Cap 1

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Apro la porta della mia camera e sussulto emettendo un grido.

-Che diavolo succede?-

Non ci sono mobili intorno a me, né tende, né letto,  né niente di quello che abitualmente si trova in una camera da letto.
Solo il vuoto.
Buio e nero.

Faccio subito un passo indietro per paura di cadere ed essere inghiottita dalle tenebre.
Due mani da dietro mi stringono i fianchi.
Respiro per il sollievo ma, subito, il mio cuore comincia a galoppare, quando le viscide mani si fanno strada con forza su di me.
Non sono le mani forti, sicure e dolci che speravo di sentire; sono due mani spesse, violente e ruvide.

Non è possibile.
Non voglio.
Non di nuovo.

Urlo per la disperazione, mentre di colpo davanti a me una luce fende il buio. Improvvisamente tutto schiarisce.

Che sta succedendo?

Il sudore comincia a bagnare la mia fronte e...
Scatto la testa verso il basso.
I miei piedi? Le gambe?
Cominciano ad essere sommersa da acqua.

Oddio.

Alzo lo sguardo e il buio pesto di prima è completamente  scomparso, lasciando il posto ad un mare azzurro e sereno e ad un sole accecante, fastidiosamente accecante.
Sul maestoso manto azzurro scorgo qualcosa; una barca o qualcosa di simile. Su di essa un uomo sta pescando.
Provo ad attirare la sua attenzione, mi dimeno, cercando di liberarmi dalle catene umane che mi avvinghiano da dietro, ma è inutile.

Urlo. Urlo a squarciagola e finalmente l'uomo si gira, fisso i suoi occhi verdi nei miei e...soffoco.

L'acqua è quasi arrivata alla bocca. Mi sporgo sulle punte dei piedi per non affogare, provo a liberarmi, faccio di tutto per salire a galla ma il mostro che mi trattiene é forte e non mi lascia andare, mi tiene ancorata a terra.

È la fine

L'uomo dagli occhi verdi sussurra:
-Stavolta è finita.-

Si gira e rema allontanandosi, lasciandomi lì ad annegare con i mostri che mi attanagliano, trascinandomi nel profondo di quel mare immenso, sconosciuto e macabro.

Un suono continuo e assordante accompagna le immagini.
Da dove proviene?
Non lo so, al momento mi preoccupa più il fatto che non riesco a respirare.
Sto soffocando.

Aiuto!

-Non andartene! Ti prego! Non lasciarmi!-

Sento l'acqua raggiungere la gola e scendere giù fino a riempire i polmoni.
Tossisco, più che posso.
Mi muovo.
Mi agito.
Ormai è la fine.

Perdo i sensi e mentre sprofondo negli abissi, rivedo quegli occhi verdi sconosciuti che mi hanno illuso di darmi la vita, conducendomi dritta alla morte.

Finalmente mi sveglio di soprassalto.

Merda.

Il solito incubo.
Più pauroso e tetro del solito.
Il rumore che sentivo nel sogno continua a torturarmi.

Ma che cavolo..?
Oh.
Il campanello.

Mi trascino fuori dal letto con riluttanza e mi arrotolo dentro ad un caldo plaid.
I miei movimenti sono lenti,  come se fossero appesantiti da un fardello insostenibile.
Mi strofino gli occhi avviandomii verso la porta.
Suonano ancora. E ancora.

-Arrivo! Un attimo!- Sbotto irritata.

Quando apro la porta  mi trovo dinnanzi la mia migliore amica, con un berretto bordeaux di lana in testa e il solito giubbino verde militare.

Come sole & neve 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora