che vivono a New York. Ho uno zio avvocato e un ministro. Posso aiutarti a vivere lì a Naw York con una nuova identità" dichiara " dammi il tempo di chiamarli e partirai entro stasera".

Le sue parole mi scaldando il cuore e mi danno la forza per alzarmi e andare da lei per abbracciarla forte.
Tra le sue braccia mi sento al sicuro, come se ricevessi per la prima volta il calore materno di un corpo, quello che mia madre non mi ha mai donato.

"Adesso ti porto dei vestiti, tu ti prepari mentre io faccio quella chiamata" dice e annuisco.

Dopo quale minuto la vedo rientrare con dei vestiti puliti e un sorriso stampato sulle labbra.

"Allora?" Chiedo con il cuore in gola.

"Ho telefonato a mia madre" dice e io la incito con lo sguardo per farla parlare " mio padre non era a casa era in riunione con mio zio, l'avvocato di cui ti avevo parlato" cerca di farmi ricordare, anche se io ricordo tutto alla perfezione.

"Eh ... " questa attesa mi sta uccidendo.

"Preparati a lasciare tutto e tutti. La tua nuova vita sta per iniziare!" dic euforica.

"E io che pensavo di essere morta!" la getto lì per scherzare.

Le sue parole di poco fa arrivano al mio cervello. Mi soffermo su una parola, tutti, quindi dovrò dire addio anche a mio fratello Nate?

Non lo rivedrò più? Forse con me fuori dal suo raggio vitale cambierà e diventerà una persona responsabile. Sì, devo partire per me e per lui.

#SPAZIOAUTRICE
Ve lo aspettavate? E adesso che fine avrá fatto Beth? Voglio sapere le vostre opinioni e dove vi porta la fantasia.
P.S. Manca solo l'epiolgo.
Xoxo

L'incubo che ho vissuto ~•~ 4 libro della sagaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora